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Questo borgo tra i monti del Cilento rivela paesaggi fiabeschi

Questo borgo tra i monti del Cilento rivela paesaggi fiabeschi
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Un borgo campano immerso nel parco nazionale del Cilento, tra bellezze naturali, boschi e altopiani: una piccola svizzera nel cuore dell’Italia meridionale


A 600 metri di altitudine, siamo a circa un’ora e mezzo da Salerno, perfetto per una giornata slow all’insegna della natura e del buon cibo. Un angolo nascosto della Campania, il più piccolo borgo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è un gioiello circondato da colline e monti, perfetto per rigenerare mente e corpo in un ambiente autentico e tranquillo. Un minuscolo paese con meno di 300 abitanti è un luogo fuori dal tempo, tra case in pietra, tetti spioventi, malghe che ricordano paesaggi montani e fiabeschi, che per molti sembrano i paesaggi di Heidi.

Un borgo immerso nella natura dove il tempo sembra essersi fermato

Alle pendici del monte Ausinito, nella valle del Calore, nell’entroterra salernitano, è un piccolo borgo dentro al Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano-Alburni, uno dei più piccoli e meno abitati della Campania, la cui storia risale al X secolo. Valle dell’Angelo è la meta ideale per chi vuole staccare completamente e ricavarsi una giornata a contatto con persone autentiche, una vita lenta e panorami mozzafiato. In ogni angolo del borgo la serena calma che si respira dà la sensazione che il tempo si sospenda. Nel corso della Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo, Valle dell’Angelo è stata riconosciuta come “Città dei Bambini”, data la sua dimensione umana e al suo ambiente rilassato, ideale per la crescita dei più piccoli.

L’origine del borgo

L’origine del borgo risale intorno al X secolo d.C., con l’arrivo dei monaci basiliani. Arrivavano dalla Siria e dall’Epiro per sfuggire alla persecuzione iconoclasta. Proprio ai monaci italo-greci si deve l’opera di risanamento attuata a Valle dell’Angelo, da cui l’economia ne trasse vantaggio. Oggi, Valle dell’Angelo è un borgo che ha saputo preservare la sua storia e le sue tradizioni, trasformandosi in una meta turistica affascinante per chi cerca autenticità e contatto con la natura.

Il piccolo centro storico con meraviglie architettoniche uniche

Il centro storico, tra vicoli e scale in pietra, offre suggestivi scorci, come la piazzetta abbellita da stucchi, statue e dipinti, chiese antiche come quella di S. Barbato e S. Leonardo, portali di palazzi storici. Scendendo dal centro abitato verso il fiume Calore, si può godere di uno spettacolo mozzafiato: una vallata incontaminata attraversata da corsi d’acqua limpidi, un rifugio perfetto per chi desidera staccare dalla frenesia della vita quotidiana e immergersi in un ambiente rilassante e autentico. Tra le curiosità, Valle in questo paese si trova una delle vie più strette d’Italia, la suggestiva Via Flavio Gioia.

Grotte, gole e boschi di faggi

Principale attrazione del borgo è la grotta dell’Angelo, in località Costa della Salvia, in un ambiente naturalistico di notevole bellezza. Meta di pellegrini, la grotta custodisce la statua di S. Michele Arcangelo in atteggiamento di difesa. Poco distante dalla grotta, dopo aver percorso un sentiero panoramico, si trova la pietra dell’Angelo, dove i pellegrini compiono un gesto simbolico inserendo il braccio come a entrare nelle viscere della terra. Ancora nei pressi, le gole del Festolaro e l’antico mulino appartenuto al duca di Laurino, e i boschi di faggi e piante d’alto fusto, tutti attraversati da sentieri ben segnalati e di notevole suggestione.

Il Borgo Rurale di Pruno: Un Museo a cielo aperto

L’attrattiva più curiosa di Valle dell’Angelo è sicuramente Pruno, dove una piccola comunità vive in uno stato di completo isolamento, lontano dal mondo moderno, museo vivente della civiltà contadina. Circa venti famiglie che abitano in questa località all’interno del Parco, inserita nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Niente negozi, solo scambi di prodotti per baratto, e si sopravvive con orti e animali da cortile che danno latte e carne. Pruno è considerato un patrimonio culturale unico al mondo, rappresentando l’ultimo esempio di comunità rurali autosufficienti in Europa.

Trekking, escursioni e cucina

Trovandosi all’interno del Parco del Cilento, Valle dell’Angelo è anche perfetta per chi ama passeggiate e trekking tra il verde dei boschi, i ruscelli e le faggete. Per chi ama la cucina genuina, non mancano piatti tipici del Cilento, in particolare i formaggi e il pane cotto a legna come i piatti a base di erbe selvatiche.