Nascosto tra le meravigli della Puglia, questo borgo è uno dei più belli d’Italia, anche se non è uno dei più famosi. Ci troviamo tra i Monti Dauni, al confine con la Campania ed il Molise. Questa parte di Puglia è molto caratteristica perché, soprattutto se siete amanti dei borghi, ne troverete tantissimi, in perfetto stile medioevale, disseminati lungo il territorio. Uno sguardo attento e particolare su questa zona vi potrebbe mostrare un volto della Puglia che non avevate ancora visto e visitato. Se siete curiosi, vi portiamo a scoprire proprio uno dei borghi di queste zone, tutto da scoprire…
Una delle zone più suggestive della Puglia
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I Monti Dauni rappresentano una delle aree più suggestive e meno conosciute della Puglia, dicevamo. Un territorio che si estende nella parte settentrionale della regione, al confine con la Campania e il Molise. Questa catena montuosa, con le sue dolci colline e i suoi paesaggi incontaminati, offre un’esperienza di viaggio unica, lontana dai circuiti turistici più battuti. Da Foggia, la principale città della zona,si possono raggiungere delle aree tutte da vivere, come per esempio quella di Troia, un’altra perla di questa regione. Troia è famosa per la sua magnifica cattedrale romanica, un capolavoro architettonico che merita una visita approfondita. Da Troia, si può continuare il viaggio verso il borgo di Lucera, che con il suo imponente castello svevo-angioino e il suo anfiteatro romano offre un tuffo nella storia antica. Un altro borgo da non perdere è Sant’Agata di Puglia, con il pittoresco centro storico arroccato su una collina. Qui si può godere di una vista mozzafiato sui Monti Dauni e sulla valle sottostante. Infine, la visita ai Monti Dauni può concludersi con una tappa a Rocchetta Sant’Antonio, dove la tranquillità del paesaggio e l’ospitalità degli abitanti rendono l’esperienza di viaggio ancora più piacevole. La zona dei Monti Dauni è caratterizzata da una natura rigogliosa e da una biodiversità sorprendente. I boschi di querce e faggi, i prati fioriti e i corsi d’acqua cristallina offrono infinite possibilità per gli amanti del trekking, del birdwatching e delle passeggiate all’aria aperta. Ma oggi abbiamo appuntamento con uno dei borghi più belli d’Italia, avevamo anticipato, ed ecco quello che dovete sapere per raggiungerlo e goderne a pieno!
Bovino, perla nascosta di Puglia tra i borghi più belli d’Italia…
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Uno dei principali punti di interesse centrali del borgo di Bovino è il Castello Ducale, una maestosa fortezza che domina il borgo dall’alto di una collina. Risalente all’epoca normanna, il castello è stato ampliato e modificato nel corso dei secoli, diventando una residenza signorile sotto i duchi di Guevara. All’interno del castello, è possibile visitare una serie di stanze arredate con mobili d’epoca, armature e arazzi, che offrono uno spaccato della vita nobiliare del passato. Una visita dovuta è anche quella alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, un imponente edificio religioso che risale al XI secolo. Un altro gioiello architettonico di Bovino è la Chiesa di San Pietro, situata nei pressi del castello, con il suo campanile romanico e gli affreschi medievali. Oltre ai monumenti storici, Bovino è circondato da una natura rigogliosa e incontaminata. I Monti Dauni offrono scenari spettacolari con boschi, vallate e torrenti che invitano a passeggiate ed escursioni. La campagna circostante è punteggiata da antiche masserie e casali, dove si possono assaporare i prodotti tipici della tradizione agricola locale. Bovino è famoso anche per la sua gastronomia, che riflette la ricchezza e la varietà del territorio. I piatti tipici includono la pasta fatta in casa, i formaggi, gli insaccati e l’olio extravergine d’oliva, tutti preparati con ingredienti genuini e seguendo ricette tramandate di generazione in generazione. Un’ultima tappa da mettere in programma è quella al Santuario di Santa Maria di Valleverde, una struttura che vale la pena visitare, a cavallo tra Bovino e Ponte Bovino, immerso nel bosco della Mengaga. L’aneddoto che ha reso questo posto popolare tra i pellegrini e non solo, risale al 1266, quando un legnaiolo sognò la Beata Vergine. Per il turismo più legato alla spiritualità, così come quello che ama la tradizione più strettamente pugliese e caratteristica, questo è un borgo davvero imperdibile!