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Uno splendido Borgo Lombardo tra Terra, Acqua e Fuoco

Uno splendido Borgo Lombardo tra Terra, Acqua e Fuoco
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Questo borgo lombardo è una vera perla di rara bellezza e che merita di essere scoperto facendo un salto indietro nel tempo.


Immerso tra le provincie di Bergamo e Brescia, e più precisamente nel cuore di una valle davvero eccezionale, sorge uno splendido borgo lombardo in cui perdersi con lo sguardo e in cui ammirare i colori della natura che cambiano sfumature proprio durante queste settimane autunnali, regalando scenari magici e dai tratti suggestivi.

Si tratta di un borgo lombardo davvero unico, circondato dai fantastici paesaggi della Val Camonica e da location irresistibili. Vedute di rara bellezza e della vere perle della regione, che vi faranno vivere un’esperienza indimenticabile, tra tradizioni, storia, scorci di paesaggio mozzafiato e tutto il fascino che questo borgo lombardo vi saprà donare.

Un borgo lombardo da scoprire

Una meta che merita di essere scoperta, organizzando un viaggio autunnale verso questa bellezza della Val Camonica, per fare un pieno di fascino e delle tante emozioni che questo borgo vi saprà suscitare. Un luogo che, proprio per le sue particolarità, è stato inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia, una destinazione imperdibile per chiunque desideri viversi dei momenti di stacco dalla vita quotidiana e riappropriarsi del proprio tempo, rallentando il ritmo e godendosi le cose belle della vita.

Un borgo lombardo che è anche noto per essere uno tra i più bei borghi degli artisti del nostro Paese. Qui, infatti, viene promosso ogni anno un progetto dedicato a giovani scultori, pittori e incisori, a cui vengono assegnate residenze d’arte nel centro storico del borgo e che portano avanti la tradizione artistica del posto mantenendone intatto il fascino assoluto, la storia e la bellezza che solo l’arte unita a un luogo senza tempo come questo sanno regalare a chiunque vi si rechi. Un progetto davvero unico e che rende questo borgo lombardo una meta davvero imperdibile. Parliamo di Bienno.

L’arte del ferro

Un borgo dalle origini antiche, che risalgono addirittura all’Età del Bronzo e che conserva ancora oggi le tracce del suo passato, tra architetture uniche e scorci dalla bellezza eccezionale. Un luogo in cui nome deriverebbe da Buennum ovvero “torrente delle miniere”. La parte del nome ennus, infatti, nella toponomastica delle Alpi rappresenta un corso d’acqua, mentre la radice del nome, bhu, indica la terra o la caverna.

Un borgo lombardo che vanta una tradizione lunghissima nell’arte della lavorazione del ferro. Tanto che nel 850 a.C., a Bienno arrivarono i primi artigiani del ferro, quando in Val Camonica era in pieno svolgimento l’arte dei graffiti. Con il passare del tempo, poi, e con l’arrivo dei romani, l’economia del posto ebbe un’impennata, cosa che toccò anche al lavoro dei fabbri della zona.

Anche se a quel tempo la lavorazione avveniva solo con le fucine e solo dopo si passò ai mulini grazie alla sua prossimità con il del fiume Grigna. Un tradizione lunga e di valore, e che caratterizza la storia del borgo e il suo presente, visto che ancora oggi i fabbri di Bienno e gli artigiani del ferro del posto sono particolarmente apprezzati.

 

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Cosa fare a Bienno

Insomma, un borgo lombardo che vale la pena di essere scoperto e che è un vero e proprio museo a cielo aperto, che racconta i secoli di storia trascorsi e di cui ancora oggi rimangono le tracce e le architetture del posto. Un susseguirsi di bellezze per le quali il comune stesso ha deciso di  creare un percorso, che si snoda lungo tutto il borgo, illustrato in ben 14 pannelli sull’itinerario “Il racconto delle pietre”. E che permette ai visitatori di che conoscere le diverse tipologie edilizie del borgo e che nel tempo hanno caratterizzato la struttura del borgo e che lo hanno reso, giorno dopo giorno, ciò che è oggi.

Un tour nella bellezza che vale la pena di compiere ma anche nel gusto. Perché a Bienno sono anche le papille gustative a trovare piacere. Per esempio assaporando il piatto tipico del posto, i casunsei. Si tratta di ravioli ripieni e conditi con burro fuso, salvia e formaggio, e che sono preparati con l’utilizzo dei latticini provenienti dagli alpeggi estivi che sorgono sui monti che circondano il borgo di Bienno. O ancora la polenta, che viene solitamente accompagnata a carne o formaggi.  E fino al dolce tipico di Bienno, la spongada, una focaccia soffice di farina, uova, burro, zucchero, sale, latte, lievito.

Un viaggio nel tempo e nelle tradizioni del posto che non aspetta altro che deliziarvi e farvi vivere delle esperienze uniche.