I borghi montani della Lombardia sono stupendi, poco conosciuti ed hanno il vantaggio di essere raggiungibili facilmente. Quelli che vedremo oggi sono molto ricchi di posti magici da visitare e di realtà che riservano delle sorprese per gli appassionati di scenari antichi e di luoghi che ricordano tempi lontani. Tra i borghi della Lombardia che abbiamo scelto oggi la caratteristica che li accomuna è quella di essere luoghi di montagna, in cui trascorrere dei giorni di vacanza in inverno, tra cime e monti che sono lo sfondo ideale per chi cerca questo tipo di evasione dalla routine. Vediamo allora i borghi montani della Lombardia più suggestivi in cui programmare una breve fuga dalla città..
Arcumeggia, il Borgo Dipinto
Nel 1956 per volontà esplicita dell’Ente Provinciale per il Turismo, il borgo di Arcumeggia si è trasformato in quello che oggi conosciamo come “il borgo dipinto“. Le case del borgo da allora, quindi, sono diventate una tela per artisti che, accorsi per realizzare la missione dell’ente del turismo, hanno decorato case, strade e vicoli del posto con la tecnica degli affreschi, rendendo questo paese una galleria d’arte a cielo aperto. Questo posto straordinario si trova in provincia di Varese, ovviamente tutto qui gira intorno alla storia artistica molto particolare del paese, tanto che potete trovare anche un posto conto come “La Casa del Pittore“, dove ha deve la “scuola d’affresco“, e dove in estate l’Accademia delle Belle Arti di Brera organizza dei corsi di pittura. Non dimentichiamo però che abbiamo scelto questo perché è un borgo di montagna, ed infatti la cornice paesaggistica del posto è stupenda, si trova tra la Valcuvia e la Valtravaglia, ai piedi del Monte Nudo. Potrete quindi prenotare delle irripetibili escursioni in montagna, seguendo i sentieri curati dalla Comunità Montana della Valcuvia.
Boarezzo, Il borgo con Il Villaggio Artistico
Anche in questo caso si tratta di un borgo in cui la componente artistica è decisamente viva. A vederlo da fuori sembra un dipinto, ma i dipinti sono anche parte integrante della storia del posto. Un parte del borgo di Boarezzo è conosciuta infatti come il Villaggio Artistico e l’iniziativa si deve ad un singolo artista, in questo caso, Mario Alioli. Come per Arcumeggia, e per altri borghi che hanno fatto la stessa scelta in Italia, il motivo che spinse l’Alioli a decorare parte di questo luogo, è stato il desiderio di compensare un disinteresse turistico ed il progressivo abbandono del borgo da parte dei suoi abitanti. Non solo affreschi ma scenari curati totalmente per ricreare ambienti unici in cui perdersi. Anche questo borgo, alle porte di Varese, offre la possibilità di escursioni in natura indimenticabili.
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MonteViasco, Al confine con la Svizzera collegato solo attraverso le antiche “mulattiere”
Questo è un borgo che segna una delle linee di confine tra Italia e Svizzera. Si può raggiungere in modo poco agevole e poco ordinario, attraverso strade sterrate e con una funivia. È sicuramente un borgo montano unico, tanto che l’unica strada di accesso (via terra) dalle località limitrofe, è un sentiero pedonale, tracciato nel 1813, e costituito da circa 1000 di gradini, che collega fino a Ponte di Piero. Ulteriori mulattiere (le famose antiche strade sterrate) sono quelle montane che collegano MonteViasco con le frazioni di confine del comune svizzero di Gambarogno, col borgo inferiore di Viasco e coi vicini alpeggi.
Schignano, Pochi tornanti sopra il Lago di Como
Si può parlare di borgo montano anche quando parte dello scenario mozzafiato del posto comprende le acque di un lago? Si, pochi tornanti ad di sopra del lago di Como, infatti, si trova uno dei borghi in cui si può parlare di questo. Schignano si “accomoda” nella Val d’Intelvi dove il suo punto più alto è in corrispondenza della cima del monte Sasso Gordona, a 1.410 metri sul livello del mare. Il centro abitato si trova compreso tra i seguenti monti: il Monte Gringo, il Monte Comana, il Monte di Binate, il Sasso Gordona ed il Monte San Zeno.
Arnosto, Il borgo dei tetti a Piode
Le immagini del borgo di Arnosto innevato sono capaci di togliere il fiato. Vedendo le caratteristiche vie e case del borgo, e quante bellezza si trova al suo interno ed alle sue spalle, non potrete non desiderare di venire a conoscere questo posto di persona. Si trova ad un’altezza di 1033 metri e risale al XIV secolo. Fino al 1797 fu sede della Dogana Veneta, dove si delimitava il confine tra fra il ducato di Milano e la Serenissima. La caratteristica che lo rende riconoscibile sono i tetti a piode, costruiti con roccia calcarea della Valle Imagna tagliate molto spesse. Il vostro tuffo nel tempo e nei borghi di montagna è ora pronto per essere vissuto…