Fascino, mistero, simboli da decifrare, chi non vorrebbe trovarsi in un posto in cui avere davanti agli occhi tutto questo e molto di più. Un luogo come per esempio un borgo piemontese assolutamente unico e che racchiude in sé tantissime meraviglie e aspetti nascosti che non vedono l’ora di svelarsi a chi avrà voglia di scoprirli uno alla volta.
Un borgo piemontese che è senza dubbio tra i più misteriosi d’Italia, piccolo ma carichissimo di bellezze e di angoli che lasciano senza fiato chiunque li osservi, in un susseguirsi di architetture che racchiudono in sé simbologie massoniche ed esoteriche e atmosfere che vi sapranno conquistare a ogni passo. Un luogo che ospita un centinaio di abitanti ma che custodisce tantissimi misteri e che vi garantirà di vivere un mini break che vi stacchi completamente dalla realtà trasportandovi verso luoghi fantastici, riti e leggende davvero imperdibili.
Un borgo piemontese da scoprire
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Potrebbe interessarti La storia di questo borgo piemontese è davvero unica e c’entra con la Scozia…
Un piccolo borgo piemontese sito nella Valle Cervo e in provincia di Biella, che conquista al primo sguardo e che vanta architetture davvero insolite che meritano di essere scoperte non appena ne avrete occasione. Come? organizzando subito un viaggio verso questo luogo e verso la bellissima regione che lo ospita.
Una meta da segnare nel vostro itinerario di viaggio e che vi garantirà di vivere un’esperienza assolutamente unica sotto ogni punto di vista. Un luogo che è pieno di simbologie massoniche ed esoteriche, tanto da essere associato al villaggio francese di Rennes-Le-Chateau. Un luogo diventato famoso nel mondo per la presunta presenza di un “tesoro” nascosto nei dintorni del borgo e per le tante leggende che aleggiano in loco e che hanno dato ispirazione all’autore de “Il Codice Da Vinci”, Dan Brown.
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Un borgo piemontese le cui atmosfere sono opera della mente di un politico e filantropo biellese del 1800, Federico Rosazza. Ma che ancora oggi perdurano e incantano ogni visitatore che decide di recarsi in questo luogo sospeso tra realtà e simbologia.
Fu lo stesso Federico Rosazza, infatti, a realizzare un progetto urbano allo scopo di riqualificare la propria terra d’origine, la Valle Cervo e questo borgo piemontese, commissionando la realizzazione di diverse strutture, architetture e decorazioni che rimandassero alla simbologia massonica ed esoterica, richiamando alla sua passione per tali argomenti. E andando a creare un struttura urbana ispirata proprio all’esoterismo, riempiendo il borgo di simboli che, insieme al castello e al palazzo comunale, donano un fascino unico a questo luogo e delle atmosfere assolutamente magiche.
Cosa vedere a Rosazza
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Due architetture che sono parte integrante della vostra visita a Rosazza, il borgo piemontese più misterioso del nostro Paese, magari proprio partendo dal castello un tempo residenza estiva di Federico Rosazza, e che venne progettato ispirandosi ai temi esoterici e alla Loggia da Giuseppe Maffei. Un luogo davvero unico e che richiama agli antichi templi, circondato da un grande giardino e che vanta un ingresso che riproduce l’arco di Volterra, un’opera etrusca del IV secolo a.C.
Ma anche un borgo piemontese che vanta la presenza di una bellissima torre dell’orologio, uno dei simboli del borgo stesso e realizzata in stile ghibellino e fino alla sua chiesa-tempio sita al centro del borgo. Una meta che vale la pena di scoprire e di visitare in prima persona, entrando nel cuore delle sue atmosfere e lasciandovi stupire a ogni passo che farete, tra simboli e misteri da svelare e tutto il fascino di questo borgo piemontese che è pura magia.