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Capri: l’itinerario perfetto per una giornata autunnale in uno dei posti più amati d’Italia

Capri: l’itinerario perfetto per una giornata autunnale in uno dei posti più amati d’Italia
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Se l’autunno è la stagione in cui solitamente si va alla ricerca di foliage e caminetti, nulla vieta ai nostalgici della bella stagione di andare alla ricerca di un luogo magico che in questa stagione può essere scoperto come non mai. Provate il nostro itinerario autunnale per Capri e di sicuro resterete senza parole, scoprendola…


L’Isola di Capri, è una delle mete più ambite in assoluto nella stagione estiva e primaverile. Ma se state programmando una fuga autunnale non sapete quante risorse può avere questo posto per voi. Fin dall’epoca dell’Impero Romano, gli imperatori, in particolare Tiberio, la scelsero come luogo di grande valore per trascorrere le vacanze, lasciando ancora oggi tracce di quel passato. Una delle caratteristiche principali di Capri è il suo paesaggio unico: scogliere a picco sul mare, grotte naturali, e un mare cristallino che assume sfumature che vanno dall’azzurro intenso al turchese. Il fascino dell’isola è completato dal suo simbolo, i Faraglioni, tre imponenti formazioni rocciose che emergono dal mare, divenuti simbolo di Capri nel mondo. Ma se voleste organizzare una giornata intera, nel mese di Ottobre, da trascorrere a Capri, sapreste come organizzarla? Se ancora non ci avete pensato ecco un itinerario imperdibile per viverla in ogni sfumatura, anche attraverso quelle che in estate con il caos del turismo a pieno regime, non potreste mai vivere…

Arrivando la porto: Capri è già cominciata!

Capri

Il punto di partenza ideale per una giornata organizzata a Capri è il Porto Marina Grande, primo punto di approdo per chiunque arrivi su questa perla del Mediterraneo. Situato sulla costa settentrionale, Marina Grande è molto più di un semplice porto: è una porta d’ingresso verso la bellezza straordinaria e l’eleganza senza tempo di Capri. Sin dai tempi antichi, questo porto ha svolto un ruolo centrale nella storia e nel commercio dell’isola, fungendo da snodo strategico per le navi che arrivavano dalla terraferma. Oggi, Marina Grande accoglie quotidianamente yacht di lusso, traghetti e aliscafi che portano migliaia di visitatori attratti dalle meraviglie di Capri. Appena si sbarca, il porto si presenta come un piccolo villaggio colorato, con case e negozi che si affacciano su acque cristalline, creando un’atmosfera pittoresca e accogliente. Il contrasto tra il blu intenso del mare e i toni pastello degli edifici rende ogni angolo di Marina Grande una cartolina vivente, che colpisce immediatamente chi arriva. Questo è il luogo dove la maggior parte dei visitatori inizia il proprio viaggio alla scoperta dell’isola, e anche il punto da cui partono le famose escursioni alla Grotta Azzurra, una delle principali attrazioni naturali di Capri. Da qui, si può anche prendere la storica funicolare per andare verso la prossima tappa del nostro itinerario…

Il punto più alto di Capri…

Capri

Con la funicolare da Capri dovreste puntare dritto a Monte Solaro, il punto più alto dell’isola di Capri, un luogo che incarna la maestosità e la bellezza selvaggia di questa destinazione iconica. Con i suoi 589 metri di altitudine, offre una vista mozzafiato che spazia dal Golfo di Napoli fino alla Costiera Amalfitana, abbracciando anche le isole di Ischia e Procida, e nelle giornate più limpide, si può persino scorgere il profilo del Vesuvio. Raggiungere la vetta di Monte Solaro è già di per sé un’esperienza che rende omaggio alla natura e all’avventura. Ci sono due modi per arrivarci: per i più sportivi, c’è un sentiero panoramico che parte dal centro di Anacapri, un percorso immerso nella vegetazione mediterranea che regala scorci incantevoli ad ogni curva; per chi invece preferisce un viaggio più rilassante, c’è, appunto, la seggiovia, che in circa 12 minuti porta direttamente alla cima. La salita con la seggiovia è davvero magica: ci si ritrova sospesi in aria, con lo sguardo che si perde tra il blu del cielo e del mare, mentre sotto scorrono i tipici terrazzamenti coltivati, le case bianche di Anacapri e la macchia mediterranea. Arrivati in cima, il panorama è spettacolare. Ogni angolo offre una vista diversa e affascinante: a sud si vedono nitidamente i celebri Faraglioni, i tre iconici scogli che emergono dal mare e sono diventati simbolo dell’isola; mentre a nord si apre il vasto golfo di Napoli, con le sue acque scintillanti e l’imponente sagoma del Vesuvio sullo sfondo. Questo punto panoramico non è solo una festa per gli occhi, ma anche un luogo ideale per chi cerca tranquillità e un contatto profondo con la natura. Oltre alla vista impareggiabile, Monte Solaro è un angolo di Capri dove trovare le piante aromatiche tipiche della macchia mediterranea, come il rosmarino e il timo. Monte Solaro è un luogo perfetto anche per gli appassionati di fotografia, che possono catturare immagini da cartolina, con il contrasto tra i colori vivaci del mare, del cielo e della vegetazione che crea scenari quasi surreali. La cima del Monte Solaro è anche un luogo ricco di storia e leggende. Non lontano dal punto di arrivo della seggiovia si trova l’Eremo di Santa Maria a Cetrella, una piccola chiesa nascosta tra le rocce, frequentata da pellegrini e artisti in cerca di ispirazione. Questo eremo risale al XIV secolo e si dice che sia stato un luogo di meditazione e rifugio per i monaci, attratti dalla pace e dalla bellezza spirituale del luogo. Dall’alto di questa montagna, l’isola si rivela in tutta la sua gloria, offrendo un’esperienza che arricchisce non solo lo sguardo, ma anche l’anima, con una sensazione di pace e meraviglia che solo pochi luoghi al mondo possono regalare. A questo punto siamo pronti per tornare verso Capri centro e andare a bassa quota…

