Tutte sognano una Birkin, molte di noi però non possono permettersela, altre invece, sembrano non aver dimostrato la dovuta fedeltà al marchio per accedere all’esclusiva lista. Sì avete capito bene, non basta attendere, per vedere il proprio nome scritto in coda, bisogna pagare un “prezzo” così “salato” da essere ai limiti della legalità. La Maison francese infatti è stata di recente citata in giudizio negli Stati Uniti proprio a causa delle pratiche di vendita della sua celebre It-bag, l’ambitissima Birkin. Ma andiamo a scoprire di più…
Hermès sul banco degli imputati per pratiche commerciali sleali
Due clienti della lussuosa casa di moda francese, Tina Cavalleri e Mark Glinoga, hanno deciso di citare Hermès in giudizio per “pratiche commerciali sleali”. Al centro della vicenda legale sembra esserci il “market power” dell’azienda, in pratica l’accusa rivolta alla Maison è di sfruttare l’esclusività e la desiderabilità della sua iconica Borsa non solo per farne salire il valore ma anche per obbligare i clienti a investire in altri prodotti firmati del brand. Sembra infatti, che la possibilità di entrare in “lista” e acquistare una Birkin, fosse vincolata proprio all’essere “fedeli clienti”.
Parola d’ordine “Esclusività”: ecco il gioco di Hermès…
Hermès gioca tutto sull’esclusività, domanda e offerta sono moto sbilanciate, specie se pensiamo alla quantità di potenziali acquirenti interessati alle sue iconiche borse – Birkin ma anche Kelly – costretti ad attese interminabili o addirittura vane. Pare che la richiesta sia infatti di ben cinque volte superiore rispetto alla reale disponibilità.
Oppure qualcuno alla fine ce l’ha fatta e ha chiarito “come” su Tik Tok. Secondo i fortunati, il segreto sta nel creare un rapporto con il sales associate della boutique dove si desidera comprare, dimostrando di essere veri clienti e dunque acquistando altri prodotti del brand. Solo a quel punto sarà possibile sperare di guadagnare un posto nella lista di attesa o addirittura una proposta di acquisto personalizzata, pensata proprio in base allo “storico”.
Acquistare una Birkin è un “diritto” di tutti?
Ogni Borsa Hermès è realizzata artigianalmente con una cura d’eccellenza, è questo il motivo secondo il marchio della scarsa offerta. Ma parliamoci chiaro, quando qualcosa è scarso ma assolutamente desiderato, vale di più. L’equazione su cui gioca la Maison è semplice. Non si tratta solo di far salire il prezzo delle ambite Borse però, ma anche di spingere l’acquisto di altre categorie di prodotto.
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Sono le leggi del mercato o no? C’è davvero qualcosa di truffaldino e scorretto nell’azione del lussuoso marchio? A stabilirlo ovviamente saranno i giudici e forse presto, tutti i “poveri” clienti lasciati in sospeso, potranno vedere riconosciuto il loro diritto ad acquistarne una. Certo, una volta alla portata di tutti, quest’icona, potrebbe, aimè, non essere più così iconica. Non pensate?