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Un Italiano in Islanda: Intervista a Roberto Luigi Pagani, influencer ed esperto di aurora boreale e terre del nord

Un Italiano in Islanda: Intervista a Roberto Luigi Pagani, influencer ed esperto di aurora boreale e terre del nord
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Riuscire a vedere l’aurora boreale è uno dei motivi per cui molti di noi sarebbero disposti a fare un viaggio fino al Polo Nord. Ma la voglia di viaggiare e l’entusiasmo non bastano per scoprire questo fenomeno naturale unico, serve anche tanta conoscenza per poterla intercettare, cosa che di sicuro, non manca a Roberto Luigi…


Roberto Luigi Pagani, per tutti (soprattutto per chi frequenta il mondo dei social) è semplicemente “Un Italiano in Islanda”. Scrittore, traduttore, guida esperta, autore per il National Geographic. Questi sono solo alcuni dei “titoli” che ci possiamo spendere quando parliamo di lui. La sua pagina Facebook è la più seguita tra quelle italiane che trattano il tema dell’Islanda; il suo profilo Instagram, da quasi 40.000 seguaci, è un collage di istantanee che immortalano alcuni dei luoghi più incantevoli della terra e di tantissime aurore boreali. Se state cercando una guida per il vostro viaggio in Islanda e per la vostra personale avventura alla ricerca dell’aurora del nord, allora dovreste proprio affidarvi a lui. Volete conoscerlo meglio? eEcco la nostra intervista esclusiva

 

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Intervista esclusiva a Roberto Luigi Pagani “un italiano in Islanda”

Quando è il momento migliore per partire, quali sono gli errori da non fare, cosa dovete assolutamente vedere? Se siete in partenza per l’Islanda, o vorreste esserlo, fermatevi a leggere il racconto di chi ha scelto questa terra come seconda casa, e non tornerebbe mai indietro…

Quale è il momento migliore per chiederti di accompagnarci alla scoperta delle meraviglie dell’Islanda?

Tendenzialmente dal mio punto di vista ogni stagione è la stagione perfetta per viaggiare in Islanda. Non ho una preferenza particolare e trovo che sia l’inverno sia l’estate abbiano degli aspetti particolari e unici, ma ammetto di avere una predilezione per le atmosfere soffuse e accoglienti della stagione invernale. Non credo che ci sia un momento migliore degli altri, credo sia una questione di quello che si cerca, e io come guida penso di riuscire a mostrare il meglio che ogni stagione ha da offrire.

Da quanto tempo vivi e lavori in Islanda?

Questo è il mio decimo anno di permanenza in Islanda.

Torneresti mai indietro?

Non tornerei mai indietro perché ho trovato la mia società ideale e ho realizzato tanti sogni che ero stato costretto a mettere nel cassetto. Sarebbe una follia tornare indietro!

Cosa consiglieresti a chi vuole scoprire questo paese affascinante ma non sa da dove cominciare?

Consiglio di evitare caldamente i suggerimenti di amici e conoscenti che ci sono già stati: tendiamo a fidarci di più delle persone che conosciamo, ma un conoscente che ha fatto una settimana qualche anno fa non potrà mai fornire informazioni precise e affidabili come un esperto o comunque qualcuno che vive qui. Trovo che sia importantissimo lasciarsi alle spalle stereotipi riduttivi: consiglio caldamente di provare la cucina locale, perché in Islanda si mangia benissimo. Consiglio anche di non pretendere di vedere il più cose possibili in una sorta di bulimia turistica: l’Islanda bisogna farsela entrare dentro, e per questo ci vuole tempo; ragion per cui consiglio di vedere meno cose, di non correre e di tornare con dei ricordi di momenti galvanizzanti, anziché con una sfilza di scatti a casaccio.

 

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In Italia recentemente si è parlato di aurora boreale, cosa ne pensi?

Vedere l’aurora boreale così a sud è un fenomeno relativamente raro e molto speciale: ci vuole tantissima attività solare che provochi aurore boreali ad altitudini altissime, perché le frequenti aurore boreali che vediamo in Islanda si trovano soprattutto a un centinaio di chilometri di altezza così che scendendo a sud verso l’Italia scompaiono dietro la curvatura della terra , ma la parte più alta, quella rossa, che raggiunge 300 o 400 km di altezza, se ben luminosa si può vedere anche in Italia. Penso sia un privilegio poterla osservare sarebbe bello se più persone possibili trovassero il modo di farlo perché è veramente un fenomeno sconvolgente.

 

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Perché l’aurora boreale affascina così tanto? 

Affascina così tanto perché è un fenomeno raro; avviene soprattutto in regioni della terra, quelle più vicine ai circoli polari, dove vivono relativamente poche persone, per cui la maggior parte dell’umanità non ha occasione di vederla.

Quali errori non si devono fare se si viaggia verso l’Islanda?

Non si deve fare l’errore di credere di visitare esclusivamente una meta naturalistica, perché l’Islanda è un paese con una storia e una cultura ricchissima che con le mie pubblicazioni e i miei articoli sto facendo del mio meglio per fare conoscere agli italiani. Non bisogna fare l’errore neanche di credere di visitare un paese coperto dai ghiacci; il clima islandese è molto più mite di quello che si crede . Importante però è essere preparati a cambiamenti repentini delle condizioni meteo: impermeabili e Gore-Tex sono obbligatori in ogni stagione. Altro errore da non fare è quello di non prenotare gli alloggi fino all’ultimo momento perché sono spesso tutti esauriti. Altra cosa: un luogo comune da sfatare sul cibo. Sbaglia chi crede che qui si mangi male. Ho accompagnato ormai diverse migliaia di italiani in giro per questo paese, provando numerosissimi ristoranti, e posso assicurare che nessuno ha mai sostenuto di aver mangiato male. Può essere capitato che qualcosa non sia proprio piaciuto ma nessuno di quelli che ho accompagnato ha mai avuto da ridire sulla qualità del cibo in questo paese. Venire con i pacchi di pasta dall’Italia (che tra l’altro si trovano anche nei supermercati islandesi) è qualcosa di imperdonabile!

Allora, se avete preso nota di tutto, non vi resta che cercare il nostro “italiano in Islanda” preferito, e farvi accompagnare da lui alla scoperta di questo posto magico.