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Il Borgo medievale toscano che incanta con arte, storia e panorami mozzafiato!

Il Borgo medievale toscano che incanta con arte, storia e panorami mozzafiato!
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Un borgo medievale dentro mura antiche che si affaccia sulla maremma toscana, bandiera arancione del Touring Club Italiano. Un gioiello dalla storia millenaria legata anche ai suoi preziosi metalli


Una cittadina adagiata su un colle alto e isolato, che svetta nel cuore della Maremma toscana con le sue mura e i suoi edifici che ne testimoniano l’importanza. Un borgo medioevale piccolo ma molto noto, che ha ricevuto la bandiera arancione del Touring Club: un riconoscimento che spetta ai luoghi che non solo hanno un patrimonio storico, culturale e ambientale ma sono in grado anche di offrire esperienze e accoglienza di qualità ai turisti.

Su un colle con vista spettacolare, tra campagne, boschi e mare

Visitare questo borgo ci porta indietro nel tempo, quando durante il Medioevo era uno dei centri più importanti della Toscana. Le origini sono probabilmente etrusche, e la sua storia è strettamente legata alle miniere di argento, rame e pirite delle circostanti colline metallifere, che già dalla prima età dei metalli (III millennio a.C) erano conosciute e che divennero fondamentali per gli etruschi e nei secoli successivi.

Le tracce del passato nel centro storico

È tra il XIII e il XIV secolo che Massa Marittima, questo il nome di questo borgo del grossetano, con un bellissimo affaccio sui colli e sulle aree pianeggianti che arrivano al mare, acquisisce il massimo splendore economico e culturale, grazie appunto alle ricchezze dei bacini minerari. Passa poi sotto la dominazione senese, e confluisce con essa nel Granducato dei Medici. E a questo periodo risalgono le principali strutture di maggior pregio artistico e monumentale. Nella Piazza maggiore (oggi Piazza Garibaldi), a cui si arriva attraverso strade strette che attraversano il colle, si trovano tutti gli edifici dedicati alla vita pubblica della città: il Duomo, imponente esempio di arte romanico gotica, posto su un podio a gradoni con una prospettiva singolare e ricco di opere d’arte di pregio, il Palazzo del Podestà, oggi sede del Museo Archeologico, il Palazzo del Comune, la Loggia del Mercato, la Fonte Pubblica e la Zecca (perché al tempo in cui fu Libero Comune aveva anche una propria moneta).

Questa è la parte vecchia, mentre salendo si arriva alla parte più alta della città, un’espansione a maglie ortogonali che risale al 1228, quando da poco Massa era diventata Libero Comune. Oltre alle fortificazioni quali le mura massetane e quelle senesi, la Torre del Candeliere e il Cassero Senese, si possono ammirare il convento di San Pietro all’Orto (XII-XIII sec.), sede del Museo di Arte Sacra, con il chiostro di Sant’Agostino, la chiesa di S. Agostino e il convento delle Clarisse (XIII sec.). In mezzo alle due parti, la fortezza, voluta dai senesi nel 1335, davanti alla porta alle Silici, per cui si passa obbligatoriamente, ed è un ponte che ascende alla panoramica torre del Candeliere. Meritano una visita anche il Palazzo comunale, il Palazzo e la fonte dell’Abbondanza.

Foto di rito nei punti più caratteristici del borgo

La posizione della Cattedrale di San Cerbone è un vero e proprio azzardo urbanistico, che rompe le consuete prospettive architettoniche: un esempio unico al mondo che segue una posizione diagonale sulla piazza, come se l’edificio rompesse le regole prospettiche. La sua costruzione è iniziata nei primi anni dell’XI secolo ma è continuata per lungo tempo. Già a una prima occhiata appaiono evidenti due stili: il romanico della fascia più bassa e il gotico, lo stile in cui nel 1287, per opera di Giovanni Pisano, la Cattedrale fu ampliata e arricchita del terzo ordine di colonne ornate da tre guglie.

Nella città alta, costruita nel periodo di dominazione senese, si eleva la poderosa fortezza con la Torre del Candeliere, punto panoramico per eccellenza sulla città e sul paesaggio circostante. Si tratta di un’imponente torre medievale costruita nel 1228, collegata alla Fortezza Senese tramite un suggestivo arco.

Non lontano dalla cattedrale, si trova l’Affresco dell’Abbondanza, un’opera del XIII secolo, situata nella Fonte dell’Abbondanza. Questo affresco è famoso soprattutto per la sua singolare rappresentazione di un albero della fertilità, con frutti particolari che hanno suscitato dibattiti tra studiosi e curiosi… googlate per trovarlo!

Musei, storia e tradizioni

Oltre al patrimonio del centro storico, si possono visitare musei come quello di San Pietro all’Orto, il Museo Archeologico, con importanti reperti etruschi e romani, il Museo della miniera, situato in una vecchia galleria mineraria, che permette di scoprire l’importante storia mineraria della Maremma toscana, ma anchee quello dell’Antica Falegnameria e dell’arte sacra.

Particolarmente interessanti e suggestivi, per i turisti ed i visitatori, i principali eventi che si svolgono ogni anno nella città: a maggio e agosto il Balestro del Girifalco, una tradizionale competizione medievale durante la quale abili balestrieri, vestiti con costumi storici, si sfidano nel colpire un bersaglio con le loro balestre antiche, e sempre d’estate la Lirica in Piazza e Calici sotto le stelle.

Cosa vedere e cosa fare nei dintorni

Dopo il tramonto dell’attività mineraria, Massa Marittima e i suoi dintorni si sono completamente vocati al turismo: oltre al patrimonio storico e monumentale della città, nelle campagne, colline e fitti boschi, circostanti è possibile trovare numerosi sentieri per escursioni, trekking, ciclo turismo ed equitazione. A pochi km da Massa Marittima si possono visitare anche Monterotondo Marittimo e le colline a vapore del Parco delle Biancane, luoghi unici dall’intensa attività geotermica, ma anche piccoli centri come le frazioni di Niccioleta, dall’antica conformazione di villaggio minerario, e Valpiana, verso il mare, che fu un polo metallurgico di lavorazione del ferro che proveniva dall’isola d’Elba.

A tavola con i prodotti tipici

Non solo arte, natura e rievocazioni storiche, ma anche – ovviamente – prelibatezze enogastronomiche toscane. Tipico della zona il Monteregio DOC, che insieme all’olio prodotto in questa zona è un simbolo del territorio.