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I borghi Bandiera Arancione dove trascorrere un Carnevale indimenticabile

I borghi Bandiera Arancione dove trascorrere un Carnevale indimenticabile
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Questi 5 borghi bandiera arancione sono perfetti per vivere l’euforia e la magia del Carnevale. Da non perdere!


In Italia il Carnevale non è solo una festa ma è allegria allo stato puro, un’esplosione di colori, maschere e tradizioni che, nonostante lo scorrere del tempo, riscuotono sempre un gran successo. Questa importante festa non viene celebrata solo ed unicamente nelle grandi città, tra cui la bellissima Venezia, nota per le sue maschere curante nei minimi dettagli, ma anche in numerosi paesini italiani, dove il divertimento è sempre associato a interessanti offerte gastronomiche e ad eventi imperdibili, come sfilate, parate e feste a tema.

5 Borghi Bandiera Arancione dove trascorrere il Carnevale

In Italia, diversi borghi celebrano il Carnevale con grande euforia, e alcuni di essi vantano l’importante riconoscimento della Bandiera Arancione, assegnato dal Touring Club Italiano. A questo punto la domanda sorge spontanea: quali sono quindi i borghi più belli dove trascorrere un Carnevale indimenticabile? Scopriamoli insieme…

Gavoi, tra dolci tipici e tanto divertimento

Partiamo subito dal bellissimo borgo di Gavoi, in provincia di Nuoro. In questo splendido paesino della Sardegna, il Carnevale è una cosa seria! Al centro della festa, c’è la musica locale con i famosi “sos tumbarinos” (i tamburini che animano il paese), mentre dal giovedì grasso- conosciuto come “jobia lardajola” in riferimento alle fave con lardo cucinate proprio questo giorno- ad aspettarvi troverete centinaia di tamburini gavoesi realizzati a mano, accompagnati dal piffero (su pipiolu), il triangolo (su triangulu) e “su tumborro”, uno strumento a corda. I festeggiamenti durano fino al martedì grasso, giorno in cui si dice addio alla festa bruciando il fantoccio del re del Carnevale. Ovviamente non mancano all’appello le prelibatezze tipiche locali tra cui dolci a volontà, come i ravioli di ricotta, zeppole e pilichittos, dolcetti di mandorla aromatizzati al liquore e poi glassati.

Aliano, famoso per le sue iconiche maschere cornute

A seguire, troviamo Aliano, un incantevole borgo in provincia di Matera, nella bellissima regione della Basilicata. Famoso per le sue maschere cornute fatte o con l’argilla o con la cartapesta dagli artigiani locali, il Carnevale di Aliano vede sfilare decine e decine di figuranti per le strade del borgo, con indosso le maschere tipiche e dei coloratissimi cappelli che rendono i travestimenti ancora più suggestivi. Anche qui, cibo a volontà ma questa volta salato! Il piatto tipico infatti è la rafanata, una via di mezzo tra una frittata e una torta rustica, realizzata con uova, pecorino e una bella manciata di rafana. A seguire, i frizzul, una pasta molto particolare, e le salsicce di maiale, conosciute come sauzizz.

Amandola, divertimento assicurato

Non può ovviamente mancare all’appello il Carnevale di Amandola, conosciuto come il “Carnevale de li Paniccià”, chiamato così poiché era il soprannome che un tempo gli abitanti del borgo utilizzavano per coloro che si occupavano della tintura delle stoffe. In questo meraviglioso borgo delle Marche, i festeggiamenti durano quasi un mese anche se l’evento principale è la sfilata dei carri allegorici, dei gruppi mascherati e delle macchiette, ovvero le maschere singole. Dopo aver preso parte alla festa, assaggiate alcuni dei prodotti tipici, come i piatti al tartufo (una vera goduria per il palato) e la cicerchiata, dolce tradizionale fritto in piccole palline e mescolato in pentola con il miele.

Santa Fiora, imperdibile il suo “Carnevale morto”

Un altro borgo Bandiera Arancione famoso per il suo Carnevale caratteristico è Santa Fiora, una piccola frazione di Marroneto in Toscana. A differenza di tanti altri paesini, qui il Carnevale non prevede l’uso di maschere a tema o l’organizzazione di sfilate di carri ma è l’occasione perfetta per portare in scena uno spettacolo organizzato dagli abitanti del borgo, il “Carnevale morto”. Si tratta di un’esibizione già portata in scena negli anni passati, ogni volta riproposto dalla Compagnia dei Gobbi Befanotti! Anche in questo borgo, l’offerta gastronomica è incredibile: tra la polenta di castagne, piatto tipico invernale, e le castagnole dalla forma rettangolare o quadrata, le vostre papille gustative godranno come non mai.

Varallo, il borgo dai lunghi festeggiamenti

E per concludere, il Carnevale di Varallo, uno degli eventi più attesi dagli abitanti di questo incantevole borgo del Piemonte. Ogni anno il Carnevale inizia il giorno dell’Epifania con la sfilata della “Veggia Pasquetta” e termina il mercoledì delle ceneri, ovvero il 5 marzo. Si tratta quindi di un evento che dura ben due mesi e che prevede un programma ricco di eventi, tra cui lo spettacolo della maschera Marcantonio Carlavèe che insieme alla consorte Cecca, organizzano feste, balli e cene allegre. Il giorno delle ceneri invece, per dire addio al Carnevale, viene organizzato il Processo a Marcantonio e il rogo, uno spettacolo che mette fine al tutto. Durante questa festa, è doveroso assaggiare la “paniccia”, piatto tipico del Carnevale di Varallo, ovvero un minestrone con riso e verdure.