Per chi segue il programma RAI Kilimangiaro, l’appuntamento del concorso “Borgo dei Borghi” è un momento unico e di gran risonanza per mettere in luce le bellezze nascoste dei nostri territori. Scelto per la sua bellezza e la sua suggestione, tra scorci medievali e luoghi storici, su cui spicca un bellissimo Castello dai meravigliosi giardini all’italiana, questo piccolo borgo della Tuscia è il candidato del Lazio per la competizione RAI. Scopriremo il vincitore tra pochi giorni, nella finale del 20 aprile, ma nel frattempo siamo rimasti incantati dai suoi scorci e ve lo vogliamo far conoscere.
Qual è il candidato per il Lazio del Borgo dei Borghi 2025
Siamo a Vignanello, un piccolo e affascinante borgo della Tuscia che già è nel cuore di tanti italiani, immerso tra vigneti e colline, boschi e torrenti, casolari e campi coltivati. Di impianto medievale e dalla storia antichissima: un luogo vissuto sin dai tempi etruschi e falisci, come testimoniato dalla necropoli in Valle della Cupa, del vero e proprio centro abitato si hanno tracce già a partire dal IX secolo avanti Cristo. Il primo insediamento corrispondeva all’attuale quartiere Molesino. Dominato dal Castello, passeggiare tra le sue viuzze e sostare nelle sue piazze ci fa immergere in un’atmosfera senza tempo e assolutamente rilassante, nonché ricca di suggestioni.
Il Castello e il giardino
Castello Ruspoli è la residenza nobiliare che domina il paese. La forma attuale del Castello risale alla ricostruzione voluta dal conte Sforza Marescotti, su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, tra il 1531 e il 1538. Sviluppato sull’antica rocca medievale, è un possente edificio in pietra grigia che rivela al suo interno un cuore prezioso.
Visualizza questo post su InstagramPotrebbe interessarti Questo borgo del Lazio vanta un primato a tema Natalizio…
Sono i giardini di Ottavia Orsini, tra i più belli del Lazio. Voluto così dalla figlia di Giulia Farnese e di Vicino Orsini, il fondatore del Parco di Bomarzo, è ancora oggi spettacolare con il suo disegno geometrico e la grande vasca al centro, con la fontana circondata da quattro arcate di balaustre in peperino. Degno d’interesse anche il Casino Ruspoli, chiamato Palazzo con gli Archi per via dei cinque archi che si aprono al centro della facciata. Si tratta di un maestoso edificio settecentesco (1722-1725), voluto dai Ruspoli, su progetto di Giovan Battista Contini, anch’esso affacciato sulla piazza.
La grande piazza centrale e gli altri luoghi da visitare
La piazza principale è il cuore pulsante del paese, su cui si affacciano non solo il Castello e il Palazzo con gli Archi ma anche la chiesa più grande del borgo, la Collegiata di Santa Maria della Presentazione, opera settecentesca, che al suo interno conserva una una preziosa Gloria di angeli, in stucco dorato, che fa da cornice ad un dipinto raffigurante la Madonna con Bambino di Annibale Carracci. Riconoscibile per la sua forma cilindrica, ai margini del paese, la chiesa della Madonna del Pianto, la chiesa barocca di San Sebastiano, l’ antica chiesa di San Giovanni Decollato, del 1614 e la Chiesa dei Santissimi Angeli Custodi, edificata nel 1705 in cima al Borgo del Molesino, accanto all’omonima porta, detta anche “Porta del Vignola”. Tra gli altri edifici e strutture storiche, il Vecchio Palazzo Pretorio, eretto nel 1618, e la Fontana Barocca, realizzata nel 1673.
I cunicoli sotterranei
Anche il sottosuolo di Vignanello rivela sorprese: si tratta dei Connutti, una rete di cunicoli che si estende sotto la superficie, probabilmente scavata dai Falisci, l’antico popolo italico qui insediato, con l’intento di orientare il corso dell’acqua e raccoglierla per il centro abitato e l’irrigazione. Ampliati nel medioevo, a scopo difensivo, sono oggi visitabili con tour organizzati e accompagnati da una guida. La visita inizia presso la Cappella di Maria SS. dei Sette Dolori, e attraversa la cittadina arrivando alle soglie dei sotterranei del Castello.
I piaceri della tavola e le tradizioni
Siamo nella Tuscia, dove l’Olio extra vergine è una delle produzioni locali di grande pregio, in grado di impreziosire ogni pietanza, come i tipici gnocchi, ma anche i dolci con le nocciole qui prodotte, formaggi e vini DOC. Proprio al vino è dedicata una delle feste paesane più importanti, a metà agosto. Tutto l’anno è segnato da feste e manifestazioni tradizionali, come il Carnevale Vignanellese, la tombola vivente a Natale, l’infiorata del Corpus Domini il 1° giugno, la Festa dell’Olio e del Vino novello.
Cosa vedere nei dintorni
Situato a meno di 20 km da Viterbo, città meravigliosa e nota anche per le sue Terme, nei dintorni di Vignanello, tra borghi ed escursioni, c’è molto da scoprire e visitare. Facilmente raggiungibile è il Monte Venere, che svetta davanti alle acque del lago di Vico con un’altezza di circa 835 metri, che offre tantissimi sentieri da percorrere a piedi o in mountain bike. Se non l’avete mai visto, merita una visita il Sacro Bosco di Bomarzo, ideato nel XVI secolo dall’architetto Pirro Ligorio su commissione del Principe Pier Francesco Orsini, chiamato anche Parco dei Mostri, per la particolarità delle sculture in pietra che raffigurano animali mitologici, divinità e mostri all’interno di un paesaggio naturale suggestivo e quasi surreale. Ad arricchire la visita a Vignanello, c’è anche un altro borgo, Caprarola, sul cui impianto medievale è intervenuto il successivo aggiustamento urbanistico cinquecentesco: la via principale dai piedi della collina sale attraversa i burroni sottostanti con i due ponti e raggiunge il piazzale su cui si affaccia l’imponente Palazzo Farnese, uno dei più importanti esempi di architettura rinascimentale-manierista.