La prima protagonista, come era prevedibile che fosse, alla Londra Fashion Week A/W 23-24, è stata Vivienne Westwood. La stilista, pioniera e protagonista della scena punk, è da poco scomparsa. A Londra ha ricevuto il giusto tributo a partire dal memoriale che si è tenuto il 16 febbraio nella cattedrale di Southwark. Il passaggio di testimone ideale, poi, a partire dal via alle sfilate, il 17 Febbraio. Con lo start agli show sulle passerelle si sono cominciate a delineare le prime novità, che dritte da Londra arriveranno a dettare legge tra le nuove tendenze in tutta Europa. Tra piacevoli sorprese e conferme di stile, ecco quali sono i trend che arrivano dalla settimana della moda londinese…
Il Glamour irriverente di David Koma ispirato a Marlene Dietrich
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David Koma, un classico ormai della settimana della moda inglese ha portato il suo glamour pungente e irriverente. Ha portato in passerella la storia di Marlene Dietrich, ed ha scelto di farlo esaltandone l’arte della seduzione. In questa collezione David Koma ha mischiato i capi e le intenzioni al maschile ed al femminile, facendo indossare giacca e cravatta classiche che si confondono con body o boa, agli uomini, e stivali in pelle alti fino ad oltre le ginocchia, che vanno a definire la femminilità tagliata con smoking e camicia dal taglio maschile. Perchè proprio la Dietrich come musa ispiratrice? “Dietrich incarna la donna moderna, era così aperta e lungimirante – ha dichiarato Koma – volevo il suo equilibrio tra maschile e femminile. E gli aspetti chiave del suo glamour: smalto rosso, risvolti di raso e labbra rosse, che mescolano due epoche rivoluzionarie: gli anni ’30 e ’60”!
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Le proposte più interessanti dai nomi nuovi della moda: Ahluwalia
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Tra le belle sorprese, nel secondo giorno di sfilate, quello altisonante di Ahluwalia che ha subito colpito nel segno. Priya Ahluwalia la fondatrice del brand, ha presentato la collezione Symphony. Abiti con rouches intorno al collo e alle maniche, in cui spiccano i toni forti del rosso e del fucsia. Body cut-out portati con collant, look in patchwork denim. La stilista indo-nigeriana, ma con una forte impronta culturale londinese (che proviene dalle sue radici), ha il merito di aver portato in scena un nuovo modo di utilizzare diverse tecniche tessili come l’utilizzo in forma creativa di materiale vintage.
Bora Aksu: In passerella Mercoledì, Munch e gli “outcast”
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Ormai gli “outcast“, ovvero gli emarginati, sono coloro che ancora non hanno preso dimestichezza con il look gothic chic che sta facendo letteralmente impazzire le adolescenti, e non solo, di tutto il mondo. Il successo planetario della serie di Netflix dedicata al mondo di Mercoledì Addams sta trainando le tendenze da quando è apparsa sul piccolo schermo. Non fa eccezione la London Fashion Week, che la porta in passerella grazie al tocco visionario di Bora Aksu. Questo mood viene interpretato dallo stilista sia nell’applicazione contemporanea che tutti conosciamo attraverso le immagini della popolare serie tv, sia attraverso le suggestioni ottocentesche che provengono dalle creazioni del pittore Edvard Munch. E la sua passerella sembra, infatti, una vera opera d’arte in chiave gotica!
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Simone Rocha: Una sfilata come un vecchio rito irlandese
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Nello scenario del Central Hall Westminster la designer irlandese ha portato in passerella la celebrazione della festa gaelica del raccolto del grano, il Lughnasadh del 1 agosto in Irlanda. Romantica e grintosa, in questa collezione il grano diventa “quasi” il materiale con cui sono stati elaborati i capi. Se nella scorsa stagione aveva presentato dei capi che avevano l’ambizione di “prendere il volo”, in quella di quest’anno la stilista parla del legame con la terra, e riporta quindi il pubblico proprio a posare i piedi ben saldi sul terreno e sulla cultura più antica della sua storia.
Roskanda: Un tributo all’arte della poesia
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Forza e fragilità sono i temi interpretati dalla collezione presentata a Londra da Roksanda Ilinčić. Roksanda per l’autunno/inverno 2023 è partita dalle parole del poeta Arch Hades. I suoi abiti lunghi, fluidi ed eleganti hanno voluto portare sulla scena, come dicevamo, la contemporanea esistenza e convivenza di fragilità e forza. Una Fashion Week in cui i temi e le fonti di ispirazione, dunque sono tutto fuorché frivole o scontate. E staremo a vedere cosa ci aspetta per il gran finale…