Hanno spopolato su TikTok alcuni video che mostrano come lasciare i capelli puliti a lungo, riducendo progressivamente i lavaggi. Addirittura, creator come @Cherries_87 e @_theredhead qualche tempo fa hanno dichiarato di arrivare a un lavaggio o due al mese. Verità o bufala? Cerchiamo di capire qualcosa di più!
@cherries_87 3rd hair wash of 2023!! 😱♥️ #mumsoftiktok #THINKTINK #hairtraining ♬ original sound – Tink
Cos’è l’hair training
L’Hair training è un metodo che sostiene di poter allenare la cute a produrre meno sebo, sporcando via via sempre meno i capelli. La teoria è che il cuoio capelluto si adatterà a meno lavaggi e produrrà meno olio, il che significa che i capelli non diventeranno grassi rapidamente. Tuttavia, si parte dalla premessa che siano gli shampoo troppo aggressivi, oltre alla frequenza eccessiva dei lavaggi, a far sporcare prima la chioma. Se è vero che un lavaggio troppo frequente o prodotti disidratanti con solfati e alcool impoveriscono il cuoio capelluto, e l’eccessiva secchezza stimola la maggiore produzione di oli a compensazione, non è certamente vero che siano le sostanze presenti nei detergenti per capelli a causare da soli una maggiore sporcizia.
@_theredhead Reply to @kerrymcgirr1 im working on a guidebook for hair training RIGHT NOW for u guys 🖤 #hairtok #hairtraining #CloseYourRings ♬ original sound – Haylee J
Come funziona il sebo nel cuoio capelluto
Il sebo è una sostanza oleosa che ricopre la pelle e serve, come per il resto della pelle di tutto il corpo, a mantenerla protetta dalle aggressioni esterne. Lasciare che si accumuli, riducendo i lavaggi e compensando con shampoo secco (poco amato in realtà) e prodotti di styling, non è di per sé una buona cosa. Ostruendo i follicoli, insieme a sporcizia e inquinamento, la cute del cuoio capelluto inizierà ad irritarsi, causando pruriti e infiammazioni, e le radici dei capelli si indeboliranno. I capelli saranno più fini e fragili e nei casi più gravi tenderanno a cadere. Prima verità, svelata sempre su TikTok nelle tante risposte all’hair training dalla tricologa Abbey Yung, è che la quantità di sebo prodotta varia da persona a persona a seconda di genere, età e soprattutto ormoni (oltre ad essere influenzata da altri fattori come l’ambiente in cui viviamo, se più o meno inquinato, abitudini poco salutari come il fumo, dieta scorretta).
@abbeyyung The truth about #hairtraining #hairtrainingtips #greasyhair #oilyhairhacks ♬ original sound – Abbey Yung
Si può davvero allenare il cuoio capelluto a sporcarsi di meno?
Parrebbe quindi che questo “allenamento” del cuoio capelluto, in realtà da raggiungere in un tempo piuttosto lungo e mantenere costante, allungando progressivamente i giorni senza lavaggi di settimana in settimana, anche senza arrivare a 30 giorni ma ad obiettivi più realistici come 4 o 5, non si fondi su evidenze scientifiche e anzi possa avere anche spiacevoli effetti. Certo è che, specialmente chi ha i capelli fini e grassi e vorrebbe ridurre la frequenza dei lavaggi, a volte quotidiana o necessaria dopo due-tre giorni, sicuramente subisce il fascino di una tecnica che promette di liberarsi da quella che invece che essere una cura piacevole di sé diventa quasi una schiavitù. Ognuno di noi però dovrebbe arrivare a individuare la propria haircare routine più efficace, inclusi i prodotti da scegliere e gli hack da seguire, dal lavaggio allo styling, partendo da considerazioni valide, senza affidarsi a trend virali solo perché sembrano funzionare sugli altri.
@breakfastatbetsys Hair training 💗 My hair can go so long between hair washes now and my curls actually last/look better when my hair is slightly dirty! #hairgrowth #hairwashdayroutine #hairtransformation #hair ♬ The Months of the Year – The Kiboomers
Cosa c’è di vero nell’hair training?
Un elemento di verità sull’hair training c’è, ed è quello che in definitiva è possibile in parte “allenare” il cuoio capelluto a produrre meno olio eliminando ingredienti aggressivi e disidratanti, come solfati e alcool, e evitare l lavaggi quotidiani, proprio perché, come per il resto della pelle, è vero che per compensare la secchezza si stimola la sovrapproduzione di sebo.
@breakfastatbetsys Hair training 💗 My hair can go so long between hair washes now and my curls actually last/look better when my hair is slightly dirty! #hairgrowth #hairwashdayroutine #hairtransformation #hair ♬ The Months of the Year – The Kiboomers
Ma da qui a dire che è possibile estendere questa considerazione allungandola all’estremo, è un po’ come tirare l’elastico sperando che non si rompa e non torni indietro facendoci male. E c’è anche chi ci svela che alla base di questa teoria ci sia una semplice questione di punti di vista: un po’ più sporco che si accumula su una base già sporca, si noterà sempre di meno, come una macchia nuova in un abito già macchiato. Un’esagerazione, quindi, e una scelta non proprio da seguire ciecamente. Anche perché nel tempo si accumulano anche sporcizia, batteri e cellule morte, non proprio il top per la salute della cute e dei capelli.
@rachelvalentinehair Replying to @Sandra Jarman let me explain why hair training doesn’t work! #hairtraining #howoftenshouldyoushampoo #hairwashingtips ♬ original sound – Rachel Valentine
In conclusione… è un trend da prendere con le pinze!
L’hair training parrebbe un mito senza fondamento. Tuttavia, rallentare la frequenza dei lavaggi di uno-due giorni, è un tentativo che chi proprio non sopporta la cute grassa può sicuramente provare, ma come conseguenza di una routine di cura, non come obiettivo tout court. Ad esempio, scegliendo prodotti adeguati e senza solfati, eliminando le consistenze troppo oleose di creme e balsami, riducendo al massimo l’uso di altre sostanze disidratanti, e scegliendo spazzole adatte per distribuire, durante il lavaggio, naturalmente il sebo dalle radici alle punte, evitando gli accumuli alla radice. O anche scegliendo qualche tecnica di colorazione ad hoc, come schiariture, babylight e balayage, che oltre a dare vivacità al colore della chioma, tendono a rendere meno evidente l’untuosità dei capelli. Come sempre, nel beauty come nei social… ci vuole equilibrio!