Spesso la vita dei borghi è caratterizzata da aneddoti e racconti molto particolari. Tra questi c’è una storia, non molto lusinghiera per gli abitanti del posto, che vogliamo farvi scoprire oggi. La brutta fama del “paese innominabile” arriva dalla Basilicata e si tramanda dalla fine degli anni ’40. Ci sono tesi contrastanti sul perché questo borgo venga accostato alla cattiva sorte; alcune credenze popolari ci parlano di pratiche di stregoneria che si svolgevano in questi posti, mentre i meglio informati parlano di un evento preciso dopo il quale questo borgo non è più riuscito a togliersi di dosso la reputazione di posto sfortunato. Eppure si tratta di una location meravigliosa…
Colobraro, il borgo “sfortunato” che ha fatto della sua brutta fama un vanto
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Come potete vedere anche dalle immagini che arrivano direttamente dai profili social ufficiali di Colobraro, la popolazione e le istituzioni, in questo paese, hanno saputo invertire la tendenza che storicamente lo inserisce, per superstizione, in una località in cui non programmare vacanze. L’ironia e la voglia di valorizzare il territorio lucano sono diventate risorsa per cittadini e gli enti del turismo locali. Colobraro è di fatto un tesoro sospeso tra le colline della Basilicata, che affascina e crea suggestioni uniche con la sua autenticità e il suo mistero. Questo borgo, situato nella provincia di Matera, è un tuffo nel passato, come spesso accade salendo a bordo di quella macchina del tempo che sono i borghi italiani. Il borgo sembra emergere dalla terra stessa, con tutto il suo insieme di architetture tradizionali che si fondono con la natura incontaminata. Camminando per le strade di Colobraro, ci si trova immersi in un’atmosfera unica. Lontano dai circuiti turistici più battuti, Colobraro offre un’esperienza autentica e fuori dagli schemi. Per chi è in cerca di una fuga dal caos e dalla frenesia della vita moderna, questo può diventare davvero il prossimo viaggio da programmare.
La “maledizione” di Colobraro
Ma come mai questa fama di posto che al solo essere nominato porterebbe sfortuna? Esiste una vera e propria leggenda che racconta di una “maledizione di Colobraro” . Sembra che intorno agli anni ’40 un certo Don Virgilio avesse parlato di una sorta di “macchina della verità” anomala: un enorme lampadario che sarebbe crollato su chi avrebbe mentito in quella sede. Il destino volle che questo, secondo quanto narra la leggenda, cadde un giorno un gruppo di persone che vollero mettere in dubbio la tesi di Don Virgilio, il lampadario crollò veramente uccidendoli tutti. Questa storia sembra essere prepotentemente all’origine della fama di Colobraro, di essere un luogo sventurato!
Cosa fare e vedere a Colobraro
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Sabbene le leggende sul luogo lo vogliano indicare come posto da evitare per gli scaramantici, a Colobraro ci si può perdere tra gli scenari di una bellezza tipica dei borghi di questa parte di Italia. Il fulcro del borgo è la Chiesa di San Rocco, imponente e austera. I suoi interni custodiscono opere d’arte sacra che narrano la devozione e la storia della comunità locale. La piazza antistante la chiesa, durante le festività religiose, si anima di colori, suoni e tradizioni, offrendo un’immersione autentica nella vita del borgo. Colobraro è avvolto da un velo di mistero, legato alle leggende delle streghe che permeano la sua storia. Questo aspetto enigmatico aggiunge un fascino unico, un’atmosfera che si respira tra le mura antiche e che si può avvertire passeggiando silenziosi nelle sue strade. Gli scorci panoramici che si aprono dalle colline circostanti sono semplicemente mozzafiato. Colobraro offre una vista che si perde all’orizzonte, un dipinto che cambia con le luci del giorno, regalando momenti di pura contemplazione. La cucina locale è un altro valore aggiunto di questo posto. I ristoranti e le trattorie di Colobraro invitano a gustare le specialità della Basilicata, con piatti autentici che portano con sé i sapori della tradizione e dell’ospitalità locale. Non mancano le tradizioni artigianali, con botteghe che custodiscono segreti e creazioni uniche. L’arte e l’artigianato locale sono una testimonianza della creatività della comunità, offrendo prodotti che raccontano la storia e l’identità del luogo. Colobraro si rivela così un luogo in continua evoluzione, in cui la leggende che si tramandano da secoli, trovano una comunità attiva, aggiornata, capace di adattarsi ai tempi moderni e di accogliere i turisti portando questo equilibrio tra passato e presente. La cucina locale è un capitolo a sé. I ristoranti e le trattorie di Colobraro invitano a gustare le specialità della Basilicata, con piatti autentici che portano con sé i sapori della tradizione e dell’ospitalità locale e che sono, ovviamente, da provare. Un momento imperdibile a Colobraro e quello dell’arrivo della notte. Con la scarsa illuminazione notturna, il cielo si apre offrendo l’opportunità di osservare le stelle in un ambiente di pace e tranquillità che difficilmente troverete cosi caratteristico e particolare in altri borghi. Quindi, bando alla scaramanzia, e preparate il vostro bagaglio a mano!