Non solo New York, Londra, Parigi e Milano. Ad avere un ruolo da protagoniste nel panorama della moda contemporanea sono sempre più spesso metropoli e città fuori dalla fashion roadmap canonica. Berlino è sicuramente tra queste. Dal 10 al 13 luglio la capitale della Germania è stata palcoscenico della creatività emergente, con una tre giorni che ha contato più di 40 appuntamenti tra sfilate, presentazioni ed eventi.
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Fondata nel 2015, la Berlin Fashion Week ha dato spazio e visibilità a oltre 50 talenti del settore abbigliamento e accessori. «Oltre a molti marchi conosciuti, questa stagione ci siamo concentrati ancora di più sulla nuova generazione – ha spiegato Christiane Arp, presidente del Fashion Council Germany – Attraverso i nostri format, stiamo inviando un messaggio significativo ai designer emergenti tedeschi, onorando il profondo significato della settimana della moda di Berlino. Per me, il cambiamento che è stato avviato è sempre più evidente e temi come la sostenibilità e l’innovazione stanno venendo alla ribalta. Berlino ha la sua propria narrativa».
- Berlin Fashion Week: i nomi da tenere d’occhio
- Berlin Fashion Week: Fassbender, sartorialità e funzionalità racchiusi in uno stile unico ed effortless
- Berlin Fashion Week: Odeeh, tradizione e sperimentazione all’insegna della libertà creativa
- Berlin Fashion Week: Podyh, l’architettura al centro
- Berlin Fashion Week: Acceptance Letter Studio, unicità e sostenibilità
- Berlin Fashion Week: Olivia Ballard, il corpo come ispirazione
Berlin Fashion Week: i nomi da tenere d’occhio
A trovare spazio all’interno della tre giorni berlinese, talenti emergenti, brand tedeschi e nuovi nomi internazionali che hanno portato in scena la propria visione creativa, fornendo una panoramica a 360 gradi di quelli che saranno i trend e le novità per il prossimo anno. Dall’eclettismo-à-porter del duo di designer Odeeh alle silhouette architettoniche della label ucraina Podyh, dalla versatilità gender neutral di Acceptance Letter Studio all’eleganza non convenzionale di Olivia Ballard, fino alle sperimentazioni materiche di Fassbender, ecco i protagonisti più interessanti di questa edizione della Berlin Fashion Week.
Berlin Fashion Week: Fassbender, sartorialità e funzionalità racchiusi in uno stile unico ed effortless
Fassbender è un marchio con sede ad Amburgo che unisce l’eleganza della sartoria, il comfort e la funzionalità a uno stile unico ed effortless. Ricerca e innovazione sono i valori cardine del progetto, che ha l’obiettivo di portare la sostenibilità a un livello inaspettato lungo l’intera filiera, senza mai compromettere lo stile e l’accessibilità. Fondato nel 2017 da Christina Fassbender – veterana della fashion industry – con suo fratello Sebastian Steinhoff, il brand vede alla direzione creativa il parigino Matthias Louwen. “Original” è il nome della collezione Primavera Estate 2024 e gioca con la definizione e l’essenza della parola stessa: originale è qualcosa che è sempre esistito ma allo stesso tempo qualcosa di completamente nuovo, mai visto prima. Durante il processo di progettazione, i capi tradizionali dell’abbigliamento sono stati reinterpretati, ridisegnati e ripensati nelle proporzioni e nei materiali. Oltre al Lyocell e al cotone biologico, è stato introdotto un nuovo tessuto denim con una struttura realizzata al laser.
Berlin Fashion Week: Odeeh, tradizione e sperimentazione all’insegna della libertà creativa
Creato da Otto Drögsler & Jörg Ehrlich, Odeeh porta avanti la tradizione della sartoria dal 2008. Le collezioni sono caratterizzate da silhouettes estreme e materiali diversi. La nuova stagione presentata alla James Simon Gallery, dal titolo “The Next Chapter”, ha visto sfilare 52 look, tutti perfettamente allineati alla visione distintiva del marchio: sicuri, appariscenti, liberi e curiosi. I capi spaziano da abiti a kimono a gonne sparkling, fino a dress midi dalle audaci trasparenze impreziositi da stampe e ricami. «Odeeh mette al centro la libertà di espressione e aspira a rendere lo stile delle persone più interessante attraverso la moda».
Berlin Fashion Week: Podyh, l’architettura al centro
Podyh è un marchio ucraino nato dalla sinergia tra architettura e moda. La collezione Primavera Estate 2024, intitolata “Khyzha”, rappresenta l’eredità architettonica e la vita quotidiana degli abitanti delle Carpazi ucraini. Il design di vari edifici tradizionali – come chiese a torre di legno, mulini a vento e dimore – si innesta su capi dai tessuti leggeri insieme ai motivi ornamentali dell’artigianato popolare del popolo dei Carpazi. Anche la palette cromatica riflette gli elementi naturali dell’architettura carpatica, come legno, paglia o argilla. Le donne di Podyh sono sicure, intellettuali, ottimiste, creative, estroverse, non conformiste ed eccentriche.
Berlin Fashion Week: Acceptance Letter Studio, unicità e sostenibilità
Acceptance Letter Studio è stato fondato nel 2021 a Berlino dal designer di origine coreana Jakeyoung Shim. Il marchio è incentrato sulla neutralità di genere, con un occhio sempre puntato all’aspetto funzionale e quotidiano del fashionwear. A ispirare la nuova collezione, la passione di Shim per gli aeroporti. «Amo osservare le persone in aeroporto perché è lì che una varietà di individui diversi si incontrano: dagli uomini e dalle donne d’affari in abiti formali ai viaggiatori con un budget limitato in abbigliamento casual, fino ai passeggeri della prima classe vestiti in modo esagerato». Non a caso, la collezione si chiama “Kiss and Fly 2.0”: 20 look gender neutral realizzati principalmente in Tencel, un tessuto leggero di popeline e jersey riciclato. Per gli accessori e le calzature, il designer ha collaborato inoltre con marchi locali europei che incarnano i valori di innovazione e sostenibilità, in perfetta sintonia con la filosofia di Acceptance Letter Studio: Trippen Berlin, Leinz Eyewear e Vibe Harsløf Jewellery.
Berlin Fashion Week: Olivia Ballard, il corpo come ispirazione
Nato nel 2020, il brand Olivia Ballard si è fatto strada nel circuito della moda tedesca con grande successo. L’esplorazione del corpo è al centro di ogni collezione e la Primavera Estate 2024 non fa eccezione. Il focus è sul concetto di come il corpo possa plasmare forma, vita e individualità. I design dei capi riflettono un’armonia di diverse fisicità e identità, sfidando continuamente gli stereotipi di bellezza e il consumismo. La collezione è andata in scena al Flussbad, un impianto balneare pubblico durante l’era di Weimar trasformato oggi in un campus creativo che ospita un’ampia varietà di spazi, dai ristoranti agli studi di design. Un luogo scelto per enfatizzare e celebrare l’ibrido, l’individualità e l’esplorazione artistica.