Il numero dei siti dichiarati Patrimonio UNESCO ha delle nuove entrate. Ben 42 meraviglie sparse in tutto il mondo, di cui 33 creazioni culturali e 9 bellezze naturali che lasciano davvero senza fiato i fortunati viaggiatori che decideranno di visitarle, raggiungendo un totale di 1199 perle da scoprire e da preservare.
Ben 42 nuovi siti Unesco dichiarati in 168 Paesi diversi, tra cui spicca anche l’Italia, che si aggiudica un’incredibile new entry e che va ad accrescere ancora di più il giù nutrito gruppo di beni Patrimonio mondiale UNESCO e, di conseguenza, anche il prestigio del nostro Paese nel mondo.
I siti UNESCO italiani
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Dopo tutto non è un caso che proprio l’Italia sia il Paese con il maggior numero di beni UNESCO nel Mondo, dai centri storici di città come Napoli o Siena, alle grandi ville storiche, dalle architetture caratteristiche come i Trulli di Alberobello a bellezze naturali come La costiera Amalfitana, le Isole Eolie, l’Etna e fino alle Dolomiti.
Ed è proprio un’altra bellezza naturale che va ad aggiungersi alla lista dei siti UNESCO italiani, una meraviglia dell’Emilia Romagna e che tocca ben quattro bellissime province della Regione, Reggio Emilia, Bologna, Ravenna e Rimini , portando a 16 il numero dei beni riconosciuti nella Regione e preservati nel Mondo.
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Il nuovo sito italiano dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO
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Si tratta dei Gessi e delle Grotte dell’Appennino emiliano-romagnolo e in particolare del “Carso evaporitico e le grotte dell’Appennino settentrionale“, nominati durante l’ultima assemblea dell’ONU a Riyadh, in Arabia Saudita e di fatto il quinto sito naturale riconosciuto a livello mondiale per le sue peculiarità e bellezza.
Un luogo che si caratterizza per la sua serialità, composto da più siti che si accomunano tra loro dalla stessa conformazione geologica. Ovvero la presenza di un terreno carsico di gesso, costituito da 900 grotte che si estendono su un totale di 100 km, e che rendono questa location, il più studiato nel mondo (e di fatto anche il primo) terreno carsico evaporitico. Un termine che sta ad indicare la presenza di evaporiti, ovvero un insieme di sedimenti che si sono formati nel tempo per via del deposito di sali minerali in seguito all’evaporazione dell’acqua.
Le grotte
Ben 900 grotte incantevoli, alcune delle quali, con i loro 265 metri sotto terra, sono le più profonde al Mondo e di cui solo 5 sono visitabili, anche se con particolari restrizioni e regole. Uno dei nuovi siti UNESCO del 2023 e luogo che ha come priorità assoluta la sua conservazione nel tempo vista l’importanza a livello naturalistico che lo caratterizza e che, anche per questo, necessita di prenotazione per poter essere visto.
Un sito in cui non è ammessa luce artificiale, un accorgimento necessario per mantenerne le peculiarità intatte. Caratteristiche che lo rendono un sito unico al Mondo e che dona alla comunità scientifica la possibilità di studiare “l’insieme delle forme e dei fenomeni carsici che si sviluppano nelle evaporiti in climi subtropicali-umidi“.
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Il prestigio italiano nel Mondo
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Un riconoscimento meritatissimo, che premia il lavoro fatto negli anni e la bellezza di questa location naturale italiana unica al Mondo e dal valore inestimabile.
Uno dei siti UNESCO premiati e riconosciuti durante il 2023, che accresce ancora di più l’importanza e il pregio il nostro Paese, scrigno di grandi tesori storici e culturali, di tradizioni tramandate nel tempo e di importantissime bellezze naturali come i Gessi e delle Grotte dell’Appennino emiliano-romagnolo.