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I Designer della London Fashion Week da tenere d’occhio!

I Designer della London Fashion Week da tenere d’occhio!
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Si è conclusa ieri, 20 Febbraio, la London Fashion Week 2024 che ha celebrato il suo 40° anniversario di attività. Il vasto programma, anche quest’anno, ha dato modo ad una vasta gamma di designer emergenti e non di imporsi nella vibrante e prosperosa scena della moda londinese. L’obiettivo era quello di celebrare la diversità e…


Si è conclusa ieri, 20 Febbraio, la London Fashion Week 2024 che ha celebrato il suo 40° anniversario di attività. Il vasto programma, anche quest’anno, ha dato modo ad una vasta gamma di designer emergenti e non di imporsi nella vibrante e prosperosa scena della moda londinese. L’obiettivo era quello di celebrare la diversità e l’inclusione nel fashion system e la LFW sembra esserci riuscita alla grande! La lista dei designer che hanno portato il proprio estro creativo e artistico in passerella è lunghissima e, tra i brand più noti, spiccano i nomi di marchi newgen nati negli ultimi 10/15 anni: ecco i nomi da tenere d’occhio…prendi nota!

Tolu Coker: tra artigianato e tecnologia innovativa

Unendo l’artigianato con la tecnologia innovativa, i design prevalentemente unisex di Tolu Coker si ispirano all’idea di identità e ai climi sociali concentrandosi sulla decostruzione e sulla sostenibilità. Proprio per questo motivo, il lavoro del giovane designer anglo-nigeriano, viene riconosciuto e apprezzato a livello internazionale. Le collezioni di Coker sono illustrative, dinamiche e stimolanti, in grado di sfumare i confini tra arte e moda contemporanea.

Chet Lo e i suoi capi futuristici

 

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Il designer 26enne Chet Lo con i suoi capi futuristici porta in vita le atmosfere dei videogiochi e degli anime Anni 90. Texture tridimensionali che modificano l’anatomia umana, colori acidi e giochi di contrasti, con l’iconica maglieria a punta che nel giro di neanche due anni ha conquistato il jet-set, prime tra tutte Kylie Jenner, Doja Cat e SZA, che hannos sfoggiato le creazioni del designer anche nel video di Kiss Me More.

Il lavoro di KNWLS unisce elementi romantici ad altri molto più audaci

 

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KNWLS, brand fondato nel 2017 da Charlotte Knowles e Alexandre Arsenault sta avendo sempre più seguito, non a caso ha firmato una collaborazione con nientepopodimeno che con Jean Paul Gaultier. In pochi anni dalla sua nascita KNWLS è già considerato da alcuni un brand cult per la sua capacità di unire elementi romantici, come balze, drappeggi, fiocchi e tagli fluttuanti, con dettagli decisamente più audaci e carichi di sensualità, come corsetti steccati, silhouette super aderenti, pelle e minigonne. Strap e dettagli utilitari si contrappongono a trasparenze, pelle nuda, texture oniriche e accenti psichedelici, dando vita a un’estetica vanitosa, sexy ed eccentrica. Una visione potente ma dirompente della femminilità, che si fa pericolosa e sensuale.

Di Petsa mostra il soggetto femminile nello spazio

 

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Di Petsa mette in scena il soggetto femminile nello spazio, inteso come spazio intimo, personale, sociale e pubblico. Di Petsa si ribella a qualsiasi tipo di censura: se si piange in pubblico lo si deve nascondere, se si suda in pubblico lo si deve nascondere e ci si deve nascondere anche se si ama in pubblico o si allatta. Di Petsa non ci sta a tutto questo! L’obiettivo è creare una vera e propria performance in cui l’indumento diventa un copione e la modella/Donna che lo indossa l’interprete che si fa portavoce di messaggi forti. Tra questi quello più importante è sicuramente quello di celebrare la sensualità della donna e le mille sfaccettature dell’amore senza pudori e senza veli!

Yuhan Wang e la sua iper-femminilità

 

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Yuhan Wang è l’omonimo marchio di abbigliamento femminile con sede a Londra fondato dalla designer cinese Yuhan Wang nel 2018. Apprezzato per il suo approccio sensibile alla rappresentazione della forza femminile sotto la lente di una nostalgia romantica e d’altri tempi. La donna di Wang è decisa, autoritaria ma anche consapevolmente frivola (quando vuole e non quando le viene chiesto!), tutto questo si traduce in vere e proprie unformi dal taglio sartoriali che si mescolano e convivono con fiorellini, trasparenze, drappeggi e collant.

Conner Ives porta in passerella abiti vintage e rigenerati

 

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Il processo creativo di questo talentuoso e giovane designer è alimentato dai ricordi della sua infanzia, ispirati dalle ragazze e dalle donne con le quali è cresciuto. L’opera assume lo scopo di raccontare le loro storie. L’identità americana è così palpabile, così consumabile che spesso è facile realizzarla. Ma la ricerca è sempre quella di una nuova America; un’espansione di ciò che viene a rappresentare. L’etichetta, fin dalla sua nascita, ha cercato di affrontare il modo in cui possiamo realizzare abiti più intelligenti e responsabili. La nostalgia è rappresentata in senso quasi letterale attraverso l’utilizzo come matira prima di capi vintage. La maggior parte dei pezzi della collezione sono realizzati con capi Dead-stock o vintage. C’è un sentimento di responsabilità nell’elevare l’identità degli oggetti rigenerati; scrollando di dosso la connotazione del mestiere come qualcosa di non desiderabile. Questi vestiti sono desiderabili, sono responsabili e sono per tutti.

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