Home » Bellezza » Blush, Millennial vs Gen Z: scopri le differenze…

Blush, Millennial vs Gen Z: scopri le differenze…

Blush, Millennial vs Gen Z: scopri le differenze…
Lettura: 8 minuti

I dissing tra Millennial e Gen Z in fatto di make up sono all’ordine del giorno! Divise da un gap generazionale e da un diverso modo di ricevere input e suggestioni, hanno modi diversi di truccarsi e prodotti preferiti per l’una e per l’altra parte. Anche se c’è sempre qualcosa che mette tutte d’accordo


Le cosiddette Millennials, la generazione cresciuta nei 2000, e la Generazione Z, ovvero le adolescenti e ventenni di oggi, sono separate da un decennio in cui è considerevolmente cambiato il panorama di riferimento. Le prime ad aver sperimentato il web e i social come fonte di ispirazione e come creazione di contenuti e tutorial, da Youtube a Instagram, sono state affascinate da riferimenti televisivi, serie tv iconiche, super model anni 2000, ma anche un certo fascino e gusto per i decenni ancora precedenti, dagli anni Novanta in giù. Le seconde, completamente immerse in un mondo fatto di mode passeggere e micro trend, hanno abitudini scandite e influenzate dal flusso continuo di social come TikTok. Abituate ad associare a trend make up approcci più personali e a dare un significato identitario a un certo stile, che ha più a che fare con la migliore espressione di sé stessi piuttosto che rifarsi a un modello ideale visto in tv. Non che l’influencing sia sparito, anzi. Ma c’è una dinamica più personale, una condivisione più paritaria e un approccio al make up che è meno rivoluzione di se stesse verso un ideale di riferimento ma più enfasi della propria bellezza naturale e di ciò che più la esalta. Vediamo le differenze, in particolare per un essential di cui nessuna delle due fasce d’età può fare a meno: il blush!

Make up Gen Z e Millennials: le macro differenze

Su TikTok si crea, su Pinterest si accerta: suddividendo le ricerche per fasce d’età, si comprende bene quali sono le direzioni e le tendenze legate da queste due generazioni a confronto. Le Millennials, oggi poco più che trentenni, fanno affidamento su grandi classici del make up e riscoprono evergreen come il rossetto mattone o l’eyeliner bold. Le più giovani, under 25, hanno molta più attenzione a prodotti ibridi, che fondono skincare e make up, da balsami labbra a fondotinta idratanti e con SPF. Creano costantemente contenuti e si confrontano sperimentando su di sé stili e prodotti, che in genere poi influenzano gli acquisti. Dal punto di vista del make up, è tutto più dinamico e in continua evoluzione, tanto che, da colori pastello a linee geometriche, dal ritorno del nude alle lentiggini finte, non possiamo dire che ci siano canoni certi e duraturi ma sicuramente possiamo individuare complessivamente cosa si vuole andare ad enfatizzare con il make up. L’approccio più classico delle Millennial al make up porta a scegliere un fondotinta più coprente, ombretti più decisi e contouring più definiti, spesso usando il rossetto per un po’ di rossore alle guance applicandolo con le dita, e per finire una buona dose di illuminante. Una delle tendenze associabili alle Millennials è l’ombretto rosso o il rossetto marrone d’ispirazione Nineties. La gen Z preferisce invece compattare la pelle con un velo di fondontinta o bb cream più traslucido e leggero, ombretti più soft sulle palpebre per un effetto morbido e naturale, gloss nutrienti sulle labbra. Il contouring è meno definito, che punta solo leggermente a scaldare il tono della pelle.

@emmagaleotti_ E comunque la Emma bambina mica ce li aveva i trucchi @sephoracollection per seguire i make-up tutorial @sephoraitalia #ad ♬ Jazz Bossa Nova – TOKYO Lonesome Blue

Eyeliner: la differenza fondamentale tra l’eyeliner Millennial e quello della Gen Z

Qualche tempo fa il primo vero “scontro” generazionale è stato sull’eyeliner. Un video in particolare, della creator Megan Bowen, ha dato vita alla discussione: come va posizionata l’ala? Bold e sollevata come nel 2016, o solo accennata e più sottile, foxy ma non troppo, come piace alla Gen Z?

Blush, Millennial vs Gen Z: scopri le differenze…

La differenza principale tra l’eyeliner Millennial e quello della Gen Z è l’angolo dell’ala e il punto da cui la disegni. Bowen ha spiegato che nel 2016, avrebbe iniziato con l’eyeliner sulla palpebra e poi avrebbe disegnato un angolo acuto “verso l’alto” una volta raggiunto l’angolo esterno. A seconda della forma degli occhi, questo può potenzialmente creare una sorta di effetto incurvato o un’estremità spessa, un segno rivelatore di un’ala in stile millennial. Oggi, Bowen usa la palpebra inferiore come guida e punto di partenza, e invece di disegnare l’ala con un movimento “verso l’alto”, mira a una linea diagonale “fuori e lontano”. Una volta stabilito il contorno e l’ala è a posto, solo allora la palpebra superiore ottiene un po’ di eyeliner, sottilissimo e teso. Più nitido e tagliente.

