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Joe Colombo: 5 pezzi iconici firmati del celebre designer

Joe Colombo: 5 pezzi iconici firmati del celebre designer
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Joe Colombo, pioniere del design italiano, ha rivoluzionato l’arredamento con il suo approccio futuribile e modulare.


Quando si parla di design italiano, Joe Colombo è un nome che risuona con forza e innovazione. Nato a Milano nel 1930, Colombo è stato un vero visionario, capace di anticipare il futuro dell’abitare con un approccio rivoluzionario. Con uno stile definito “futuribile“, si distingueva per forme audaci, colori vivaci e una concezione modulare degli spazi e degli arredi. Partito da una formazione artistica all’Accademia di Brera, Colombo si avvicinò al design solo alla fine degli anni ’50, trasformando la fabbrica di famiglia in un laboratorio di sperimentazione con materiali innovativi come fibra di vetro, PVC e polietilene.
Nel 1964 aprì il suo studio a Milano, dove creò alcune delle opere più iconiche del design moderno. Il suo obiettivo era quello di creare mobili come fossero vere e proprie “macchine abitative“: ambienti dinamici e flessibili, pensati per adattarsi alle esigenze di un mondo in continua evoluzione. Tra le sue creazioni più celebri si trovano la poltrona Elda, primo esempio di seduta in fibra di vetro, la lampada Spider, vincitrice del Compasso d’Oro, e il carrello Boby, ancora oggi simbolo di funzionalità e design.
Nonostante la sua carriera sia durata appena un decennio, interrotta bruscamente dalla sua prematura scomparsa nel 1971, l’eredità di Joe Colombo continua a vivere. Le sue idee rivoluzionarie hanno lasciato un segno indelebile e molte delle sue creazioni sono tuttora in produzione, confermando la straordinaria attualità del suo lavoro.
In questo articolo, esploreremo cinque dei suoi pezzi più iconici, analizzandone le caratteristiche distintive e le aziende che ancora oggi ne curano la produzione.

Boby: l’iconico carrello di Joe Colombo

Joe Colombo: 5 pezzi iconici firmati del celebre designer

Il carrello contenitore Boby è una delle creazioni più iconiche di Joe Colombo. Progettato nel 1970 come accessorio per il tavolo da disegno, si distingue per la sua straordinaria versatilità, che lo rende perfetto per molteplici ambienti, dall’ufficio alla casa, fino a studi medici, laboratori e negozi. La struttura modulare in ABS termoformato e stampato a iniezione consente un ampliamento verticale, offrendo configurazioni flessibili in termini di altezza e capienza.
Dotato di ruote piroettanti in polipropilene, Boby garantisce un’elevata mobilità, mentre i vani estraibili con scomparti rotanti massimizzano l’efficienza dello spazio contenitivo. Tiranti, viti e perni in acciaio zincato ne assicurano solidità e resistenza nel tempo. Questo pezzo fa parte delle collezioni permanenti del Museum of Modern Art di New York e della Triennale di Milano.
Attualmente prodotto da B-Line, Boby è disponibile in una vasta gamma di colori tra cui Bianco, Nero, Rosso, Grigio Tornado, Alluminio, Honey e Verdigris. Proposto in diverse dimensioni e configurazioni, ha ricevuto il Primo Premio allo SMAU nel 1971.
B-Line nasce dalla visione del suo fondatore, Giorgio Bordin, con l’obiettivo di riportare in vita autentiche icone del design italiano, spesso cadute nell’oblio a causa dell’evoluzione incessante del mercato. Oltre alle riedizioni, B-Line sviluppa complementi d’arredo contemporanei in collaborazione con designer internazionali. Le sue creazioni, caratterizzate da concretezza e versatilità, si integrano armoniosamente con le icone del passato e si adattano a contesti domestici, lavorativi e outdoor, rispondendo alle esigenze di uno stile di vita moderno.

Multichair: l’eccellenza della modularità

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La Multichair, composta da due elementi indipendenti, è un capolavoro di ingegneria ergonomica e modularità e può essere configurata per rispondere a diverse esigenze di comfort e postura. La struttura interna in acciaio imbottita in poliuretano espanso ad alta densità garantisce un supporto calibrato e avvolgente, mentre il rivestimento in tessuto elasticizzato assicura una piacevole sensazione al tatto. Le cinghie regolabili in cuoio con fibbie metalliche consentono la riconfigurazione della poltrona, permettendo di passare da una posizione reclinata a una più eretta con estrema facilità.
La Multichair è parte delle collezioni permanenti del MoMA e del Metropolitan Museum of Art di New York. B-Line ne cura attualmente la produzione, mantenendo inalterata la qualità dei materiali e l’accuratezza manifatturiera.

