L’autunno porta con sè fascino, quel tocco di malinconia per la bella stagione che se ne va ma anche l’entusiasmo per un nuovo anno di progetti e, perché no, di viaggi e borghi nuovi da visitare. Per noi appassionati del food trip, di borgo in borgo, autunno e viaggi, spesso, sono sinonimi di tour enogastronomici nuovi da organizzare. Se anche per voi questo appuntamento può diventare imperdibile allora ecco un programma che dovete stampare e mettere vicino al vostro calendario degli impegni: sono almeno 4 i tour enogastronomici autunnali che non potete perdere per il prossimo autunno, e noi abbiamo pensato a degli itinerari che vi lasceranno senza parole…
Umbria, antipasti da non perdere
Visualizza questo post su Instagram
Un qualsiasi pasto che si rispetti deve partire dagli antipasti. Per questa portata non c’è terra migliore dell’Umbria. Un tagliere a Gubbio, o vicino le fonti del clitunno, a base di torta al testo, affettati e bruschette miste, vi riappacificherà con le vostre papille gustative. E per gli intenditori delle vere specialità regionali un bel piatto extra di brustengo e un calice di Montefalco. Abbinamenti a chilometri zero, e una intera tavola di sapori davanti si spalancherà con tutto un altro gusto. Per non sbagliare andate a Gubbio, entrate nel centro storico e cercate La Crescia Mia, brustengo e vino top, con variante di birra artigianale d’eccellenza per chi cerca anche quel tipo di abbinamento
Tortellini e Tagliatelle nella patria dei sapori
Visualizza questo post su Instagram
Per i primi piatti andiamo dritti a Bologna, e ci gustiamo dei veri tortellini realizzati espressi o un piatto di tagliatelle al ragù. Non potrete che essere d’accordo con noi su questo suggerimento, sono pochi, infatti, i posti in Italia che possono servire questo genere di eccellenza per quanto riguarda i primi piatti. Andiamo dritti ad uno degli incoronati del tortellino dop, citato anche da Gambero Rosso, Al Pappagallo, e mangeremo uno dei principi della nostra cucina, nella migliore declinazione possibile tra tradizione e innovazione.
Sua maestà la Fiorentina, per i secondi al top…
Visualizza questo post su Instagram
Andiamo poco distanti, torniamo al centro, e dove andare a ordinare una fiorentina se non in Toscana. Andiamo a vedere dove trovare una delle migliori proposte d’Italia, e vi portiamo a La Ciccia del Ciacci a Bibbona. Affidatevi alla tradizione “carnivora” per la scelta del menù e per l’abbinamento con i vini migliori. E se non siete passati a Gubbio a fare antipasto, allora date anche un occhio alla lista di affettati e focacce, potreste trovare delle sorprese…
La Via dei Vini, un sentiero sul nettare degli Dei…
Visualizza questo post su Instagram
Per finire in bellezza, non possiamo non citare un itinerario lungo la Via dei Vini del Garda. Il lago di Garda, incorniciato da dolci colline e vigneti, offre un territorio ricco di tradizioni vinicole e culinarie che si intrecciano armoniosamente. Partendo dalla sponda bresciana del lago, è possibile iniziare l’itinerario a Desenzano del Garda, dove le cantine locali producono il famoso vino Lugana, bianco e profumato, perfetto per accompagnare i piatti a base di pesce di lago. Una visita a una delle aziende vinicole della zona offre l’opportunità di scoprire i segreti della produzione, degustando vini che racchiudono l’essenza del territorio. Continuando verso nord, ci si addentra nella zona del Valtenesi, rinomata per la produzione di Chiaretto, un rosato fresco e fruttato, che rappresenta l’anima estiva del Garda. In questa zona, tra Moniga e Manerba, si trovano numerose cantine che offrono degustazioni accompagnate da prodotti tipici come l’olio extravergine d’oliva del Garda, caratterizzato dal suo gusto delicato e fragrante, ideale per esaltare i sapori dei piatti locali. Qui, è facile perdersi tra i vigneti, scoprendo piccole aziende a conduzione familiare dove la passione per il vino si trasmette di generazione in generazione. Una tappa obbligatoria è Puegnago del Garda, patria del Groppello, un vino rosso autoctono che si distingue per il suo gusto morbido e speziato. Il Groppello si abbina magnificamente a piatti di carne come lo spiedo bresciano, un’altra specialità locale che merita di essere assaporata durante il tour. Procedendo verso l’entroterra, si arriva a Polpenazze e Soiano del Lago, dove le colline offrono panorami mozzafiato sul lago e sui vigneti che si estendono a perdita d’occhio. Qui, le cantine sono numerose e ognuna propone una propria interpretazione dei vitigni autoctoni, offrendo la possibilità di esplorare diverse sfumature di sapore. Ogni visita è un’occasione per conoscere meglio la storia del vino gardesano e il legame profondo tra uomo e natura che caratterizza questo territorio. Il viaggio enogastronomico può proseguire fino a Salò, un’elegante cittadina che vanta una ricca tradizione culinaria. Qui, oltre al vino, è possibile assaggiare prodotti tipici come il salame di Monte Isola e i formaggi locali, perfetti per accompagnare un buon calice di Chiaretto o Lugana. Salò offre anche una splendida passeggiata sul lungolago, ideale per concludere la giornata gustando un bicchiere di vino al tramonto. Infine, per chi desidera allungare il tour fino alla parte orientale del Garda, la zona del Bardolino, famosa per i suoi vini rossi leggeri e fruttati, offre un’ulteriore esperienza enologica di grande interesse. Anche qui, le cantine accolgono i visitatori con degustazioni e racconti che svelano l’antica arte della vinificazione, mentre i ristoranti locali propongono piatti della tradizione veronese, come il risotto all’Amarone o i bigoli con le sarde. Ora che avete una panoramica generale su tutto il territorio, da nord a sud, dagli antipasti in poi, potete comporre il vostro menù…