Nel cuore della Basilicata, in provincia di Matera, si trova un piccolo borgo dal fascino senza tempo che affonda le radici in anni ed anni di storia. Inserito ufficialmente nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, questo luogo è una chicca del Sud Italia che non ha nulla da invidiare alle grandi città… anzi, pur godendo di dimensioni molto piccole, è ricco di attrazioni imperdibili, avvolte da una meravigliosa atmosfera di relax e pace.
Questo borgo della Basilicata è una gemma tutta da scoprire
Di quale borgo stiamo parlando? Beh, di Miglionico ovviamente, la meta ideale per andare alla scoperta della vera anima della Basilicata. Sebbene il suo centro storico sia un gioiellino celebre per le viuzze caratteristiche e per i numerosi scorci mozzafiato, ci sono due elementi in particolare che contribuiscono a rendere Miglionico tanto affascinante: il suo Castello e le storie di intrighi collegate ad esso, legate alla Congiura dei Baroni delle Terre del Mezzogiorno. Dopo questo lungo ma doveroso preambolo, è giunto il momento di scoprire insieme quali sono le attrazioni da non perdere e tutte le curiosità che girano intorno questo delizioso borgo della Basilicata…
Il Castello del Malconsiglio, una delle attrazioni più importanti
La prima cosa da fare a Miglionico è visitare il Castello del Malconsiglio, uno dei maggiori punti di interesse. Questa maestosa fortezza, contraddistinta da torri circolari e quadrate rimaste incredibilmente intatte nonostante lo scorrere del tempo, è preceduto da un incantevole cortile molto ampio interamente visitabile, dove al centro spicca la cisterna sulla quale non passa di certo inosservato lo stemma nobiliare dei Revertera, i duchi della vicina Salandra, proprietari del castello nel lontano 1624. Furono loro a trasformare la fortezza in un raffinato palazzo signorile, impreziosito da un ampio loggiato che conduce al secondo piano. Il castello del Malconsiglio, che risale all’VIII secolo, è stato luogo della Congiura dei Baroni delle Terre del Mezzogiorno. Nel 1485, nella sala che poi fu chiamata “Sala Stella”, i baroni del regno di Napoli organizzarono un complotto contro il re Ferdinando I d’Aragona, che però si concluse con la loro uccisione per volere del Re. Oggi questa storia viene raccontata ai visitatori attraverso il percorso multimediale “Alla scoperta della Congiura dei Baroni”, un percorso che, tramite installazioni e schermi, è un bellissimo viaggio nel tempo.
Un giro nel centro storico, ricco di bellezze
Continuate il tour di Miglionico andando alla scoperta del suo favoloso centro storico, un luogo decisamente caratteristico dove non mancano all’appello edifici antichi, chiese suggestive e case pittoresche. Prendetevi del tempo allora, per fare una lunga passeggiata tra le viuzze del borgo, attraverso le quali potrete raggiungere molte delle attrazioni più famose di Miglionico, come i suoi incantevoli palazzi seicenteschi dalla facciata elegante, tra cui Palazzo Petito, Palazzo Corleto e Palazzo Ventura-Aspriello, e diverse chiese, come la Chiesa del Purgatorio con la torre del campanile e la cappella della Madonna delle Grazie, nota per le sue pareti interne arricchite da affreschi realizzati degli allievi di Giovanni Todisco. Meritano una visita anche: il Convento Francescano e la chiesa di San Francesco, un interessante complesso che sorge su un vecchio castello (il castello di Santa Sofia); la Chiesa Matrice di Santa Maria Maggiore, con il Polittico del Cima da Conegliano, il Crocifisso in legno risalente al XVII secolo e l’organo a canne del ‘500 ed infine la Torre di Fino, un’antica torre di avvistamento situata lungo il percorso delle vecchie mura che cingevano il borgo.
Il Polittico del Cima da Conegliano, custodito all’interno di una Chiesa mozzafiato
Come abbiamo menzionato nel paragrafo precedente, non potete lasciare Miglionico senza prima aver visitato la Chiesa Madre intitolata a Santa Maria Maggiore, situata in Piazza del Popolo. Questo edificio religioso è famoso per il suo Polittico del Cima Da Conegliano, un’attrazione da non perdere assolutamente. Realizzato nel 1499 a 18 pannelli in quattro ordini racchiusi in una cornice di legno con suggestivi dipinti a olio su tavola, questo polittico rende la Chiesa Madre un luogo di interesse per gli appassionati di arte sacra, nonché una delle chiese più famose dell’intera Basilicata. Dopo aver ammirato questa opera d’arte e il Crocifisso ligneo risalente al Seicento, ritagliatevi qualche minuto per osservare le numerose opere situate all’interno di questo edificio religioso, come la seicentesca tela raffigurante la “Madonna con Bambino e i SS. Bartolomeo e Martino” realizzata da Pietro Antonio Ferro, la “Madonna del Rosario” a opera di Girolamo Todisco, la “Madonna col Bambino in gloria tra i Santi Eligio e Carlo Borromeo” e la “Vergine Assunta” di Alessandro Fracanzano. Concludete il tour della chiesa ammirando l’organo settecentesco a 312 canne si Rubino da Castellaneta, un sogno ad occhi aperti.