Parlare di mezzo di trasporto può essere addirittura un azzardo! In questo borgo a due passi da Roma non sono bandite solo le automobili ma c’è un solo mezzo con cui si può raggiungere la parte più alta del borgo. Se non avete ancora capito dove ci troviamo vi darò qualche indizio: è il paese più ripido del Lazio, l’isola pedonale più grande d’Europa ed è stato il set del film Romeo e Giulietta di Zeffirelli. Si tratta di un gioiello che si trova a pochi passi da Roma, arrampicato lungo un costone calcareo dei Monti Lepini. Ma se state immaginando che questo tratto di strada si possa fare con monopattini, biciclette o scooter vi sbagliate di grosso!
Un borgo nel passato…
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Le macchine sono rigorosamente bandite qui, si può salire alla parte più alta del borgo solo a piedi o in sella ad un mulo. Questo è l’unico mezzo che permette di arrampicarsi al suo interno e grazie al quale il centro è ancora abitato da circa 1500 persone. Non ci credete? Eppure è proprio così: nell’isola pedonale più grande d’Europa non sono ammesse neanche le bicilette. Il mulo viene utilizzato per trasportare viveri, mobili e anche turisti e gli è stata, per via della sua estreme utilità, dedicata anche una statua a grandezza naturale proprio all’ingresso del paese. Adesso di sicuro siete curiosi al punto giusto e possiamo finalmente dirvi dove potete “noleggiare” il vostro mulo per andare indietro nel tempo…
Artena, il borgo a due passi da Roma dove si cammina solo in sella ad un mulo
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Si chiama Artena, ed è l’incantevole borgo situato a poca distanza da Roma, che rappresenta un affascinante viaggio nel tempo. Non si tratta solo di un modo di dire, qui non solo si cammina attraverso la storia e la bellezza senza tempi del posto. Artena cattura l’immaginazione dei visitatori, trasportandoli in un mondo di fascino e magia in sella ai suoi famosi muli, unico modo per spostarsi verso la parte alta del borgo.
Cosa Fare e Vedere ad Artena
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Fondato nell’antichità, Artena ha radici profonde che affondano nel passato remoto dell’Italia centrale. Le prime tracce di insediamenti umani nella zona risalgono all’epoca pre-romana, quando tribù italiche abitavano queste terre selvagge e fertili. Con il passare dei secoli, Artena ha conosciuto il dominio dei Romani, dei Goti, e di tanto altri popoli, ognuno dei quali ha lasciato il proprio segno nella storia e nell’architettura del borgo. Proprio nel Medioevo Artena raggiunse il suo apice di splendore e prosperità. Durante questo periodo, il borgo divenne un importante centro commerciale e culturale, con una fiorente industria tessile e una ricca produzione agricola. Le famiglie nobiliari locali, come gli Orsini e i Colonna, hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo di Artena, erigendo maestosi palazzi e fortificazioni che ancora oggi dominano l’orizzonte del borgo. Uno dei monumenti più emblematici di Artena è il suo imponente castello, che troneggia sulla sommità di una collina e offre una vista panoramica mozzafiato sulla campagna circostante. Costruito nel XII secolo, il castello rappresenta un simbolo di potere e prestigio per le famiglie nobiliari che governavano la regione, e oggi è aperto ai visitatori che desiderano esplorare le sue torri, le sue sale decorate e i suoi giardini all’italiana. Oltre al suo ricco patrimonio storico, Artena vanta anche una vivace scena culturale e artistica. Il borgo è famoso per le sue tradizioni artigianali, con botteghe che producono ceramiche, tessuti e oggetti d’arte di alta qualità secondo le tecniche tramandate da generazioni. Ma ciò che rende veramente speciale Artena è la sua autenticità e il suo fascino intatto. Nonostante la sua vicinanza a Roma, il borgo è rimasto relativamente intatto dal turismo di massa, preservando così il suo carattere autentico e la sua atmosfera rilassata. Qui, i visitatori possono passeggiare per le stradine medievali, scoprire angoli nascosti e incontrare abitanti cordiali e accoglienti che sono fieri della loro città e delle sue tradizioni. Ovviamente menzione d’onore per il fascino che evoca la passeggiata in sella al mulo, che non potete far altro che provare se volete continuare a vantarvi di essere cintura nera di borghi d’Italia…