Home » Viaggi » Cosa c’entrano Ariccia e il Bernini? Vi sveliamo un segreto sul celebre Borgo dei Castelli Romani

Cosa c’entrano Ariccia e il Bernini? Vi sveliamo un segreto sul celebre Borgo dei Castelli Romani

Cosa c’entrano Ariccia e il Bernini? Vi sveliamo un segreto sul celebre Borgo dei Castelli Romani
Lettura: 3 minuti

Viaggio verso i Castelli Romani alla scoperta di uno dei suoi borghi più belli, Ariccia, una meraviglia forgiata dal tempo e dalle opere del Bernini.


Immerso nello straordinario territorio dei Castelli Romani, a pochi chilometri dalla città di Roma, sorge un borgo assolutamente eccezionale e tra i più famosi della zona, Ariccia, un capolavoro dalla lunga e rinomata storia.

Un luogo famoso per diverse ragioni ma che vede la sua fama in due ambiti in particolare, quello gastronomico, grazie alla conosciuta e apprezzatissima porchetta di Ariccia e quello artistico/culturale, che lega il borgo di Ariccia a una figura di spicco del nostro Paese, Gian Lorenzo Bernini.

Ariccia e Bernini, un legame nel nome della bellezza

Un borgo che, se nel Medioevo ebbe una sorta di declino, durante la seconda metà del XV secolo vide una nuova rinascita, sotto il dominio della famiglia Savelli. Una rinascita che ebbe il suo picco massimo durante il secolo successivo, quando Ariccia divenne feudo della famiglia Chigi, una delle più importanti casate italiane e della quale faceva parte il papa Alessandro VII, la quale commissionò tutta una serie di opere al Bernini, cambiando aspetto al borgo stesso e trasformandolo nella bellezza unica che è oggi.

Una bellezza che è stata definita come una città ideale del Barocco e che si caratterizza per tutta una serie di interventi attuati dal Bernini, sia a livello architettonico, visibile in capolavori come Palazzo Chigi, la Chiesa Collegiata dell’Assunta e il Santuario di Galloro, che urbanistico.

Cosa vedere ad Ariccia

Un borgo davvero magico, in cui godere della bellezza di alcune architetture di grandissimo valore e pregio, come la Collegiata di Santa Maria Assunta, sita nella bellissima Piazza della Repubblica, un tempo Piazza di Corte, e interamente progettata da Gian Lorenzo Bernini.

O ancora Palazzo Chigi, la cui costruzione originaria è ad opera dei Savelli, nel ‘500, ma successivamente fu sempre il Bernini insieme a Carlo Fontana a trasformare questo edificio in un capolavoro barocco, sempre sotto richiesta della casata dei Chigi appunto. Un edificio eccezionale che oggi è sede di un museo e custode di arredi e decorazioni di grandissimi pregio, oltre che di dipinti provenienti da Palazzo Chigi a Roma.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da ROME GUIDES (@romeguides)

E non si può parlare di Palazzo Chigi e di Ariccia senza parlare anche dell’annesso parco Chigi, una bellezza naturale in cui si susseguono fontane, reperti archeologici e testimonianze del XVII secolo. Un parco di circa 28 ettari, che appartiene al Parco Regionale dei Castelli Romani e che merita davvero di essere visitato durante il vostro viaggio ad Ariccia.

Un viaggio che inizia attraversando il Ponte monumentale di Ariccia e che vi conduce verso queste bellezze uniche ma anche verso le atmosfere di questo borgo abbarbicato su uno sperone roccioso e dal quale è possibile godere di una vista assolutamente mozzafiato.

La bellezza del centro storico

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Alessio (@alessioo_montana)

Un borgo che è un susseguirsi di stradine e viuzze dagli scorci che rapiscono lo sguardo, di palazzi storici e di edifici di pregio e dalla lunga storia, di botteghe e locali che richiamano alla lunga tradizione del posto e che ne tramandano le peculiarità uniche attraverso i secoli, rendendolo immortali e permettendovi di scoprirle una ad una durante il vostro straordinario viaggio verso Ariccia e le sue incantevoli bellezze.

Opere dal fascino immutabile e che hanno unito questo luogo e la figura del Bernini da un filo lungo e indissolubile. Un filo che vi saprà avvolgere in un susseguirsi di emozioni e di immagini impossibili da dimenticare.