Una villa nella meraviglia…

Capri

Riscendendo verso Capri, non potete perdere la visita alla Villa di Axel Munthe a Capri, conosciuta come Villa San Michele, che è uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi dell’isola, dove storia, arte e natura si fondono in un insieme unico e indimenticabile. Situata ad Anacapri, in una posizione panoramica mozzafiato che domina il Golfo. Questa villa fu costruita dal celebre medico e scrittore svedese Axel Munthe alla fine del XIX secolo. Munthe, innamorato dell’isola e della sua bellezza senza tempo, decise di creare un rifugio in cui poter vivere in armonia con la natura, lontano dal caos della vita moderna. Villa San Michele è molto più di una semplice dimora: è un luogo di contemplazione, un museo a cielo aperto e un giardino incantato, che riflette la personalità eclettica e visionaria del suo creatore. La villa sorge sulle rovine di un’antica cappella medievale dedicata a San Michele, da cui prende il nome, e parte dell’ispirazione di Munthe venne proprio dal desiderio di preservare e restaurare il passato, combinandolo con il suo amore per l’arte e l’architettura classica. Ogni angolo della villa racconta la storia del suo ideatore e della sua passione per Capri: la casa è decorata con reperti archeologici raccolti durante i suoi viaggi, statue romane, sarcofagi, antiche colonne, sfingi egizie e marmi preziosi, che contribuiscono a creare un’atmosfera di mistero e meraviglia. Non serve dare troppe spiegazioni per dire come uno degli elementi più iconici della villa è il giardino, una vera e propria oasi botanica che circonda l’edificio, dove piante mediterranee, fiori esotici e pergolati ombrosi si alternano a sentieri sinuosi che conducono a terrazze panoramiche con viste spettacolari. La vista più famosa è quella dalla sfinge di granito, una statua misteriosa che si affaccia sul mare e guarda verso l’orizzonte, come un silenzioso guardiano di Capri. Questo scorcio è uno dei più fotografati dell’isola, e non è difficile capire perché: il contrasto tra la quiete del giardino e l’immensità del mare che si estende davanti crea una sensazione di pace e contemplazione profonda. Axel Munthe, che era anche un grande amante degli animali, ha lasciato un’impronta indelebile nella villa e nei suoi giardini, con spazi dedicati agli uccelli e alla fauna locale. Il medico svedese, famoso per la sua dedizione ai malati e per la sua carriera umanitaria, ha voluto che Villa San Michele fosse un luogo di accoglienza e riflessione, aperto al mondo e immerso nella bellezza. Nel suo celebre libro, “La Storia di San Michele“, Munthe racconta non solo della costruzione della villa, ma anche delle sue esperienze personali e del suo legame profondo con Capri, trasformando Villa San Michele in un simbolo di un amore eterno per l’isola. Oggi, la villa è aperta al pubblico come museo e fondazione culturale, attirando visitatori da tutto il mondo che desiderano esplorare questo angolo di paradiso. Gli interni della casa sono rimasti quasi invariati rispetto ai tempi di Munthe, permettendo ai visitatori di immergersi nell’atmosfera autentica di fine Ottocento, con le stanze piene di luce naturale e opere d’arte. La fondazione Axel Munthe organizza anche concerti, eventi culturali e mostre, mantenendo vivo lo spirito cosmopolita e intellettuale che ha sempre contraddistinto la villa.

