Borghi incantevoli e motivi per amarli in modo particolare. Spesso il binomio borgo-cibo è quello che guida la scelta di posti nuovi da vedere, soprattutto se si tratta di queste realtà che vivono del turismo da borgo. Il borgo abruzzese che incontriamo oggi ha un primato davvero speciale, che ha molto a che fare con il gusto ed i sapori. Se stavate cercando proprio un luogo in cui far incontrare il viaggio con la voglia di buono, allora forse oggi siamo davvero nel posto giusto.
Fara San Martino: un borgo d’eccellenza per questo prodotto che è un must have del Made in Italy
Visualizza questo post su Instagram
Se diciamo Italia, dentro e fuori dai nostri confini, una delle prime cose per cui veniamo riconosciuti come eccellenza è uno dei nostri marchi di fabbrica: la pasta. In questo il borgo che incontriamo oggi è un vero e proprio punto di riferimento. Volete sapere perché? Alcuni dei marchi più importanti della nostra pasta sono di casa qui. A quali mi riferisco? De Cecco, Cocco, Delverde tanto per parlare dei più famosi. DI FAra San Martino possiamo dire senza paura di essere smentiti che è un emblema della tradizione pastaia a livello mondiale; sono ben 4 i suoi pastifici che gli valgono quindi il titolo di capitale della pasta, e di scrigno in cui sono nascosti saperi e procedimenti di un patrimonio naturalistico che rendono questo un borgo unico nel suo genere. La pasta di Fara San Martino, nasce dall’incontro tra le eccellenze naturali del territorio e gli artigiani locali del settore che si tramandano secoli di tradizione, tutela e salvaguardia degli ecosistemi, ma anche di ricerca e innovazione costanti. Un altro elemento che rende la produzione di pasta una eccellenza del posto sono le acque incontaminate delle sorgenti del Fiume Verde, tra gli elementi indispensabili alla base della grande qualità di questo prodotto.
Cosa fare e vedere a Fara San Martino
Visualizza questo post su Instagram
Oltre alla tradizione che porta alto dentro e fuori l’Italia il buon nome della pasta, questo è un luogo straordinario da visitare. Il cuore del paese è il centro storico che ci porta a vedere una delle attrazioni imperdibili del posto, l’Abbazia di San Martino in Valle; si tratta di un antico monastero benedettino situato in una stretta gola rocciosa. Qui si può ammirare la bellezza del sito archeologico e respirare un’aria di pace e serenità. Gli appassionati di natura e trekking, invece, non possono perdersi una visita alle Gole di San Martino, uno spettacolare canyon scavato nei millenni dal fiume Verde, che offre percorsi affascinanti e paesaggi mozzafiato. Chi ama le escursioni più impegnative può avventurarsi sulle pendici della Majella, con sentieri che portano a rifugi di alta quota e che sono capaci di togliere il fiato…
Il bivacco Cesare Mario Pelino, uno dei punti più suggestivi d’Italia…
Visualizza questo post su Instagram
Da non perdere per chi ama le emozioni forti, il Bivacco Cesare Mario Pelino, uno dei rifugi più suggestivi e iconici del massiccio della Majella, situato a un’altitudine di circa 2.500 metri, quasi in cima al Monte Amaro, la vetta più alta dell’intera catena. Questo bivacco rappresenta un punto di riferimento fondamentale per gli escursionisti e gli alpinisti che si avventurano sulle pendici impervie della Majella, offrendo riparo e ristoro. La sua struttura è riconoscibile per la forma cilindrica in metallo, progettata per resistere alle condizioni climatiche più estreme che caratterizzano le alte quote. Il bivacco, dedicato alla memoria di Cesare Mario Pelino, è in grado di ospitare fino a nove persone e dispone di letti a castello, coperte e uno spazio per ripararsi dalle intemperie. Nonostante la sua essenzialità, la vista che si gode da questo rifugio è impareggiabile: a perdita d’occhio si estendono le valli sottostanti, le creste montuose e, nelle giornate più limpide, si può persino scorgere il mare Adriatico. Il percorso per raggiungere il Bivacco Pelino è impegnativo, richiede una buona preparazione fisica e una certa esperienza nell’escursionismo d’alta quota, ma la fatica viene ampiamente ripagata dalla bellezza del paesaggio circostante e dalla soddisfazione di raggiungere uno dei punti più alti dell’Appennino. Durante l’inverno, l’area è coperta di neve e il bivacco diventa una meta ambita anche per gli scialpinisti, che trovano qui un rifugio sicuro tra le vette innevate. La sobrietà della struttura riflette l’essenza stessa del bivacco: un rifugio semplice, ma accogliente, in cui gli escursionisti possono trovare riparo e un momento di pausa prima di riprendere il cammino.