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Un borgo in provincia di Crotone da visitare questa primavera

Un borgo in provincia di Crotone da visitare questa primavera
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Questo incantevole borgo della Calabria, con le sue attrazioni antiche e la natura verdeggiante che lo circonda, ruberà il vostro cuore. Scopriamolo insieme…


La Calabria non è solo mare cristallino, spiagge incontaminate, paesaggi naturali verdeggianti e ottime specialità culinarie ma è anche casa di numerosi borghi, delle chicche incredibilmente affascinanti che ancora oggi ammaliano e conquistano moltissimi visitatori, nonostante le loro strutture datate. I borghi della Calabria sono un concentrato di natura e bellezze artificiali, il tutto accompagnato a ritmi lenti e tradizioni tramandate di generazione in generazione.

Questo Borgo in provincia di Crotone ruberà il vostro cuore

Tra i luoghi più belli da non perdere, spicca sicuramente Caccuri, situato in provincia di Crotone e localizzato in cima a una rupe. Questo bellissimo borgo medievale, molto vicino al Parco Nazionale della Sila e ufficialmente inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, è una di quelle mete dove la vita scorre lenta, le giornate sono lunghe e la frenesia è una parola praticamente sconosciuta. In poche parole, è la destinazione perfetta per staccare la spina e ricaricare le pile, tra paesaggi mozzafiato e attrazioni antiche.

Ecco cosa c’è da sapere su questo meraviglioso borgo calabrese

Caccuri non spicca sicuramente per le sue grandi dimensioni ma nonostante ciò, è una gemma tutta da scoprire! A colpire subito l’attenzione, è il suo affascinante labirinto di viuzze che si intrecciano tra loro, tutte pensate per condurre ad una delle attrazioni più importanti del borgo, ovvero l’antico Castello. Nonostante siano passati moltissimi anni dalla sua fondazione, questo paesino è riuscito a preservare la sua essenza più vera, senza cedere ai cambiamenti dettati dal corso del tempo. Passeggiare tra i suoi stretti vicoli vuol dire fare un viaggio nel passato, ripercorrere le origini del borgo, ammirare le abitazioni storiche affacciate su piazze tradizionali e andare alla scoperta delle bellezze naturali che lo circondano, tra cui alberi secolari.

Tutte le attrazioni da non perdere, tra chiese antiche e un Castello maestoso

Caccuri è una chicca mozzafiato, celebre per le sue attrazioni antiche che affondano le radici in anni ed anni di storia. La prima cosa che si nota entrando nel borgo, è il Castello di Caccuri, chiaro simbolo del passato. Situato in una posizione privilegiata a ben 650 metri di altezza, questo incantevole castello ha delle origini molto antiche, risalenti a VI secolo d.C., quando i Bizantini lo costruirono come fortino militare. Sebbene nel corso del tempo fu ereditato da numerose famiglie, gli interventi più rilevanti furono fatti durante l’epoca dei Cavalcanti, nel XVIII secolo, quando fu modificata la struttura del castello per costruire la Torre Mastrigli, realizzata dall’architetto napoletano Adolfo Mastrigli, che la costruì con l’intento di nascondere un serbatoio d’acqua del castello. Oggigiorno questa torre non passa di certo inosservata anzi… svetta tra i palazzi antichi di Caccuri, rendendo il borgo ancora più strepitoso. Il Castello invece, è una residenza storica in cui è possibile soggiornare, mentre nella Cappella Palatina dedicata a Santa Barbara, vengono organizzati meravigliosi matrimoni, tra opere d’arte e tanta bellezza. Un’altra attrazione da non perdere a Caccuri è la Villa Comunale, situata proprio ai piedi del Castello, oggi sede del municipio. A fare di questo luogo un sogno ad occhi aperti, ci pensa sicuramente il grande parco che lo circonda, che ospita pini secolari, rocce calcaree e meravigliose creazioni naturali.

Dopo essere andati alla scoperta del Castello e della Villa comunale, non vi resta che raggiungere il centro storico del borgo, nel quale si può accedere passando per quelli che erano una volta gli ingressi principali: Porta Grande (ora Piazza Umberto I), Porta Piccola e Porta Nuova, la più recente. Passeggiando tra le viuzze di Caccuri, vi imbatterete in alcune incantevoli attrazioni, tra cui edifici storici e chiese antiche, come la Chiesa Matrice di epoca medievale e il Santuario di San Rocco, fatto costruire nel 1908 proprio in onore del Santo Patrono del paese. Prima di lasciarvi questo borgo alle spalle, c’è un altro edificio religioso da non perdere assolutamente, situato poco fuori Caccuri: la Chiesa di Santa Maria del Soccorso, un bellissimo complesso fondato nel XVI secolo dal frate domenicano Andrea da Gimigliano. La chiesa è caratterizzata da una navata unica ed è arricchita da uno splendido soffitto a cassettoni e da molti altari e statue. All’interno del complesso monumentale di S. Maria del Soccorso, i Cavalcanti realizzarono una cappella gentilizia, la Cappella della Congrega del Santissimo Rosario, dove potevano seguire le funzioni religiose senza mischiarsi alla folla. Questa cappella è una vera e propria opera d’arte che esprime al meglio il patrimonio artistico locale.

Questa è la meta perfetta anche per gli amanti della natura

Caccuri non è celebre solo per le sue meravigliose attrazioni dal fascino senza tempo ma anche per i paesaggi naturali che lo circondano. Infatti, è molto vicino al Parco nazionale della Sila, sito dell’UNESCO nonché celebre per la sua flora e fauna. Qui, è possibile organizzare bellissime escursioni tra i sentieri naturali, l’occasione perfetta per ammirare da vicino la biodiversità che domina questa zona.

Sono questi i piatti tipici locali che conquisteranno il vostro palato

Caccuri è anche celebre per le sue prelibatezze culinarie, un mix di sapori che deliziano il palato! Tra i piatti più iconici da non perdere, spiccano sicuramente i calzoni con la sardella, i mastacciuoli, i carciofi sott’olio e le nepitelle, dei piccoli dolcetti a forma di mezza luna, farciti con un ripieno a base di frutta secca, cioccolato, vino cotto e spezie. Sotto il periodo natalizio, non mancano all’appello le pitte ‘mpigliate, un dolce a base di frutta secca, spezie e miele, formato da tante piccole roselline. Da provare poi il pane tradizionale, cioè la pitta, mangiato da solo o anche farcito con affettati o formaggi. Ad accompagnare l’ottimo pasto, un calice di vino rosso di produzione locale.