Immerso nella verde natura dell’Oltrepò Pavese, è un piccolo comune di 1500 abitanti che è stato trasformato in un museo a cielo aperto. Affacciato sulla sponda destra che guarda il lato piacentino del fiume, si trova in provincia di Pavia: un tempo era un centro mercantile fortificato, strategico per i commerci sul fiume e per il controllo del territorio. Il suo castello, collegato al Po tramite un canale diretto, era spesso preso d’assalto da famiglie nobili o popoli stranieri che se ne volevano appropriare, dai francesi agli spagnoli ai tedeschi. Un motivo per il quale oggi è in parte distrutto.
Il territorio dell’Oltrepò pavese è un continuum di piccoli borghi, vigneti, agriturismi e castelli. Si gira in macchina, in moto oppure in bici, attraverso un paesaggio romantico e piacevole. Questo borgo, l’ultimo della provincia di Pavia, emerge da una pianura fertile e ricca, probabilmente sorto su un’area abitata ben prima dell’anno 1000, data la fertilità dell’area fluviale. Collocata anche sul percorso dei pellegrini, delle vie Francigena e Romea (la vecchia via che portava da Aquilea verso Genova), è un borgo che racconta un’antica storia. Ma oltre ai resti del Castello dei Beccaria (XIII secolo) e della chiesa di San Giorgio Martire, che vanta la torre campanaria più antica di questa provincia, risalente all’XI secolo, il borgo in sé presentava poche attrazioni, finché non è stato trasformato in un museo a cielo aperto. Grazie anche a una convenzione stipulata con l’Accademia di Brera e al progetto artistico che lo vede coinvolto, Arena Po è diventato così un Borgo d’Arte che merita davvero una visita.
Il Museo Arte Ambiente MAAPO
Da un’idea di Gaetano Grillo, pittore e scultore che è stato direttore di pittura all’Accademia di Brera, Arena Po è diventato un luogo di sperimentazione. Qui è nato il Museo Arte Ambiente Arena Po (MAAAPO), un museo a cielo aperto che fonde arte e natura: installazioni e opere disseminate lungo le strade del borgo e dell’adiacente parco naturale del Po, che fino a pochi decenni fa ne lambiva le strade.
Da una passeggiata sull’argine (la ex ripa che oggi, dopo il rinforzo dell’argine a seguito di inondazioni, è una passeggiata artificiale costruita a ridosso del Po), ci immergiamo nelle vie del borgo, arricchite negli anni, a partire dal 2015, da opere di artisti di fama internazionale. Attualmente sono circa 20 le opere che popolano le vie del centro storico, cuore di un progetto in evoluzione che, come lo stesso creatore intende, si ispira al pensiero che “la bellezza porta bellezza”, per rilanciare il borgo di un turismo interessato dove arte e natura si intersecano per una fruizione profonda e lenta. Le opere, illuminate di notte, possono essere fruite in qualsiasi momento del giorno.
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Un’altra particolarità di Arena Po è la trasformazione del Museo Grillo Camere d’Arte in un luogo di cultura dove si può anche soggiornare. Nato dalla ristrutturazione di una dimora medievale, si può visitare il percorso museale, con oltre 50 opere di arte contemporanea, ma anche restare a dormire, in una delle suite, anch’esse arredate e pensate come veri e propri spazi museali. Un altro tassello di una rigenerazione che rende attrattivo un territorio creando un filo comune – e si direbbe unico – tra arte, natura e piacere. Chiunque voglia vivere un’esperienza immersiva nella bellezza, può prenotare una delle due suite, in uno scambio vivo e creativo che inserisce l’arte in un processo vivente di continua trasformazione.
A tavola con i sapori tipici dell’Oltrepò pavese
Infine, l’esperienza così immersiva e completa tra natura e cultura non può che venire ancor più esaltata dai piaceri della tavola. In quest’area, si possono trovare tantissime specialità locali come il risotto con pasta di salame e Bonarda, uno dei vini DOC della zona, i pisarei e fasò (una pasta fresca con fagioli), il brasato, il bollito misto accompagnato dalla famosa mostarda di Voghera. Inoltre, non mancano insaccati tipici come il cotechino, la coppa, il salame di Varzi ma anche la Formaggella di Menconico e i grissini dolci. Tipiche per l’ora dell’aperitivo, le schite: piccole piadine croccanti che vengono servite ripiene di salumi.
Come raggiungere il borgo
Arena Po si trova a 45 km da Milano, 20 km da Pavia e 30 da Piacenza, in una posizione strategica tra Lombardia e Emilia-Romagna. È un luogo perfetto per una gita fuoriporta dalle grandi città, alla scoperta di un territorio ricco di fascino che regala un’esperienza unica e autentica, accompagnata dalla tipica accoglienza degli abitanti di queste zone.