“Il Molise non esiste”… da dove sia partita questa massima non si sa. Da chi sostiene che la cosa sia partita da un certo Dottor Gregory Donald Johnson, a chi pensa che si sia diffusa attraverso Instagram. Sta di fatto che il Molise invece, ovviamente, esiste ed è anche una terra ricchissima che nasconde diversi borghi suggestivi al punto da lasciarvi a bocca aperta! Tradizioni secolari, resti romani e medievali, archiettura gotica… Non manca proprio niente per farci comprendere come il Molise esista. Eccome se esiste!
Castelpetroso: Tra architettura gotica e cultura cattolica
Questo è un borgo che si è guadagnato la fama di aver visto diverse apparizioni della Madonna nel tardo ‘800. Per celebrare il luogo dove sembrerebbero essere avvenute queste apparizioni è stato eretto un santuario, in stile gotico, che ancora oggi rappresenta una delle maggiori attrazioni del posto: Il Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso. La cupola è visibilissima anche da lontano per via della sua altezza ( 52 metri ), anche i suoi campanili svettano in alto e rendono la basilica, consacrata nel 1975, riconoscibile e punto di riferimento del borgo. La basilica è raggiungibile attraverso un sentiero molto suggestivo che unisce la tematica religiosa a quella naturalistica, si tratta del Sentiero di Tobia, composto di 11 tappe e inaugurato nel 2011 al fine di valorizzare le bellezze del territorio.
Fornelli: Il Borgo del 7
Questo borgo ha resistito a diversi terremoti nel corso della sua storia, e ancora oggi lo possiamo trovare con alcuni dei suoi archi e delle sue pietre intatte, nonostante i segni del tempo. Fornelli ha un legame stretto con il numero 7, si dice infatti che le cose da vedere, qui, siano 7, tante quante le sue torri.
- La cinta muraria che “protegge” il borgo
- Le torri rompitratta
- La chiesa madre
- Il palazzo baronale
- La chiesa di San Pietro
- Il manto degli ulivi
- I monti della catena delle Mainarde che diventano rosa al tramonto
La cultura medioevale è fortemente identificativa del borgo di Fornelli, al punto che da trazione il 10 e l’11 di Agosto vengono celebrate due giornate in cui abiti, abitudini e storie della storia medievale del posto vengono rievocati durante il Palio delle Contrade. Nota di gusto: questo è il borgo dei fiori di zucca fritti in pastella, che hanno una loro giornata dedicata tra il 1 ed il 2 di Agosto, in cui poterli mangiare durante la sagra dei “Sciur c Coccia” che li propone cucinati secondo la ricetta tradizionale.
Sepino: Una parte “romana” di Molise
Nel borgo di Sepino, inserito tra i più belli d’Italia ed i 4 più belli del Molise, ci sono tantissime testimonianze della sua parte “romana” di storia. Questa cittadina venne riedificata infatti dai romani dopo una prima parte di vita sotto dominio sannitico. I resti romani in città sono la traccia dello splendore vissuto in quell’epoca, l’impostazione urbanistica che i romani avevano dato alla città è rintracciabile anche oggi: mura di ingresso nella città, archi, porte, resti di monumenti e teatro romano, più a valle. Oggi sono visibili i resti nell’area archeologica di Saepinum e attraverso la visita al Museo della Città e del Territorio che integra nella visita il teatro romano, uno dei meglio conservati dell’intera Italia meridionale.
Pesche: il Borgo in equilibro a 700 metri di altitudine
Scenografico soprattutto per la sua posizione da “equilibrista“, Pesche è situato a 700 metri di altezza sul fianco del Monte San Marco. Delle sue origini medievali non possiamo ammirare molto perché, come per altri borghi del Molise, anche questo è stato più volte colpito da terremoti che hanno raso al suolo parte delle strutture più antiche. La abitazioni sono tutte attaccate tra di loro e creano una visione d’insieme unica nel suo genere. Il borgo presenta delle sorgenti di acque termali intorno alle quali sorge anche un santuario: il Santuario di Santa Maria del Bagno, che si chiama così proprio per la vicinanza alle terme.
Frosolone: Il paese dei “coltellinai”
Frosolone, costretto ad essere sfiorato dalle pale eoliche, è uno dei borghi più belli tra quelli che sorgono nell’Appenino centrale. Una delle prime cose che si incontra a Frosolone è la statua dedicata all’artigiano “coltellinaio“, qui infatti da sempre si tramanda l’arte dell’affinare il metallo ed anche i mercati tradizionali ed i musei, riportano spesso riferimenti a questa tradizione del paese. Nel 1997 qui ha aperto “il Museo dei Ferri Taglienti” in cui durante tutto l’anno si può assistere a questa tradizione unica tramandata nel paese. Ma i prodotti del borgo non sono solo coltelli e forbici, che restano un’eccellenza assoluta italiana, questa è anche la terra dei formaggi da alpeggio, di tartufi e funghi. Intorno al borgo sorgono delle rocce che vengono dette “parlanti” , in particolar modo quelle della Falesia della Morgia Quadra … se saprete ascoltarle! Anche per la possibilità di esplorare con trekking e arrampicate queste pietre celebri, Frosolone si è guadagnato la bandiera arancione, il riconoscimento che il Touring Club Italiano conferisce ai borghi più belli d’Italia.