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Un borgo tra Ascoli Piceno e Teramo dove trascorrere un fine settimana indimenticabile

Un borgo tra Ascoli Piceno e Teramo dove trascorrere un fine settimana indimenticabile
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Questo borgo tra Ascoli Piceno e Teramo è una chicca tutta da scoprire! Ecco perché…


Tra Ascoli Piceno e Teramo, si trova un meraviglioso borgo costruito su un’altura rocciosa, famoso per la sua Fortezza e per le numerose attrazioni tutte da esplorare, che affondano le radici in anni ed anni di storia. Ma a rendere tanto speciale questo paesino al confine tra l’Abruzzo e le Marche, ci pensano anche i paesaggi naturali che lo circondano, punto di interesse per coloro che amano la natura in ogni sua sfaccettatura.

Questo Borgo tra Ascoli Piceno e Teramo è l’ideale per un weekend unico

Stiamo parlando di Civitella del Tronto, la destinazione ideale per un weekend di primavera davvero indimenticabile! Sebbene non sia particolarmente grande (e quindi tutto visitabile in due giorni), questo borgo è celebre per le numerose cose da fare e da vedere, delle chicche dal fascino senza tempo che vi lasceranno a bocca aperta. Scopriamone di più…

Sono queste le attrazioni da non perdere assolutamente

Tra i simboli più importanti del borgo, nonché notevole opera di ingegneria militare, spicca senza dubbio la Fortezza di Civitella del Tronto, costruita dagli spagnoli tra il 1564 e il 1576, dalla quale è possibile ammirare i paesaggi naturali del Gran Sasso, dei Monti della Laga e delle Montagne Gemelle. Sebbene nella seconda metà dell’800 questa fortezza sia stata abbandonata, al giorno d’oggi è nuovamente visitabile, grazie all’opera di restauro che ha coinvolto sia l’esterno che l’interno. Prendetevi del tempo allora, per fare un bel tour del suo interno, particolarmente suggestivo con le sue sale militari, la chiesa di San Giacomo e il Musei delle Armi. Dopo aver visitato la Fortezza di Civitella del Tronto, non vi resta che entrare all’interno del borgo passando per Porta Napoli, alla quale è addossata la Chiesa dedicata a San Lorenzo Martire, protettore del paese. Caratterizzata da un meraviglioso stile barocco ad eccezione della facciata e del portale in stile rinascimentale, questa chiesa non è affascinante solo per la sua struttura esterna ma anche per l’interno, complici le tele seicentesche, la statua in legno di Sant’Ubaldo e un organo antico risalente al 1700.

Proseguite il tour di Civitella del Tronto dirigendovi prima in Piazza Franciscus Filippi Pepe, la piazza più grande del borgo caratterizzata un affaccio panoramico sul Gran Sasso e sul Mare Adriatico, e percorrendo poi la “Ruetta d’Italia, la via più stretta”, che collega la parte bassa del borgo a quell’alta. Udite udite… questa via è larga solo 40 centimetri! Un’altra attrazione da non perdere è il Monumento a Matteo Wade, commissionato da Francesco I di Borbone, re delle Due Sicilie, in memoria dell’ufficiale irlandese Matteo Wade che difese Civitella del Tronto durante l’assedio del 1806. Situato in largo Pietro Rosati, questo monumento è un grande sarcofago, arricchito dalle figure in rilievo della Fedeltà e del Dolore e dal ritratto di Matteo Wade in un medaglione. Concludete il tour del paese visitando due importanti edifici religiosi: la Chiesa di San Francesco, caratterizzata da una facciata romanica e dall’interno in stile barocco, e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, realizzata completamente in pietra e famosa per la scultura in legno del Cristo deposto localizzata sotto la statua della Madonna dei Sette Dolori.

Cosa vedere nei dintorni, tra monumenti e natura

Pur essendo ricco di meravigliose attrazioni, il borgo di Civitella del Tronto non spicca di certo per la sua grandezza! Il nostro consiglio quindi, è quello di andare alla scoperta dei suoi dintorni, caratterizzati da bellezze naturali e non. Una delle prime cose da vedere è senza dubbio l’Abbazia di Montesanto, situata nel bosco di conifere nelle colline abruzzesi e dedicata all’Assunta. Questo complesso monastico, che affonda le sue origini nella tradizione benedettina, fu uno dei più importanti centri religiosi dell’Abruzzo, ma a partire dalla fine del Quattrocento iniziò il suo declino, culminato con la soppressione nel 1797. Solo grazie a un imponente intervento di restauro avviato negli anni Novanta, l’abbazia è stata ufficialmente recuperata! Ma cosa comprende il complesso? La Chiesa di Santa Maria, caratterizzata da un’architettura semplice e austera con un’unica navata, il campanile romanico, oggi separato dalla chiesa e inglobato nell’abbazia, e il monastero. Per raggiungere questo meraviglioso luogo, è necessario attraversare un parco arricchito da sculture e simboli di diverse religioni, tra cui un astronauta, totem degli indiani d’America e una statua di Buddha.

A pochi chilometri dal borgo, si trova anche la Scala Santa di Campli, un percorso di 28 gradini in legno che, secondo le usanze e tradizioni, deve essere affrontato in ginocchio e con il capo chino, affinché si possa ottenere l’indulgenza dai peccati. Oltre ad essere un luogo molto importante a livello religioso, è anche un’opera d’arte, grazie alle sei grandi tele che raffigurano la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo. In cima, nel Sancta Sanctorum, sono conservate reliquie e frammenti della Croce di Cristo, custoditi in pregevoli reliquiari della scuola napoletana.

L’ultima attrazione da non perdere, specie se siete amanti delle natura, è il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, un’oasi naturale caratterizzata da paesaggi incontaminati, come la Riserva delle Gole del Salinello, un canyon scavato dal fiume Salinello tra la Montagna di Campli e la Montagna dei Fiori, note anche come Monti Gemelli. Questo spettacolare percorso naturale si estende per circa un chilometro ed è celebre per le sue pareti rocciose, che in alcuni tratti raggiungono i 60 metri di altezza e si restringono fino a soli tre metri di larghezza.

I piatti tipici locali da assaggiare assolutamente

Prima di lasciare il borgo di Civitella del Tronto, dovete assolutamente provare alcuni dei piatti tipici locali, tra cui le ceppe, ovvero dei grossi fusilli fatti a mano generalmente conditi con un ragù di carni miste oppure lo spezzatino alla Franceschiello, uno spezzatino di pollo o agnello insaporito con vino e sottaceti. Da non perdere poi, il filetto alla Borbonica, preparato con una fetta di pane sulla quale viene messa della carne, ricoperta con mozzarella e filetti di acciuga sotto sale, condito poi con il marsala.