@ipsy Which side are you? #millenialmakeup #2016makeup #2023makeup #genzmakeup #genz #IPSY Products used: @Wander Beauty upgraded brows pencil & gel duo @Benefit Cosmetics 24 hour brow setter @Alamar Cosmetics destino palette @Pat McGrath Labs eternal eden palette @ESTATE Cosmetics liquid eyeliner @KVD BEAUTY lightweight full coverage concealer @Estée Lauder sheer longwear makeup @Rare Beauty liquid blush @ONE SIZE BEAUTY ultimate setting powder @lunamagicbeauty powder puff @Bobbi Brown Cosmetics Highlighter powder @LOVECRAFT BEAUTY retractable lip liner @r.e.m. beauty plumping lipgloss @Dior ♬ Rich Baby Daddy by Drake – 🎵Songs🎵

Blush: a ogni generazione il suo

Un’altra differenza fondamentale che vogliamo approfondire oggi è il Blush: texture, colore e modo di applicazione messi a confronto. Come dice la creator @volpi_nana, ci sono prodotti amati dalle Millennial e prodotti di riferimento per la Gen Z, con differenze addirittura nel packaging. Se le prime amano blush in polvere dal colore corallino, rosa antico o terracotta, che lo rende poco distante da un bronzer, la Gen Z ha una passione per il lilla (incluso il viralissimo Dior), e in genere predilige i rosa accesi e i pesca più vivaci, scegliendo blush in crema, liquido o in stick. I brand di riferimento? Sisley, Dior, Lancôme e Chanel, ma anche Nars, Max Factor, Collistar e Deborah per le prime, Huda Beauty, Rhode e Essence per le seconde.

@volpi_nana Torniamo a parlare delle differenze in fatto di cosmetici tra Millennial e Gen Z. Questa volta parliamo di blush, o meglio, del confronto tra “fard” e “blush”.E voi a quale categoria appartenete? #blush #fard #millennial #genz #cosmeticsmarket #marketing #cosmetici #blushincrema #blushinpolvere #beautymarketing #businessofbeauty ♬ suono originale – Anna Volpi

Il metodo di applicazione: le differenze tra gen Z e Millennials

Il blush Millennial? Tutte l’abbiamo fatto e ancora lo facciamo: il trucco di sorridere e sfumare il blush nella parte piena e alta delle guance è quanto di più 2000 si possa avere. La gen Z, invece, supera questa modalità e lo sfuma sulla parte alta degli zigomi in modo più lineare e delicato, facendo attenzione a sfumare verso l’alto per un marcato effetto lifting, che va a fondersi con il trucco occhi sfumando il blush anche nella parte esterna della palpebra, come fosse un continuum. Tip finale le lentiggini finte, un trend ancora dominante nella make up routine della Gen Z, tanto da mandare sold out i prodotti che le ricreano, come il Nabla Freckle Maker. Lo scopo è infatti quello di mantenere un look naturale e autentico, e questo ci riporta a una complessiva visione del make up più calata nella realtà che ispirata a canoni inarrivabili di bellezza.

Il Blush amato dalle Millennials: Le Phyto Blush di Sisley

Blush, Millennial vs Gen Z: scopri le differenze…

Un blush in polvere dalla formula soin ultra delicata, arricchito da oli vegetali per una morbidezza e un confort perfetti. La sua texture “trasformabile”, ultra-sensoriale, densa e ultra-morbida al tatto, si fonde con la pelle. Ultra-fine & leggera, questa polvere “non polvere” scivola sulla pelle fondendosi naturalmente e si sfuma facilmente per un risultato infinitamente modulabile, come desiderato.

NARS, il Blush iconico, ancora il più venduto negli USA

Blush, Millennial vs Gen Z: scopri le differenze…

Massima autorità in fatto di blush, NARS offre le tonalità più iconiche in circolazione, in grado di donare un colorito dall’aspetto più sano e naturale, ravvivando immediatamente ogni tipo di carnagione. I pigmenti in polvere super sottile micronizzata dal finish matte o luminoso assicurano un’applicazione modulabile e irresistibilmente vellutata. Una leggera applicazione, anche di una sfumatura molto intensa, offre un colore assolutamente naturale. I colori leggeri e modulabili si declinano in una vasta gamma di effetti, dall’ultra brillante ai vivaci accenti di colore.

Amato dalla Gen Z: Huda Beauty Blush Filter, il blush liquido a effetto filtro

Blush, Millennial vs Gen Z: scopri le differenze…

Blush Filter è un blush liquido leggero con pigmenti stratificabili e microsfere, per un glow diffuso e intenso. Dalla formula molto gradevole, a lunga tenuta e offre un finish naturale, grazie ai pigmenti che si sfumano armoniosamente sulla pelle.

Rhode pocket blush sleepy girl, il blush effetto prima mattina

Blush, Millennial vs Gen Z: scopri le differenze…

Il blush in crema di Rhode risveglia le guance e le labbra con un rossore satinato e diffuso che si scioglie dolcemente e rimane tutto il giorno. È una formula leggera che idrata la pelle e lascia una finitura luminosa senza una sensazione grassa o appiccicosa. Per un look monocromatico, si può applicare su guance e labbra.

Chi mette tutti d’accordo: Benetint di Benefit Cosmetics, il blush liquido labbra e guance

Blush, Millennial vs Gen Z: scopri le differenze…

Il blush liquido originale Benetint ai petali di rosa dona a guance e labbra un colore trasparente per ore, a prova di bacio. Leggero e sexy per tutte le carnagioni.

KIKO, il Fard in stick dal finish luminoso che piace a tutte

Blush, Millennial vs Gen Z: scopri le differenze…

Kiko piace a un pubblico di diverse generazioni per la sua estetica minimal e per i prodotti di ottima qualità, a prezzi accessibili. Questo blush mette d’accordo Gen Z e Millennials: la texture, morbida e cremosa, aderisce perfettamente alla pelle. In fase di stesura, ha un ottimo rilascio colore e un’alta sfumabilità. Il tocco è piacevole al tatto, l’applicazione facile e precisa. L’effetto sulla pelle è luminoso. La formula è arricchita con olio di semi di noce africana ed estratto di pistacchio dalle proprietà emollienti.