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Un piccolo affascinante Borgo lombardo immerso nella natura e avvolto nella leggenda…

Un piccolo affascinante Borgo lombardo immerso nella natura e avvolto nella leggenda…
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Piccolo ma ricchissimo di leggende e di fascino. Questo borgo lombardo è la meta ideale per un break estivo davvero magico.


Anche solo chiamandolo per nome fa viaggiare la mente, quasi come fosse la location di un film o storia fantasy. Un borgo lombardo immerso nella natura,  sito ai piedi del Monte Fopp e affacciato sulle acque incantevoli del Lago di Como. Un luogo che prende il suo nome dal fiume che lo attraversa e che ha la particolarità unica di essere il secondo fiume più corto d’Italia.

Una meta davvero unica e che, anche grazie alla sua posizione straordinaria, è in grado di regalare emozioni uniche a chiunque vi si rechi e un pieno di immagini e bellezze fuori dal comune. Un borgo lombardo che è una perla autentica delle regione e che è strettamente legato all’origine del fiume che lo attraversa.

Un borgo lombardo omonimo al suo fiume

Secondo alcuni studiosi, infatti, questo corso d’acqua che scaturisce da una sorgente carsica naturale, sarebbe il risultato di un troppopieno di un altro imponente bacino sito nelle viscere del Moncodeno, nella zona delle Grigna Settentrionale. Ma di fatto nessuno ha mai raggiunto questo bacino.

A riprova di questa teoria, però, nel 1983 sei speleologi del gruppo CAI di Lecco scoprirono l’abisso “W le Donne”, sito lungo la Cresta di Piancaformia a 2.170 metri, una delle cavità carsiche più profonde d’Italia. E un collegamento tra questo bacino e il fiume che attraversa questo borgo lombardo omonimo, sarebbe stata dimostrata. Insomma, un insieme di ipotesi e ricerche ma che di fatto non fanno altro che aggiungere fascino a questo piccolo borgo lombardo che si getta sul Lago di Como e che vive con lo scorrere del suo fiume, Fiumelatte.

Le leggende del fiume

 

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Ma non solo, perché in questo caratteristico borgo sono anche le leggende ad animare la vostra gita. Come quella che racconta la storia di una fanciulla, che indecisa su quale di tre pretendenti scegliere li sfidò a dimostrare l’origine del Fiumelatte, incitando li a entrare nella gotta per compiere l’impresa. I tre a giovani accettarono e dopo molti giorni tornarono dalla loro impresa, visibilmente invecchiati e raccontando storie più che fantasiose.

Il primo giovane disse di essere stato accolto da una sirena, che lo ammaliò con del vino imprigionandolo. Il secondo disse di essersi ritrovato al centro di una grande caverna piena di ragazze danzanti che lo accolsero, ma ad incanto finito si trovò solo in una grotta buia. Il terzo giovane, invece, seppur interrogato, non disse nulla, come fosse stregato. Tutti e tre morirono giorni dopo. Ma questa non è l’unica leggenda che aleggia tra le vie di Fiumelatte, il borgo lombardo omonimo al suo fiume, e vale davvero la pena farsele raccontare tutte, organizzando un viaggio verso questo luogo e lasciandosi conquistare dalle sue storie e particolarità.

Le bellezze di Fiumelatte

Una destinazione da percorrere lentamente, passeggiando tra le sue viuzze, tra le sue case dalle pareti colorate, lasciandosi cullare dal suono delle acque del fiume e che tanto anima le storie legate a questo borgo. E godendosi dei momenti di puro benessere e relax, immersi in un contesto paesaggistico unico e di eccezionale bellezza. Un borgo Lombardo che fa parte del comune di Varenna e in cui ammirare bellezze uniche come la vicina Villa Capuana, una delle ville più antiche del Lago di Como, eretta nel 1605 da Ercole Sfrondati, il duca di Monte Marciano, e sita sulle rovine dell’antica villa romana di Plinio il Vecchio.

Insomma, una meta carica di bellezza, sita in un contesto paesaggistico eccezionale e che vale davvero la pena di segnare nel proprio itinerario di viaggio verso mete nuove e poco conosciute del nostro Paese.