L’Italia è davvero un Paese bellissimo e che riserva sempre mille sorprese. Soprattutto durante queste settimane di fine autunno e inizio inverno che ci accompagnano al Natale. Il motivo? La bellezza dei luoghi che si possono incontrare quando ci si addentra nel cuore delle sue regioni, scoprendo le location più nascoste e che racchiudono in sé incantevoli tesori. Proprio come accade visitando un borgo del Lazio che è anche custode di quello che viene definito come il presepe più antico del mondo.
Un borgo del Lazio da scoprire ora
Un primato a tema natalizio che merita di essere ammirato e scoperto proprio durante queste settimane. Una vera perla e un tesoro del nostro Paese e del borgo che lo ospita. Un luogo che sorge arroccato su una roccia che si erge maestosa, dominando la pianura sottostante. Ma anche un luogo che, con molta probabilità, venne fondato intorno alla prima metà del XI secolo su quella che un tempo fu una colonia greca, “Curtis de Greze” e dalla quale il borgo stesso ha ereditato il suo nome attuale.
Una meraviglia della regione Lazio e più precisamente della provincia di Rieti e che merita di essere scoperto in ogni suo singolo dettaglio, avventurandosi tra le sue vie e andando alla ricerca del presepe più antico del mondo. Una bellezza che proprio in questa perla laziale ha sede. Ma di che borgo del Lazio si tratta? Parliamo di Greccio e del suo presepe così particolare e antico.
Il primato natalizio di Greccio
Ma perché la rappresentazione della Natività sita in questo luogo viene definita come la più antica del mondo intero? Perché di fatto è stata realizzata nel lontanissimo 1223, quando San Francesco d’Assisi decise di allestire il primo presepe della storia proprio in questo borgo del Lazio.
Il Santo, infatti, arrivò in questa piccola perla laziale nel 1209, mentre era alla ricerca di un luogo in cui poter trovare la pace e in cui ricercare la serenità a livello spirituale. Un luogo che gli concedesse massima quiete, immerso nella natura e avvolto da panorami mozzafiato (un po’ come Assisi) e in grado di trasmettere queste emozioni.
Una location che il giovane San Francesco scelse come casa per molto tempo e in cui, nel corso del tempo, fondò ben quattro santuari: Greccio, Poggio Bustone, Fonte Colombo e La Foresta. Luoghi di culto molto importanti e che, insieme, vanno a formare quelle che viene chiamata la “Valle Santa”.
Un borgo del Lazio e il suo presepe magico
Un borgo unico per storia e bellezza e in cui San Francesco, in occasione del Natale del 1223, decise di realizzare quello che oggi viene considerato come il presepe più antico del mondo. Un allestimento che vide la partecipazione della popolazione del piccolo borgo e dei frati. Ma anche quella di un nobile del posto, Giovanni Velita. Un atto che, di fatto, diede il via alla tradizione legata a questo simbolo e che è entrato nella cultura cristiana legata al Natale. Una tradizione che proprio qui è partita, grazie alla realizzazione del primo presepe della storia.
Un evento e un momento di condivisione che è sentito ancora oggi e che viene ricordato e rievocato ogni anno con una manifestazione che lo scorso anno ha celebrato l’800 anniversario. Un importante anniversario dalla realizzazione del primo presepe a Greccio e che lo ha reso così importante nel mondo. Soprattutto durante queste particolari settimane.
Cosa fare e vedere
Uno spettacolo a cui poter assistere durante tutto il mese di dicembre e fino al giorno dell’Epifania 2025. Per entrare nel vivo dello spirito del Natale nella sua forma più autentica e riscoprire il vero significato di questa festa magica sotto ogni punto di vista. Ovviamente partendo dal suo simbolo più antico.
Un primato che può essere preso come la giusta occasione per organizzare un viaggio nel Lazio e per visitare Greccio e il presepe più antico del mondo. Ma anche per godere delle tante bellezze site in questo borgo del Lazio dalla lunga storia. Un luogo scelto come casa da uno dei Santi più amati della storia e scoprendone la vita grazie agli affreschi che la narrano.
Ma anche passeggiando tra le casette che caratterizzano il centro storico del borgo e fino alle atmosfere di pace e quiete tanto amate da San Francesco. Atmosfere e che ancora aleggiano in questo luogo gemellato, non a caso, con Betlemme, carico di storia e di fascino.