La soglia del paradiso esiste e si trova a pochi chilometri da Roma…

Serena Basciani
  • Giornalista e Content Editor
  • Esperta in Personal Branding
26/08/2024

La Soglia del Paradiso, così uno dei più importanti poeti italiani ha chiamato questo luogo che si trova a due passi da Roma. Voi ci siete mai stati? Ecco dove andare precisamente e perché questo nome gli calza a pennello

La soglia del paradiso esiste e si trova a pochi chilometri da Roma…

Un borgo piccolo e suggestivo, che sembra avvolto da un alone di mistero e poeticità, a pochi chilometri da Roma, in cui potete trovare la Soglia del Paradiso. Siete curiosi? Si tratta di una vera chicca che pochi conoscono e che vi porterà fuori dai soliti circuiti turistici. Gusti, sapori e atmosfere che non vi aspettate vi accoglieranno non appena varcherete la soglia del piccolo paese. Siete curiosi di sapere come mai proprio qui si trova la soglia del paradiso e cosa vuol dire davvero?

Subiaco, una gemma tra i monti Simbruini

Subiaco è un borgo che sorge tra le pieghe dei monti Simbruini, un luogo dove la storia e la spiritualità si intrecciano in un modo davvero molto particolare. Situato a circa 70 chilometri da Roma,  questo borgo affonda le sue radici in un passato che risale all’antichità, ma è durante il Medioevo che assume un ruolo di primo piano grazie alla figura di San Benedetto da Norcia, che qui fondò i primi monasteri benedettini. Il Monastero di San Benedetto, conosciuto anche come il Sacro Speco, è uno dei luoghi più suggestivi e mistici che si possano visitare, un santuario che si aggrappa alla roccia e sembra sfidare la gravità, sospeso tra cielo e terra. Le sue grotte, i suoi affreschi medievali, raccontano la storia di un santo che ha segnato in maniera indelebile la spiritualità europea, e il silenzio che avvolge il luogo invita alla riflessione e alla meditazione.

La natura a Subiaco…

 

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Tra la spiritualità luoghi incantati, Subiaco sorprende anche con alcuni spazi naturali che si aprono a perdita d’occhio in modo improvviso. Il fiume Aniene, che attraversa il borgo, un tempo alimentava la magnifica Villa di Nerone, di cui oggi rimangono le suggestive rovine. Questa villa, costruita dall’imperatore romano come luogo di svago e ritiro, rappresenta un altro tassello della ricca storia di Subiaco, un luogo che ha saputo affascinare uomini di ogni epoca. Con una passeggiata all’interno di questo tratto potrete incontrare anche una deliziosa cascata con un fascino particolare nonostante le dimensioni ridotte. Dovrete fare un percorso poco agevole ed un pochino faticoso per raggiungerla e si trova nel laghetto di San Benedetto…

Ecco cosa si intende per Soglia del Paradiso e perché si riconosce così…

 

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Prima di chiudere il nostro viaggio a Subiaco andiamo a scoprire il Monastero di Santa Scolastica, uno di quei luoghi dove la storia si fonde con la spiritualità in un modo da lasciare un segno indelebile nell’anima di chi lo visita. Situato tra le montagne dell’Appennino laziale, a pochi passi dal borgo di Subiaco, questo monastero è il più antico dei tredici che, secondo la tradizione, furono fondati da San Benedetto in questa valle, e l’unico a essere sopravvissuto alle devastazioni del tempo e degli uomini. È un luogo che incarna la storia del monachesimo occidentale e che, attraverso i secoli, ha mantenuto intatto il suo fascino e la sua sacralità. Fondato probabilmente intorno al VI secolo, il Monastero di Santa Scolastica è dedicato alla sorella gemella di San Benedetto, figura altrettanto venerata nella tradizione cristiana. Nel corso dei secoli, il monastero ha subito numerose trasformazioni e ampliamenti, divenendo un complesso architettonico di grande valore storico e artistico. Le sue strutture, che si sono sviluppate intorno a tre chiostri di epoche diverse, raccontano la storia di un’istituzione che ha attraversato il Medioevo, il Rinascimento e l’età moderna, conservando sempre il suo ruolo di centro spirituale e culturale. Il Monastero di Santa Scolastica ospitò anche una delle prime tipografie italiane, voluta dal cardinale Giovanni Torquemada nel 1465, appena un decennio dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di Gutenberg. Un episodio particolarmente significativo nella storia del monastero è il legame con il poeta Francesco Petrarca, che visitò il monastero nel XIV secolo durante uno dei suoi pellegrinaggi spirituali. Colpito dalla bellezza e dalla pace del luogo, Petrarca definì il monastero “la soglia del Paradiso”, un’espressione che riflette non solo l’impatto visivo e spirituale che questo luogo ha avuto su di lui, ma anche il sentimento che suscita ancora oggi nei visitatori. Questa definizione non è casuale, ma nasce dalla sensazione di essere entrati in un luogo dove il divino si manifesta con forza, dove ogni angolo, ogni pietra, sembra parlare di una presenza più alta. Ancora oggi, il monastero è abitato da una comunità di monaci benedettini che continuano a seguire la regola di San Benedetto, dedicandosi alla preghiera, allo studio e all’accoglienza dei pellegrini. Visitare il Monastero di Santa Scolastica significa entrare in contatto con una parte importante della storia del cristianesimo, ma anche con un mondo di pace e riflessione che sembra lontano anni luce dal frastuono della vita moderna. È un’esperienza che invita a rallentare, a immergersi nel silenzio e nella bellezza, a riscoprire il valore del tempo che scorre lentamente, scandito dal ritmo delle preghiere e dal suono delle campane che risuona tra le montagne.