La ricostruzione delle unghie con gel o con il semipermanente rendono le unghie perfette per molto tempo, e ci permettono di variare forma, colore ed effetti scegliendo tra innumerevoli stili e fantasie, tuttavia hanno lo svantaggio di indebolire la lamina dell’unghia sottostante. Vediamo cosa accade all’unghia e cosa fare quando dopo una ricostruzione tendono a sfaldarsi e a rompersi: con un po’ di tempo e pazienza e con i prodotti giusti, torneranno belle e in salute!
Perché le unghie sono più fragili dopo il gel
Ritrovarsi con le unghie che si spezzano e sono indebolite dopo una ricostruzione può dipendere in parte dai prodotti utilizzati, dalla lampada UV necessaria per fissarli o da rimozioni con solventi o con la fresa troppo aggressivi, ma anche dallo stato di salute in cui si trovano le unghie in partenza: prima di scegliere la ricostruzione è sempre bene valutare insieme all’onicotecnica le condizioni dell’unghia, che potrebbe già essere fragile per tanti fattori: età, uso di detersivi senza guanti, sbalzi di stagione, carenza di vitamine e dieta squilibrata. In particolare, freddo e basse temperature come mettono a dura prova le mani, portano anche le unghie a disidratarsi e più soggette a sfaldarsi. Una valutazione preliminare insieme alla professionista ti consentirà di capire se è il caso o meno di fare una ricostruzione, perché partendo da una base già fragile, la sua rimozione non farà altro che andare a indebolire ulteriormente l’unghia.
Come far tornare le unghie sane e forti dopo una ricostruzione: gli step
La struttura delle unghie, come sappiamo, si fonda, come i capelli, sulla cheratina: la rimozione dello smalto in gel o in semipermanente può intaccare anche la parte superiore della lamina dell’unghia composta da queste delicate cellule, ed ecco che potranno apparire antiestetiche macchie o irregolarità sull’unghia. Dagli smalti rinforzanti agli impacchi con olii naturali, all’uso della lima nel modo corretto: ecco tutto quello che c’è da sapere per restituire forza e un bell’aspetto alle nostre unghie, a patto di far passare poi un po’ di tempo prima di tornare a una nuova ricostruzione.
Unghie corte con la lima di vetro
In primis, pur dovendo rinunciare alla lunghezza faticosamente raggiunta per applicare la ricostruzione, è importante tenere le unghie più corte, rimuovendo la parte più rovinata. Utilizzate poi per limarle una lima in vetro, che ha il pregio di ridurre il rischio di rottura del bordo superiore libero. Dai una forma rotonda o squovale, più semplici da gestire e che riducono il rischio di rottura durante la ricrescita.
Applica uno smalto rinforzante
Uno smalto rinforzante o indurente apposito restituirà nutrimento e rinforzerà la struttura delle unghie, evitando quindi il rischio che si spezzino. Solitamente gli smalti e i prodotti rinforzanti contengono un boost di cheratina ed altre sostanze che vanno a rigenerare le unghie, incluse le vitamine A ed E e il calcio. I diversi prodotti tra cui scegliere possono avere differenti modalità di utilizzo: alcuni devono restare sull’unghia per alcuni giorni, altri devono essere riapplicati ogni due – tre giorni in modo tale che il principio attivo penetri efficacemente nella struttura dell’unghia, altri si assorbono una volta stesi e vanno riapplicati ogni giorno, come il trattamento rinforzante professionale di OPI Repair Mode, pensato per ridurre la disidratazione, rigenerare e favorire la crescita sana delle unghie.
Creme per le lamine ungueali
In alternativa allo smalto rinforzante, puoi optare per una crema o un siero nutrienti. La crema è una formulazione ricca di nutrienti ed emollienti, che va massaggiata sulla superficie dell’unghia e sulle cuticole e lasciata in posa, anche tutta la notte, come nel caso dell’Overnight Detox Mask di Nails.Inc. Come una vera e propria maschera di bellezza, puoi applicarla mentre dormi tenendo anche i guanti in modo da potenziarne l’assorbimento.
Come nutrire le unghie in modo naturale con gli olii
L’uso dell’olio è un passaggio importante per nutrire la superficie dell’unghia e ricompattare l’aspetto a “squame”, con l’ulteriore vantaggio di renderle anche più lucide. Come sempre, l’uso di prodotti naturali senza elementi chimici come formaldeide o toluene è più indicato. Olio d’oliva, olio di mandorle, olio di ricino e non solo, anche rosmarino, cocco, jojoba, lavanda, tea tree: ognuno di questi ha proprietà benefiche e rinforzanti per le unghie, e possono anche essere mixati tra loro. L’olio di mandorle dolci è ricchissimo di vitamina E, importante per prevenire le rotture. Quello di ricino è curativo e nutritivo, il rosmarino aiuta l’ossigenazione e il cocco idrata in profondità; lavanda e tea tree sono anche antisettici e impediscono che le unghie deboli siano attaccate da batteri e funghi. Anche in questo caso possono essere applicati sull’ unghia e cuticole ben pulite, massaggiando per qualche minuto, preferibilmente la sera, per agire dall’interno e aiutare al massimo la rigenerazione della struttura.
L’impacco al limone e olio per impedire alle unghie di “sfogliarsi”
Oltre a seguito della rimozione, chimica o meccanica, che può risultare più invasiva soprattutto se non eseguita con la massima attenzione dalla professionista, abbiamo detto che le unghie possono avere di base una loro fragilità, anche a seguito di carenze di calcio e vitamine come la A. Una soluzione naturale che possiamo adottare ogni volta che vogliamo, anche solo per dare un boost di energia alle unghie quando non sono rovinate, è effettuare un impacco di dieci minuti con olio e succo di limone. Sbiancante e rinforzante, il limone aiuta a reintegrare vitamine, ferro e calcio. Insieme all’olio, anche quello d’oliva, sicuramente regaleremo alle nostre unghie, qualunque sia la loro condizione, nutrimento e forza.
Stop acetone!
Un suggerimento che vale sempre, e in particolare quando le unghie sono fragili, è quello di lasciar perdere l’acetone per la rimozione ma scegliere solventi che ne sono privi. Come base alcolica, tende a disidratare e assottigliare le unghie, aumentandone la fragilità. Meglio scegliere solventi acetone free, quindi, anche se impiegano un po’ più tempo per agire.
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