Design Futurista: la Tube Chair

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La Tube Chair del 2016 è una delle realizzazioni più innovative del design modulare di Joe Colombo. Questa poltrona è composta da una serie di cilindri con diametri variabili, realizzati in schiuma poliuretanica ad alta densità e rivestiti in tessuto elasticizzato. Ogni singolo modulo può essere assemblato liberamente, consentendo all’utente di creare configurazioni personalizzabili che spaziano dalla chaise longue alla poltrona classica. L’assenza di una struttura rigida conferisce alla Tube Chair un aspetto fluido e organico, esaltando la libertà compositiva che definisce questo progetto.
Caratterizzata da una silhouette futuristica unica, questa seduta è presente nelle collezioni permanenti della Triennale di Milano, del MoMA e del Metropolitan Museum of Art di New York. Attualmente, la Tube Chair è prodotta da Cappellini, che ha curato la sua riedizione dal 2016.
Cappellini, oggi conosciuta come Cap Design S.p.A., è un’azienda italiana fondata a Carugo nel 1946 da Enrico Cappellini. Da sempre impegnata nel settore dell’arredamento, l’azienda ha visto molti dei suoi prodotti esposti in rinomate gallerie di arte moderna, tra cui il MoMA di New York, la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, oltre a musei prestigiosi di Parigi, Londra e San Francisco.

Longhi e Joe Colombo: la Poltrona Elda

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Con la poltrona Elda, ideata da Joe Colombo nel 1969, fu possibile unire l’arredamento americano e scandinavo degli anni ’50 con le influenze dei classici anni ’30. Grazie alla combinazione tra futurismo e funzionalismo. La sua base rotante circolare, su cui si appoggiano due calotte in vetroresina a forma di petalo, offrono alla seduta estrema comodità mentre, al suo interno, cuscini tubolari removibili, rivestiti in pelle, garantiscono l’ergonomia. L’alto schienale e le calotte a forma di conchiglia conferiscono una sensazione di protezione, mentre la possibilità di rotazione, resa fluida e pratica dalle ruote nascoste, ne aumenta la funzionalità. La struttura girevole a 360° è realizzata in fiberglass, seguendo il progetto originale e utilizzando una tecnica di lavorazione manuale tramite stampi. L’imbottitura è in poliuretano espanso a quote differenziate, progettata per adattarsi in modo anatomico alla forma del corpo, ed è rivestita in Dacron per un comfort ottimale. La scocca esterna in fiberglass è disponibile nelle colorazioni bianco e nero, e nelle finiture metalliche come bronzo, grigio e blu.
La poltrona Elda è prodotta da Longhi, un’azienda che si distingue per la sua attenzione all’evoluzione del gusto, pur mantenendo salde radici nella tradizione produttiva. Longhi affronta vari temi, dai complementi d’arredo alle pareti scorrevoli in vetro, dalle porte agli eleganti divani. L’approccio progettuale globale e coerente dell’azienda si riflette in ogni fase del processo produttivo, dallo sviluppo dei prototipi all’innovazione tecnologica.

Dal legno al PMMA: la trasformazione della Sedia 4801

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La sedia 4801, progettata da Joe Colombo nel 1968, è un altro esempio straordinario della sua visione innovativa. Questa seduta, icona degli anni ’60, rappresenta una delle realizzazioni più importanti di Colombo, con la sua forma curvata ha riscosso un enorme successo, anche perché fu l’unica sedia prodotta da Kartell interamente in legno, un materiale meno comune nel panorama del design industriale dell’epoca.
La sedia 4801 è caratterizzata da una curvatura ergonomica che segue i principi del comfort, ovvero adattandosi perfettamente alla forma del corpo. Con l’avvento della tecnologia contemporanea, la sedia 4801 è stata reinterpretata in PMMA, polimetilmetacrilato, un materiale plastico che ne mantiene la forma originale e la silhouette fluida. Grazie alla produzione industriale moderna, la sedia ha visto una versione rinnovata, in grado di replicare la forma curva della seduta utilizzando tecnologie avanzate che permettono di riprodurre fedelmente il design senza rinunciare alla resistenza e alla leggerezza. Questa reinterpretazione della sedia è un perfetto esempio di come la tradizione del design possa essere aggiornata con i progressi tecnologici, mantenendo intatto il fascino originale. Fondata nel 1949 da Giulio Castelli, Kartell ha rivoluzionato il design italiano introducendo la plastica nell’arredamento domestico, rendendo gli oggetti pratici, colorati e funzionali. L’azienda si è sempre distinta per la continua ricerca di materiali, forme e finiture innovative. Nel 1988, sotto la guida di Claudio Luti, genero di Castelli, e con l’apporto di designer di fama internazionale, Kartell ha ulteriormente innovato, elevando l’uso della plastica e trasformandola in un simbolo del design moderno.