I gusti sono gusti e su questo non si discute. Così come la bellezza si dice sia soggettiva. Ma quando di mezzo c’è il nostro Paese e le sue location ci sentiamo tutti in diritto di mettere in dubbio il parere che ne viene dato, come quello che è toccato a Ostia, che il Telegraph ha inserito tra le località di mare più brutte d’Europa. E non in un posto qualunque della classifica, ma addirittura sul podio, “conquistando” il secondo posto della lista, preceduta solo dal Principato di Monaco, per il troppo affollamento e seguita da Ploče, in Croazia.
Una classifica stilata dai giornalisti della rivista britannica, che è uscita lo scorso 13 gennaio, e che va a elencare le spiagge peggiori d’Europa, creando non pochi malcontenti e molto parlare di sé.
Perché Ostia è tra le località di mare più brutte d’Europa
Proprio come è successo dopo la scoperta che la città di Ostia è al secondo posto tra le località di mare più brutte d’Europa. Ma perché si è sfortunatamente aggiudicata questa non proprio lusinghiera posizione? Secondo Tim Jepson, che ha firmato il paragrafo dedicato alla spiaggia di Ostia, nonostante la sabbia fosse per lo più accettabile, è dall’acqua che è meglio tenersi lontani. Oltre al fatto che la mancanza di verde e la grande quantità di palazzi moderni sullo sfondo, non aggiungono bellezza al luogo ma anzi, gliene tolgono.
Se da una parte, quindi, per l’acqua ci sono margini di miglioramento, cosa ammessa anche dallo stesso giornalista che afferma che da quando l’ha vista lui potrebbe essere diventata migliore, per la presenza degli edifici e dell’urbanistica in generale ci sarebbe davvero poco da fare.
Com’è Ostia oggi
Ostia, infatti, ha un grandissimo fascino se si pensa agli edifici storici della cittadina e che risalgono agli anni Venti, ma se si tratta di oggi e delle architetture moderne, questo fascino si perde quasi del tutto. Un esempio lo si trova nel lungo mare di Ostia, anche soprannominato da alcune associazioni ambientaliste, lungomuro.
Un nome datogli per via della massiccia cementificazione fatta sulla costa e che impedisce l’accesso al mare, ma che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha assicurato che sparirà entro il 2026. Il tutto aggiunto al fatto che la mancanza di aree verdi e di natura la rendono fin troppo pesante ed edificata e quindi poco attraente per chi desidera una location di mare in cui staccare la spina e dedicarsi dei momenti di relax e bellezza.
La difesa di Ostia e delle sue bellezze
Affermazioni che hanno trovato subito risposta nella voce e nelle parole del presidente del Municipio X di Roma Capitale, Mario Falconi, che ha difeso Ostia pubblicamente sui social:
«Difendiamo Ostia, il nostro mare, la nostra identità! In risposta a quanto riportato da alcuni articoli di stampa che accostano Ostia a una lista di città di mare “meno belle d’Europa”, mi sento in dovere, come Presidente del Municipio X di Roma Capitale, di difendere con forza la straordinaria bellezza e unicità del nostro territorio».
Ma non solo. Secondo Falconi, infatti, la bellezza di Ostia è confermata dalle rilevazioni di ARPA e delle autorizzazioni regionali che hanno certificato la salubrità del mare di Ostia come eccellente, per il terzo anno di fila. In più, è bene ricordare che l’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno è un’oasi di biodiversità assolutamente unica nel suo genere e che è messa sotto protezione dal Ministero dell’Ambiente già dal 2000.
Un luogo da vivere insomma, ma soprattutto da scoprire e amare, circondato da un patrimonio archeologico unico nel suo genere. E senza dimenticarsi della bellissima Ostia Antica, una zona che ogni anno richiama tantissimi visitatori provenienti da tutto il mondo. Insomma, davvero nulla a che vedere con quanto riportato dalla rivista britannica e che andrebbe quanto meno verificato con i propri occhi, organizzando un viaggio nel Lazio alla volta di Ostia, e facendosi una personalissima idea di questa location italiana.