Home » Viaggi » I borghi umbri da scoprire per un food trip indimenticabile!

I borghi umbri da scoprire per un food trip indimenticabile!

I borghi umbri da scoprire per un food trip indimenticabile!
Lettura: 5 minuti

Alcune regioni d’Italia sono più gustose di altro, e non mi riferisco solo ai panorami ed ai castelli che offrono un panorama unico su cui affacciarsi. Sto parlando del gusto vero, quello della tavola e dei suoi prodotti tipici, a chilometri zero. L’Umbria è di sicuro la regione che in questo offre più scelta. Ecco…


L’Umbria è un paradiso per chi è sempre alla ricerca di nuovi borghi da scoprire. Se poi alla passione del borgo volete unire quella delle specialità locali allora i borghi umbri sono il vostro Eden per un food trip indimenticabile. Molte cose come i salumi e formaggi tipici di Norcia, il tartufo nero, la torta al testo, le lenticchie di Castelluccio sono arci-note e famose anche oltre i confini nazionali. Ma ci sono delle squisitezze che solo andando a fondo nel territorio ed in alcuni luoghi in particolare, potete assaporare e conoscere nella sua versione originale. Se siete curiosi di fare questo viaggio in un modo unico ed irripetibile, ecco qualche consiglio per il  vostro itinerario nel gusto. Prendente nota e scaldate le papille gustative…

Strangozzi alla Spoletina: chi ha detto pasta?

Gli strangozzi sono un tipo di pasta tra le più semplici in assoluto ed al tempo stesso tra le più amate. Sono composti solo da acqua e farina (al massimo di due tipi) ed hanno una forma tipica che somiglia a degli spaghetti (ma sono più grossi) ed anche a delle fettuccine (ma sono più sottili). Il nome della pasta ricorda i lacci delle scarpe (stringhe), e questo ci aiuta di molto a capire la loro forma. Sulle tavole di tutte le parti dell’Umbria (e di parte della Toscana) questa pasta viene condita in tanti modi diversi: funghi porcini, tartufo, salsiccia, crema di zucca. Ma la ricetta spoletina è quella più semplice e che vi permetterà di gustare al meglio il sapore essenziale della pasta: pomodoro, aglio e olio! Già che siete a Spoleto, ed avete assaggiato il piatto tipico del posto, vi consiglio di fare un giro per vedere dei luoghi top come la Rocca Albornoziana, il Ponte delle Torri e il Duomo di Santa Maria Assunta. Una passeggiata per smaltire il pranzo, e la giusta dose di bellezza da vedere come contorno!

Vino Rosso di Montefalco, il nettare d’Umbria

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Vivere Montefalco (@vivere_montefalco)

Una delle eccellenze enogastronomiche dell’intero territorio Umbro è il vino rosso di Montefalco. Il vino rosso è conosciuto per essere il nettare degli dei, ma in questo caso si tratta di un vero e proprio nettare dop, di produzione e marchio di fabbrica dell’Umbria. Una delle varietà più amate e prelibate è il Montefalco Sagrantino, la zona di produzione di questo vino DOP comprende i territori del Comune di Montefalco e parte del territorio dei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria in provincia di Perugia. Ovviamente per acquistare, e degustare le varianti migliori di questo vino e tutte le sue varianti, vi consiglio di segnare sul navigatore il borgo di Montefalco, ed andare a scoprirlo. La cornice del posto sarà il vostro abbinamento migliore con le delizie della tavola!

Gubbio: paese dei matti, del lupo e del Friccò

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Locanda del Duca (@locandadelduca)

Gubbio è il borgo dei matti, ed anche del lupo. La storia del lupo “domato” da San Francesco, infatti, è parte della storia e del costume del posto, esattamente come il giro intorno alla fontana per ritirare la patente da pazzo! Un’altra cosa che ferma il borgo di Gubbio nella memoria, e nel gusto, di chi viene a visitarlo, è – come lo chiamano qui – “Sua Maestà” il Friccò. Piatto cucinato tradizionalmente con le frattaglie ed il petto del pollo, cotto a bassa temperatura e “affogato” in un buon quantitativo di sugo di pomodoro. In alcune varianti egubine lo potte mangiare anche in bianco con un misto di agnello e coniglio insieme al pollo e con l’aggiunta di alici. Il mio consiglio per mangiarne una versione gustosa e “nobile” è di prenotare alla Locanda del Duca, dove viene fatto in modo leggero, gustosissimo, senza alici e senza frattaglie. Per i palati un po’ più delicati è l’ideale, e poi è servito accompagnato dalla “crescia” al posto del pane, altro piatto forte di Gubbio che rappresenta la ruspante semplicità umbra.

Cappelletti, a Norcia non solo taglieri

A Norcia un tripudio di taglieri con salumi e formaggi e tartufo nero è quello che potete trovare ad ogni angolo, e raramente rischiate di incappare in prodotti che non siano di qualità eccelsa.  Ma le sapienti mani di cuochi e cuoche che si impegnano nella proposta di una cucina tradizionale umbra, sanno bene che uno dei piatti forti di questa zona sono i tradizionali cappelletti, diversi per fattezza e “geolocalizzazione” dai tortellini. Ripieni di carne di manzo misto a salsiccia, possono essere serviti in brodo oppure, soprattutto se ripieni di ricotta e spinaci, al sugo. Ora che avete conosciuto anche i meno famosi piatti tradizionali dell’Umbria, non vi resta che andare a scoprirli in un gustosissimo viaggio tra odori, sapori, bellezza e tradizioni!