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Barcellona insolita: 5 luoghi nascosti da scoprire nella città catalana

Barcellona insolita: 5 luoghi nascosti da scoprire nella città catalana
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Scoprire la città e la sua architettura ci porterà dai quartieri meno noti ai punti più panoramici, alla scoperta di tesori disseminati dal centro alla periferia


Una tra le più famose città spagnole, super frequentata dalla primavera all’autunno inoltrato da turisti di tutto il mondo e di tutte le fasce d’età. Per chi non c’è mai stato e ha un po’ di giorni extra a disposizione per un tour speciale, o per chi la conosce bene e vuole scoprire un itinerario alternativo, abbiamo selezionato alcuni punti di interesse meno turistici e insoliti che vale comunque la pena di conoscere.

Barcellona e le sue aree segrete: un tour memorabile lontano dal flusso di turisti

Barcellona è Gaudì, Sagrada Familia, Rambla, Parc Guell: ma è anche una città stratificata e vivace, fatta di luoghi meno noti, angoli nascosti e punti panoramici, oltre a opere meno conosciute di Gaudì, quartieri che stanno emergendo, cultura diffusa con la street art e luoghi curiosi dove non immaginereste mai di entrare. Tanti i travel blogger che hanno creato guide alternative per aggiungere ricchezza alla nostra visita a Barcellona. Prendete appunti e segnatevi questi luoghi nascosti per rendere ancora più emozionante il vostro tour di Barcellona!

El Raval, Poblenou e la Street Art

El Raval è una zona che si sta ricostruendo, lasciandosi alle spalle un passato poco raccomandabile di quartiere malfamato, ora è ricchissima di colori e di locali alternativi, ristoranti tipici, ma anche gallerie d’arte e negozi di abbigliamento etnici, in un arcobaleno vivace come sempre emerge dall’incontro di energie diverse e vitali. Un luogo impreziosito dalla Street art, che intrecciano rimandi alla storia con riferimenti pop. Per gli appassionati, da qui è possibile partire per un tour in bicicletta e raggiungere anche le altre zone che si stanno trasformando e in cui la street art è una testimonianza del suo divenire. Passeggiando per El Raval, vi imbatterete nell’attrazione più famosa del quartiere, El Gato de Botero, che richiama le forme abbondanti o “espanse” dell’artista colombiano.

Vecchi quartieri industriali come Poblenou, da pochi anni il quartiere degli hipster con gli affitti che stanno arrivando alle stelle.

El Born, tra sacro e profano

Un antico quartiere di Barcellona, il Born, riserva sorprese attraversandolo: i misteriosi volti in pietra spuntano lungo le vie: ma cosa sono? Facciamo un salto indietro nel tempo, quando il quartiere era frequentato da marinai, soldati e gente di passaggio. Per chi non sapeva leggere, questi volti – di donne o di satiri – indicavano i locali in cui si poteva trovare ogni tipo di… divertimento. Per una passeggiata divertente tra le vie più strette della città!

Lasciate le “tentazioni” profane, seppur del passato, nel cuore di questo antico quartiere troviamo anche una chiesa che merita di certo una visita, la Basilica di Santa Maria del Mar, splendido esempio di stile gotico catalano. Sulle vetrate colorate, tra simboli religiosi e storie bibliche, potrete scorgere anche lo scudetto del Barça, non per la santificazione della passione calcistica ma come omaggio per aver sostenuto i lavori di ristrutturazione della chiesa.

Parco del Labirinto Horta

Una meta da aggiungere al vostro tour per la Barcellona insolita, è il Parco del Labirinto Horta: ampi giardini, un padiglione a tre terrazze di stile neoclassico, e un intricato labirinto di cipressi con una statua del dio greco Eros. L’opera, commissionata alla fine del ‘700 dal Marchese d’Affaras i de Llupìa all’italiano Domenico Bagutti. Essendo in zona periferica e aperto al pubblico solo qualche decennio fa, il giardino non è molto conosciuto ma vi divertirà provare a uscire dal labirinto o rilassarsi vicino al laghetto artificiale.

Bùnkers del Carmel e Tibidabo: alla ricerca dei punti più panoramici

Un altro luogo poco noto di Barcellona sono i Bùnkers del Carmel, in realtà alcuni dei punti panoramici più belli della città, in cima al Turò della Rovira. Un luogo per riposarsi e da cui ammirare il tramonto dopo una giornata in giro tra palazzi e monumenti. Vennero costruiti durante la guerra civile spagnola ed usati come rifugio antiaereo per difendere la città dai bombardamenti dell’esercito franchista. Il Tibidabo è la cima più elevata della catena montuosa di Collserola, alle spalle di Barcellona ed è uno dei quartieri più ricchi, disseminato di palazzi e ville del ‘900 ma anche moderni edifici di lusso. Se siete in famiglia, non potrete perdervi il parco divertimenti, uno dei più antichi d’Europa, ma potete prendere il tram blau o la funicolare solo per raggiungere la cima e ammirare la vista sulla città.

Sulle tracce dei primi palazzi di Gaudì

Forse Barcellona non avrebbe tutta questa fama senza le opere progettate da Antoni Gaudì. Tutti andranno a visitare le più famose, da Casa Battlò a La Pedrera, ma ci sono almeno altri tre palazzi ed edifici – magari in posizione un po’ più scomoda rispetto al centro – che vale di certo la pena raggiungere. Tra questi, il primo e il secondo palazzo realizzato da Gaudì a Barcellona: Casa Vicens, luogo di villeggiatura estiva della famiglia, venne costruita tra il 1883 e il 1885 e solo oggi è stata riportata allo splendore originale.

Segue Palau Guell, commissionata anche in questo caso da un privato, Eusebi Guell: un’opera in pieno stile modernista, ovvero un mix di antico e moderno che contraddistingue l’artista.

Dalla facciata agli interni, merita una visita tanto quanto Torre Bellesguard, per vedere la quale però dobbiamo programmare una gita fuori porta perché non proprio centralissima. Qui Gaudì compie un’opera diversa, preservando lo stile gotico della torre (in origine un castello dei primi del ‘400), fondendolo con il modernismo.

Piazza Sant Filippo Neri, un angolo sospeso nel tempo

Una minuscola piazzetta in pieno centro storico, Piazza Sant Filippo Neri, in cui vi capiterà di sostare girovagando per il centro. Spesso trascurata dai turisti, in realtà è un angolo piacevole, caratterizzato da uno stile rinascimentale, che sembra un po’ fuori dal tempo. Qui resistono ancora sulla facciata della chiesa i segni di una bomba lanciata dai fascisti italiani durante la Guerra Civile Spagnola.

Ospedale de la Santa Creu i Sant Pau e Cimitero di Poblenou

Forse sono due luoghi a cui nessuno pensa di fare una visita… di piacere. E invece, come accade in molte città europee, i cimiteri monumentali non sono una novità. Tuttavia, andare a visitare un ospedale per visitare quello che è noto come “Recinto Modernista” è forse una cosa che solo Barcellona può vantare. Progettato da Lluis Domenech i Montaner, rappresenta il più grande esempio di stile modernista applicato ad un edificio civile. Durante l’anno si organizzano visite guidate per apprezzarne la magnifica architettura, i fregi, i giardini che contornano il parco e le decorazioni. Dal 2009, quando i pazienti sono stati trasferiti ai nuovi padiglioni, il Recinto è divenuto un interessante centro di divulgazione e un esempio importante dell’architettura catalana.