La Scala Fenicia di Capri

Capri

Prima di dedicarci ai classici del posto, ci fermiamo ad ammirare La Scala Fenicia di Capri, uno dei sentieri più antichi e suggestivi dell’isola, un’opera di ingegneria straordinaria che collega il porto di Marina Grande con Anacapri, il comune situato sulla parte più alta dell’isola. Questo antico percorso, composto da circa 921 gradini scolpiti nella roccia, si snoda in salita lungo la ripida scogliera, offrendo una vista unica sul mare. Nonostante il nome “Scala Fenicia”, gli storici ritengono che questa spettacolare scalinata sia stata costruita dai Greci durante la loro dominazione dell’isola, sebbene i Fenici, antichi navigatori e commercianti, abbiano comunque avuto legami con Capri. Prima della costruzione della moderna strada carrozzabile, questa scala rappresentava l’unica via di accesso tra Marina Grande e Anacapri, e per secoli è stata percorsa quotidianamente da abitanti e commercianti, che trasportavano merci e viveri lungo il ripido sentiero. Il percorso è immerso in una natura selvaggia e rigogliosa, con piante mediterranee e pareti di roccia calcarea che accompagnano chi decide di affrontare la sfida di salire fino in cima. Ogni passo regala scorci unici e spettacolari sul mare blu cobalto, e non è difficile immaginare come, nei secoli passati, questo cammino fosse anche un’esperienza di connessione profonda con la natura e con l’isola stessa. La fatica della salita viene ripagata dall’incredibile panorama che si può godere lungo il percorso, soprattutto nelle giornate limpide, quando il mare sembra fondersi con il cielo all’orizzonte. La Scala Fenicia non è solo un collegamento con Anacapri e il resto dell’isola, ma un vero e proprio legame profondo tra gli abitanti e il resto dell’isola. Questo sentiero in antichità  era vitale per la comunità locale che quotidianamente la attraversavano, abituati a percorrere questa ripida salita per lavoro o per raggiungere il porto. Anche se oggi esistono metodi più comodi e rapidi per spostarsi tra Capri e Anacapri, come la funicolare e la strada panoramica, la Scala Fenicia continua ad attrarre escursionisti e visitatori alla ricerca di una connessione autentica con la storia e la natura dell’isola. Affrontare i gradini della Scala Fenicia è come fare un viaggio indietro nel tempo, un’immersione nelle antiche tradizioni di Capri e nel suo paesaggio incontaminato.  La scalinata termina presso la chiesa di San Michele, una delle più belle di Anacapri, famosa per il suo pavimento maiolicato raffigurante la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre, a simboleggiare la meta finale di un viaggio spirituale e fisico. Oggi la Scala Fenicia è una meta imperdibile per gli amanti del trekking.

Capri, ultima tappa: il quartiere Medievale

Capri

Anche se oggi Capri è conosciuta soprattutto per la sua bellezza naturale, le sue boutique di lusso e la mondanità che la circonda, il cuore del borgo antico custodisce gelosamente le tracce del passato, regalando a chi lo visita un’esperienza che va oltre il turismo moderno. Situato nella parte alta dell’isola, a poca distanza dalla celebre Piazzetta, il quartiere medievale si presenta come un intreccio di vicoli, case in stile mediterraneo e architetture religiose che narrano la storia di un’isola abitata fin dall’antichità, ma che nel Medioevo divenne un centro strategico e religioso. Una delle gemme del quartiere è senza dubbio la Chiesa di Santo Stefano, la cattedrale dell’isola, che si erge imponente al centro del borgo. Costruita tra il X e il XI secolo sui resti di una villa romana, la chiesa rappresenta un perfetto esempio di architettura medievale caprese, con influenze barocche aggiunte nei secoli successivi. Il suo interno è ricco di dettagli artistici e religiosi, tra cui spiccano le decorazioni in maiolica e i marmi pregiati, simbolo del connubio tra la spiritualità e l’eleganza che caratterizza Capri. Accanto alla chiesa si trova la Torre dell’Orologio, un’altra icona del quartiere, che svetta sulla Piazzetta, segnando il tempo che sembra scorrere più lentamente in questo angolo di mondo. Il quartiere medievale di Capri, con la sua atmosfera unica, rappresenta una tappa imprescindibile per chi desidera scoprire l’isola al di là dei suoi paesaggi naturali e delle sue spiagge famose. È un luogo che invita alla lentezza, alla riflessione, alla scoperta di dettagli nascosti che solo chi sa perdersi tra i suoi vicoli può cogliere. Ed ora che avete tutte le tappe di questo itinerario autunnale non vi resta che andare alla scoperta e farci sapere se avete davvero avuto modo di scoprire una Capri tutta nuova, lontana dai circuiti turistici più scontati!