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5 passeggiate da fare nel Lazio per rilassarsi nei giorni di Festa

5 passeggiate da fare nel Lazio per rilassarsi nei giorni di Festa
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Il Lazio è una regione da esplorare, con tanti luoghi meravigliosi a pochi passi da Roma. Ecco 5 percorsi ideali per passeggiate rigeneranti durante le vacanze di Pasqua e i ponti del 25 aprile e 1 maggio


Il territorio attorno Roma offre tantissimi luoghi, tra monti, laghi, borghi antichi e parchi naturali, ideali per passare una giornata all’aria aperta all’insegna del relax, dello svago e dell’attività fisica. Perché una bella camminata, specie dopo qualche pranzo abbondante, è quello che ci vuole per godere appieno dei giorni di festa.

Facili camminate nei luoghi più suggestivi del Lazio

Nel Lazio ci sono cammini antichissimi che attraversano città e borghi ricchi di storia e tradizioni, riserve naturali che d’improvviso vengono punteggiati da un monumento di culto o un sito archeologico, tra bellezze naturali seminascoste come cascate e cascatelle, laghi e panorami suggestivi. Di seguito potrete trovare alcuni tra i percorsi tracciati, di facile livello, adatti a grandi e piccoli, attorno ad alcuni dei luoghi più suggestivi e meno conosciuti di questo territorio.

Monte Raschio (Oriolo Romano): il Sentiero della Faggeta Patrimonio Mondiale Unesco

Un percorso ad anello di 8 km (dislivello: 244m) su fondo sterrato, che riguarda principalmente Monte Raschio (Faggeta UNESCO), uno dei siti più interessanti del Parco Naturale Regionale Bracciano Martignano. Il percorso ad anello parte e ritorna alla Piazza principale del paese, proprio sotto il palazzo del Comune. La parte centrale che è quella relativa proprio a Monte Raschio è tutta sottobosco, dove oltre ad una pineta e a un bosco di cerri la parte preponderante è costituita soprattutto dai stupendi faggi, all’interno del sito UNESCO. A piedi, a cavallo o in mountain bike, è un luogo ideale per trascorrere una giornata immersi in un’area naturale che cambia chilometro dopo chilometro e che regala scorci fantastici.

Cerveteri, dalla Necropoli della Banditaccia alle cascate

Un percorso ad anello che tocca ben 5 cascate ed inizia dal percorso del sito archeologico della Banditaccia a Cerveteri. In questo enorme complesso, centinaia di tombe etrusche, alcune di grandi dimensioni, risalenti a circa il settimo secolo avanti Cristo: tumuli monumentali circolari in tufo, con un diametro che a volte supera i 30 metri. Il percorso si dirama da qui per 14-15 km e consente di raggiungere le sponde di ben 5 cascate. Con un corridoio di pietra tra le tompe a dado scavate nella roccia, si arriva a un facile guado per attraversare il Fosso della Mola, per poi arrivare con un breve tragitto alla spettacolare cascata del Moro. Subito dopo si arriva alla Cascata dell’Arenile, un posto in cui acqua e vegetazione si fondono creando un mix di colori spettacolare. Terza ma non meno emozionante è la cascata Braccio di Mare, un salto non molto alto ma che dà vita ad una piscina di un colore incredibilmente azzurro che ricorda quasi i laghi del Trentino. Si prosegue per fare il giro attorno alla Cascata dell’Ospedaletto fino poi ad arrivare all’ultima e più alta: la Cascata di Castel Giuliano. Il ritorno si snoda lungo un sentiero conosciuto come via degli inferi, che attraversa una fitta vegetazione e regala momenti magici di incontro tra la natura e i nostri pensieri.

Da Mazzano Romano alle cascate di Monte Gelato

Uno dei luoghi più spettacolari del Lazio è il Parco della Valle del Treja, con i borghi di Calcata e Mazzano Romano e il percorso che segue il torrente Treja fino alle cascate del Monte Gelato. Nel borgo di Mazzano, da ammirare i resti della chiesa di San Nicola. Il percorso che si snoda a fianco del torrente fino alle Cascate del monte Gelato è una semplice passeggiata su sentieri facilmente percorribili e a ogni livello di abilità. Le Cascate, con le loro ampie piscine naturali, sono un luogo perfetto per una sosta rigenerante all’ombra degli alberi. Qui fino agli anni 60 era attiva una grande mola che sfruttava la forza del torrente. L’anello riporta a Mazzano percorrendo un breve tratto della via Francigena.

Il Castello di Torre Alfina e il Bosco del Sasseto

Il borgo si trova in provincia di Viterbo, al confine con Umbria e Lazio. Torre Alfina, con le sue strade strette e le case in pietra, è tra i Borghi più belli d’Italia. Una volta visitato il borgo e il castello, vero gioiello rinascimentale che ha attraversato secoli di storia ed ha vissuto una profonda trasformazione, passando da imponente torre fortificata di epoca longobarda ad elegante residenza di campagna rinascimentale, possiamo arrivare al Bosco monumentale del Sasseto, un ambiente incantato che sembra quasi uscito da un libro di favole. Un luogo perfetto per trascorrere una giornata di festa tra storia e natura. Molte le visite guidate e gli eventi per visitatori di tutte le età in questo bosco unico tra rami contorni, intrecci di tronchi avvolti di muschio e sentieri sinuosi.

Da Colleparto alla Certosa di Trisulti passando per Selva d’Ecio

Un sentiero ricco di fascino e mistero che va da Collepardo (Frosinone) fino alla maestosa Certosa di Trisulti. Percorrendo l’antica via di comunicazione tra il paese e la Certosa, si attraversano i boschi di querce della Selva d’Ecio, una meraviglia naturale ai piedi del Monte Rotonaria (Monti Ernici – 1750 m di altitudine), teatro di molte vicende tra i castellani di Collepardo e i monaci benedettini presenti sul territorio sin dall’anno 1000. Nel verde del bosco, si aprono suggestivi scorci naturali e panorami sorprendenti. La visita alla Certosa di Trisulti completa il tour (lungo circa 8 km) con una meraviglia avvolta dal mistero. Un luogo di grande interesse storico e culturale che custodisce simboli ancora oggi avvolti dal mistero, in particolare nella meravigliosa farmacia, dove sono tutt’ora conservati i medicamenti, le droghe e gli unguenti preparati nei secoli dalle sapienti mani dei monaci. L’itinerario è di media difficoltà su sentiero, carrareccia, sottobosco, brevi tratti di asfalto.