Spesso raggiungere i nostri borghi preferiti è più arduo di quanto si possa immaginare. Il più delle volte, infatti, questi paesini sono arroccati su promontori particolari, oppure servono permessi speciali per accedere al centro storico, oppure per arrivare a vedere le attrazioni principali si devono percorrere tantissimi scalini. In questo caso arrivare nel bellissimo borgo in cui vi vogliamo portare è una vera impresa, si tratta, infatti, di un luogo famoso per essere il più isolato d’Italia…
Stavoli, il borgo più isolato d’Italia…
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Stavoli è un piccolo borgo montano situato nel Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine, e rappresenta uno degli esempi più suggestivi e autentici di villaggio alpino isolato. Arrampicato a circa 800 metri di altitudine, immerso tra i boschi e le vette delle Alpi Carniche, è famoso per la sua posizione e la difficoltà di accesso, che lo rendono un luogo unico e affascinante, lontano dalla frenesia della vita moderna e che, dopo l’impresa compiuta per riuscire ad accedervi, regala emozioni fuori dal tempo. Questo borgo, composto da poche case in pietra e legno, riflette l’architettura tipica della montagna friulana, molte delle case sono abbandonate ma alcune sono state recuperate per offrire ai visitatori un rifugio rustico, perfetto per chi cerca tranquillità e isolamento. L’intera zona è circondata da foreste e questo, da decenni lo rende uno dei borghi meno accessibili del nostro paese, raggiungibile solo a piedi o con mezzi fuoristrada, il che ha contribuito a mantenerne l’aspetto intatto e a conservare il suo fascino integro.
Una destinazione amatissima dagli amanti della Montagna
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Importantissima commistione, in questo luogo incantevole, quella che unisce gli amanti della natura e quelli che amano godere dei paesaggi di montagna. Le escursioni nei dintorni di Stavoli sono perfette per gli amanti del trekking e della montagna, offrendo percorsi di varia difficoltà che permettono di esplorare la zona in profondità, godendo di panorami mozzafiato e di un ambiente imparagonabile. Una delle escursioni più classiche è quella che conduce al Monte Plauris, una delle cime più alte della zona, da cui si può ammirare una vista a 360 gradi sulle Alpi Carniche e sulla valle del Fella. Un’altra escursione imperdibile è quella che porta alla cascata del Rio Chiarzò, un vero e proprio angolo di paradiso nascosto tra i boschi. Il sentiero che conduce alla cascata è relativamente facile e adatto anche a famiglie o a escursionisti meno esperti. Lungo il percorso si possono anche vedere i resti di antiche malghe, testimonianze della vita rurale di un tempo, quando l’allevamento era una delle principali attività della zona.
Isolato, ma non troppo: ecco come raggiungerlo!
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Per raggiungere Stavoli, è necessario avere un po’ di spirito di avventura, poiché la sua posizione, come abbiamo detto e visto, richiede un certo impegno. Se si parte dal nord Italia, una delle principali vie di accesso è attraverso l’autostrada A23 che collega Udine a Tarvisio. Una volta usciti a Tolmezzo, si prosegue lungo la strada provinciale che attraversa la Carnia, fino a raggiungere il comune di Moggio Udinese, di cui Stavoli fa parte. Da qui, l’ultimo tratto di strada si affronta a piedi, lungo un sentiero che si inerpica tra i boschi per circa un’ora di cammino. Il percorso non è particolarmente difficile, ma richiede la giusta “attrezzatura”, a partire dalle scarpe, e un po’ di preparazione, poiché si attraversa un ambiente montano. Per chi proviene dall’estero, il punto di riferimento è sempre Udine, facilmente raggiungibile in treno o tramite l’aeroporto di Trieste. Nonostante l’isolamento, il percorso per raggiungere Stavoli è ben segnalato e l’arrivo al borgo ripaga di ogni sforzo, con la vista mozzafiato e l’atmosfera magica che si respira. Raggiungere Stavoli significa non solo viaggiare fisicamente, ma anche fare un salto indietro nel tempo, in un luogo dove la natura e la storia convivono in armonia, lontano dalle distrazioni della vita quotidiana. La fatica per arrivare qui viene ripagata quando arrivando ci si trova di fronte ad un ambiente che è riuscito, nel tempo, a non lasciarsi intaccare dalla globalizzazione, conservando il suo spirito autentico e intimo.