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Un suggestivo borgo italiano dove storia e mistero si intrecciano

Un suggestivo borgo italiano dove storia e mistero si intrecciano
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Questo borgo nel Friuli non è avvolto da un intrigante mistero, che nonostante lo scorrere degli anni, continua ad incuriosire e ad affascinare centinaia di persone…


Nella bellissima regione del Friuli Venezia Giulia, si trova un piccolo borgo decisamente suggestivo, noto in diverse parti d’Italia non tanto per le sue attrazioni meravigliose o per il brutto terremoto che lo ha colpito nel 1976, quanto per un irrisolto mistero che si intreccia con la sua storia e che, nonostante lo scorrere del tempo, continua a riscuotere un incredibile interesse.

Questo borgo vi lascerà a bocca aperta, e non solo per le sue attrazioni…

Stiamo parlando di Venzone, un meraviglioso borgo a circa 230 metri s.l.m., circondato dalla valle dei Tagliamento e dal Canal del Ferro, due luoghi naturali incontaminati che contribuiscono a rendere questo paesino un sogno ad occhi aperti. Ma, oltre ai numerosi edifici religiosi da non perdere e alle diverse attrazioni storiche ricostruite dopo la terribile scossa sismica, Venzone è famoso per un mistero che lo coinvolge oramai da secoli. Quale? Scopriamolo insieme…

Le Mummie di Venzone, un mistero tutto da scoprire

Prima di scoprire quali sono le meravigliose attrazioni da non perdere, è necessario focalizzare l’attenzione su un mistero che cela questo incantevole borgo del Friuli, ovvero le sue mummie. Nel XVII secolo, a Venzone furono trovati circa 40 corpi mummificati, sepolti nelle tombe del Duomo di Sant’Andrea Apostolo, situato proprio nel borgo. Ad aver incuriosito gli esperti del settore, sono le specifiche cause che hanno determinato la conservazione delle mummie di Venzone, ancora oggi un mistero non risolto. L’ipotesi più plausibile è che la veloce conservazione dei corpi sia avvenuta grazie a una combinazione di diversi fattori naturali, tra cui condizioni ideali di temperatura e umidità, un’elevata concentrazione di solfato di calcio nel suolo e la presenza di un fungo altamente assorbente, la “Hypha bombycina”. Tra le mummie rinvenute, la più antica è il Gobbo, scoperta nel 1647 durante alcuni lavori di ampliamento del Duomo; il corpo è stato trovato in una tomba trecentesca situtaaa sotto l’attuale Cappella del Rosario. Attualmente è possibile visitare i corpo di 5 mummie, custodite nella Cripta della Cappella cimiteriale di San Michele, nel Sagrato del Duomo di S. Andrea apostolo.

Ecco quali sono le attrazioni del borgo da visitare assolutamente

Pur non essendo particolarmente grande, Venzone è ricco di cose da fare e da vedere! Tra le attrazioni da non perdere, spiccano sicuramente la Casa Marcurele, l’edificio più antico del borgo in stile romanico risalente XI secolo, e il Duomo in stile romanico-gotico del ‘300, restaurato dopo il brutto terremoto che ha colpito la città. Vicino il Duomo, troverete la Cappella di San Michele, la sede attuale delle Mummie di Venzone, un edificio che, come specificato nel paragrafo precedente, è una vera e propria attrazione visitata ogni anno da molti turisti. Da non perdere sempre nel centro storico, il Palazzo Comunale e la sua torre dell’orologio, decorata con alcuni degli stemmi delle più antiche nobili famiglie di Venzone. Se questo edificio in stile gotico è simbolo indiscusso del borgo, non sono da meno anche palazzo Orgnani Martina (ex palazzo nobiliare ora sede dei principali musei), palazzo Radiussi iconico per il suo balcone rinascimentale, e palazzo Pozzo, palazzo nobiliare del XVII secolo. Uscendo dalla cittadina fortificata, circondata da una doppia cerchia di mura, vi imbatterete nel Parco naturale delle Prealpi Giulie, un luogo ricco di sentieri tutti da percorrere che offrono un panorama mozzafiato sulla natura incontaminata.

Percorrendo l’antico sentieri celtico invece, troverete delle chiesette del 400, che rendono Venzone un luogo ancora più speciale. Partiamo subito dalla Chiesa dei Ss. Anna e Giacomo, caratterizzata da un suggestivo campanile a vela e da meravigliosi affreschi che tappezzano l’interno, alcuni di cultura vitalesca, come quelli presenti nel presbiterio. Un’altra chiesa che vale assolutamente la pena visitare, è quella di S. Caterina, situata su un terrazzo alle falde del monte Bedede. Prendetevi del tempo per ammirare il sacrato, dove un tempo era situato il cimitero degli appestati, ma anche la parte interna, celebre per un antico affresco raffigurante il Matrimonio di S. Caterina d’Alessandria, immagini di S. Caterina e S. Antonio abate e una scultura lignea di S. Caterina con la ruota del martirio. Gli ultimi due edifici religiosi da non perdere sono: la Chiesa di S. Antonio Abate, di origini trecentesche situata a 852 m s.l.m, nota per il presbiterio arricchito da un importante ciclo di affreschi, e la Chiesa di S. Chiara, posta a poche decine di metri dalla cerchia muraria.

Il prodotto e il piatto del borgo da non perdere

Prima di lasciarvi Venzone alle spalle, dovete assolutamente assaggiare il piatto tipico del borgo e scoprire il prodotto locale, due simboli del paese. Famoso per le sue prelibatezze culinarie che fanno gola agli amanti della buona cucina, Venzone ha un preciso cavallo di battaglia: la pasta fresca, condita in moltissimi modi diversi in base alla stagione. Se in autunno non mancano le tagliatelle ai funghi misti raccolti proprio nei boschi circostanti, seguiti poi dal frico con la zucca, in altri periodo dell’anno spiccano i taglioni alle verdure, la polenta e lo stinco, il tutto accompagnato da un buon calice di vino. Da assaggiare poi, i dolci tipici locali, come “Dolcemente Venzone” e i “biscotti di miglio”, preparati con ingredienti semplici. Dopo aver scoperto il piatto del borgo, è giunto il momento di passare ad un’altra domanda: qual è il prodotto del borgo da non perdere? Sicuramente il formaggio, a partire da quelli più freschi (come le caciotte, il caseretta e la ricotta fresca), fino ad arrivare a quelli stagionati, come il Montasio formaggi più particolari invecchiati più di 18 mesi, tra cui i Sot la Trape di Refosco o di Verduzzo. Un altro prodotto tipico è il gelato con produzione artigianale, una vera goduria per il palato!