La tinta labbra è, insieme agli occhi, il focus di ogni make up, simbolo di fascino e eleganza, nonché punto di attrazione e espressione di sé, della propria personalità ed emozioni. A ognuna di noi piace un colore o più colori specifici e un tipo di resa e finish, ma non sempre questi si adattano al nostro incarnato o si adattano ai nostri lineamenti, così come ai cambiamenti che la nostra pelle subisce con l’età, in primis per la perdita di elasticità e idratazione. Dopo i 40 anni, alcune tonalità sono da evitare, perché, ad esempio, potrebbero affinare le labbra che già tendono ad assottigliarsi. È dai 40 anni in su infatti che i cambiamenti del viso e della pelle diventano più evidenti, la pelle, inclusa quella delicatissima delle labbra, non ha più lo stesso tono e la stessa consistenza, intorno possono affacciarsi rughette e segni d’espressione e quindi quel che andava bene qualche anno fa inizia a dover essere sostituito. Quali sono le shade e le consistenze migliori per il rossetto dopo i 40? Scopriamolo insieme, e prima ripassiamo qualche “regola” generale!
La scelta del colore, le regole generali di make up e armocromia
Ormai i rossetti di ultima generazione hanno un’infinita varietà di rese, finish ed effetti: brillanti, luminosi, rimpolpanti, matte o liquidi,a lunga e lunghissima tenuta. Come per tutto il make up, per individuare la giusta tonalità si parte sì dal proprio gusto o dallo stile scelto, ma non possiamo non considerare tono e dal sottotono della pelle: quando è chiara, pesca, rosa e toni nude o cipria, o, tra i più intensi, lampone, rosso ciliegia o dal sottotono viola sono i più indicati. Per la pelle poco più dorata, andranno bene corallo, arancio e ciclamino. Se la pelle è olivastra, vanno bene toni bordeaux o rosso scuro, ma anche sottotoni aranciati, rosa o corallo. Mentre se la carnagione è scura, spicca il rosso brillante, ma anche marrone scuro, rosa e viola acceso. Veniamo al sottotono: i colori devono restare sulle frequenze “calde” quando il sottotono è caldo (ad esempio giallo, arancio, rosso-marrone o rame), mentre i “freddi” andranno bene per un sottotono freddo, quindi che virano al viola o al blu. Le più fortunate hanno un sottotono neutro, e possono spaziare su ogni gamma di colore. Il trucco per capire a quale “stagione” armocromatica apparteniamo (estate o inverno per i freddi, autunno o primavera per i caldi) è quello di osservare le vene del polso: se sono blu o viola apparterrai a un sottotono freddo, se sono verdi a uno caldo. Se invece non riesci a distinguere bene il loro colore, è probabile che il tuo sia un sottotono neutro, come abbiamo detto il più versatile.
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I colori da evitare dopo i 40 anni
A 20 anni, quando la pelle è giovane ed elastica, ci possiamo permettere di indossare qualsiasi colore, finish e consistenza, dai toni marcati come viola, ciliegia e rosso a finish matte, lucide o brillanti. Passati i 40 anni, le labbra iniziano ad assottigliarsi e ad essere meno polpose, diventano più secche e si vedono comparire le prime rughe. Indipendentemente dal tipo di incarnato, i colori scuri sono per lo più da evitare, perché contrastano con il tono naturale della pelle, fanno sembrare la bocca più piccola e mettono in risalto le imperfezioni. Discorso simile per i rossi dai toni freddi, a base blu o viola, perché tendono a rimpicciolire e invecchiare. Se proprio siete affezionate a tonalità scure, non mancate di scegliere prodotti idratanti, quindi rossetti che abbiano nel loro INCI acido ialuronico o burro di karité.
I colori più indicati per le over 40
Quando sì i primi segni di invecchiamento cutaneo compaiono, ma le rughe non sono ancora così evidenti, possiamo iniziare a scegliere nuances delicate sui toni del rosa e i nude, adatte a tutti i fototipi di pelle. Tonalità che andranno bene anche oltre i 50, quando, oltre a scegliere liftanti, riempitivi e antiage, i nude o i pesca-aranciati, a base calda, garantiranno luminosità ed eleganza senza appesantire.
Le consistenze dopo i 40: cremoso, matte o glossy?
A 40 anni cominciamo a non poter più fare a meno di prodotti idratanti, che vadano a compensare la compattezza che via via si va perdendo. Vitamina E, oli vegetali, o come detto ialuronico e karité sono i più noti idratanti, mentre d’altro canto è importante scegliere prodotti con SPF per proteggersi dai raggi solari, che come sappiamo accelerano il processo di invecchiamento. Le texture cremose dal finish lucido sono le più adatte alle labbra mature, mentre i matte, che come le tinte labbra assicurano maggiore durata, vanno usati con qualche accortezza in più, perché penetrano più a fondo e tendono a seccare le labbra, riducendo anche il volume. Con una texture cremosa, solitamente si tende a stendere sotto una matita labbra, per creare uno strato di colore che resta anche se il rossetto sbiadisce, alterando però il colore finale. È questo il principale difetto dei rossetti cremosi, che possono spostarsi dai contorni o svanire in poco tempo. Per utilizzare un long lasting, è ancora più importante idratare le labbra, utilizzando ad esempio una crema effetto filler che idrata in profondità e stende le piccole rughe verticali attorno alle labbra, passando poi dopo l’applicazione un balsamo labbra, per sigillare il colore e aggiungere ancora più idratazione. Attenzione anche ai gloss, i più pericolosi se guardiamo al fatto che possono spostarsi dentro le rughe di espressione: per questo, tra i long lasting è meglio optare per un mat.
Tips in più per la base: esfoliazione, primer e matita di cera
Per lasciare le labbra nelle migliori condizioni possibili prima di stendere il rossetto, è consigliabile fare un delicato scrub labbra una volta a settimana per togliere le pellicine e le cellule morte. L’uso di un balsamo labbra aumenterà poi l’idratazione e costituirà una base (o un tocco finale, come visto sopra) ideale quando il rossetto scelto sarà matte e tendente a seccare. Per “fermare” invece lo sbordare di un rossetto cremoso, sarà utile una matita di cera, incolore, che non altera il colore del rossetto ma forma un argine entro cui contenere il rossetto. Tornando alla base, applicare un primer sulle labbra è sempre un buon passaggio, da inserire nella nostra make up routine. Forma infatti una barriera compatta e uniforme per una migliore adesione e maggiore durata della tinta sulle labbra. Venendo alla stesura, dopo il primo passaggio si consiglia di “asciugare” il prodotto in eccesso con una velina (o un velo di un comunissimo fazzoletto di carta), passando poi a un secondo passaggio e si ripete il passaggio con la velina. Un tocco di cipria fissante sarà il passaggio finale e definitivo che i make up artist consigliano per tenere in posa il rossetto più a lungo.
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