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AltaRoma 2023: 8 brand da tenere assolutamente d’occhio!

AltaRoma 2023: 8 brand da tenere assolutamente d’occhio!
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La Roma Fashion Week organizzata da Altaroma, in scena dal 31 gennaio al 2 febbraio, si è riconfermata una vera e propria fucina di creatività che ha visto protagonisti i giovani talenti e i designer emergenti della moda Made in Italy. Ecco i nomi più interessanti di questa edizione.


Le collezioni appena presentate sulle passerelle capitoline lo hanno confermato: quella di Altaroma continua a essere tra le settimane della moda più interessanti dopo le cosiddette “big four”, ossia le fashion week di New York, Londra, Milano e Parigi. La manifestazione inaugurata nel 2002 è diventata col tempo l’indiscusso centro propulsore della moda italiana emergente, una vetrina imprescindibile che ogni stagione dà spazio – e voce – alle nuove leve del Made in Italy.

8 brand visti ad AltaRoma 2023 da tenere assolutamente d’occhio

Inclusività, sostenibilità e innovazione sono state le parole chiave di questa edizione che ha visto la partecipazione di oltre 60 brand indipendenti, designer emergenti e startup innovative. Tra sfilate, eventi e l’ormai consolidato progetto di scouting Showcase – volto a promuovere le nuove eccellenze del fashion sul mercato attraverso l’incontro con buyer italiani e internazionali – sono andate in scena le collezioni Autunno Inverno 2023-24 di prèt-à-porter, accessori e gioielli. Gli spazi industriali del PratiBus district, fulcro della kermesse, hanno visto avvicendarsi diverse proposte: dall’abbigliamento genderless – un trend, o meglio, un fenomeno che sta crescendo e che si sta evolvendo di pari passo insieme alla Generazione Z – alle creazioni più preziose, fino ai pezzi unici dall’anima green realizzati con capi di stock e scarti tessili. Abbiamo selezionato 8 nomi davvero promettenti da tenere assolutamente d’occhio.

Casa Preti: tra passato e contemporaneità

Nato nel 2017 dall’incontro tra il sarto palermitano Mattia Piazza e l’architetto svizzero Steve Gallay, Casa Preti trae il suo nome dal pittore caravaggesco di scuola napoletana Mattia Preti e si fonda sul concetto di “buono uguale bello”. Un’idea che si traduce in capi realizzati attraverso una filiera produttiva gestita in modo virtuoso, scegliendo una produzione locale e tessuti Made in Italy. Tutti i pezzi sono contraddistinti da linee rigorose ma morbide e pensati non come semplici vestiti, ma come luoghi da vivere e abitare. Nella collezione Autunno Inverno 2023-24 presentata ad Altaroma 2023, le silhouette essenziali tipiche del brand dialogano con velluti di cotone e sete oppure sono accostate a tessuti plastici come il neoprene, o ancora, assumono tonalità neutre enfatizzate da guizzi di colore. L’ispirazione arriva dai ricordi dello stilista – in particolare quelli legati alle donne della sua vita – e dai valori stessi che sono alla base del progetto: artigianalità visionaria, bellezza, amore, unione, passione e vita.

Invaerso: design da indossare

L’aspirazione di Maria Clelia Scuteri, designer di Invaerso, è quella di creare “design di indossare”. Un intento che trova concreta espressione in gioielli non convenzionali, realizzati utilizzando diverse tecniche messe a sistema in maniera sempre diversa: fusione di metalli, stampa 3D, upcycling di materie industriali, cera persa, filigrana. Premiato nel 2020 dal “Worth Partnership Project” – programma finanziato dall’UE a supporto dell’industria creativa europea – il brand capitolino si compone di tre diverse linee in oro e argento dove tradizione e avanguardia convivono alla perfezione.

Saman Loira: eleganza eterea e sensualità

Difficile restare indifferenti davanti alle creazioni di Saman Loira, fashion brand napoletano dal piglio romantico ma sofisticato che dal 2020 progetta, produce e vende abbigliamento femminile prèt-à-porter e demi-couture da cerimonia. Storie oniriche, fiabe e visioni popolano l’universo stilistico del marchio, il cui intento è esaltare l’eleganza, la sensualità e l’anima eterea di ogni donna. La nuova collezione presentata nella Città Eterna è un trionfo di lavorazioni artigianali e preziosissimi ricami, giochi di incrostazioni e origami, tagli austeri e volumi impalpabili. Il titolo, “Imbolc”, rimanda all’antica festa celtica celebrata a cavallo fra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera in occasione dell’allungarsi delle giornate e del risveglio della natura.

Ruj Heritage: glamour formato it bag

Hanno tutte le carte in regola per diventare i nuovi must have di stagione le borse gioiello di RUJ Heritage, brand giovanissimo basato su tre concetti fondamentali: l’upcycling, il Made in Italy e la passione. Pensate per essere accessori trasversali da indossare in ogni occasione e momento della giornata, le creazioni disegnate da Sofia Scarponi – mente creativa del marchio – sono prodotte artigianalmente e in limited edition con tessuti e pellami di alta qualità trovati nei magazzini e negli stock di tutta Italia. Zirconi, swarovski e pellami scintillanti impreziosiscono le clutch dai volumi destrutturati, le mini bag con tracolla a catena e le borse tote dalle linee squadrate pensate per uno stile “24hours”. Noi abbiamo già messo in wishlist questo modello in pelle dorata…

Yekaterina Ivankova: sartorialità green

“Reworked, Remode and Upcycling”: questo il concetto alla base del brand Yekaterina Ivankova, fondato nel 2017 dall’omonima designer. Originaria del Kazakistan, vive in Italia dal 2000 e mescola nelle sue creazioni la grande passione per l’Asia centrale, elementi della sua cultura e artigianalità Made in Italy. Tutti i capi sono pezzi unici ricavati mediante il riutilizzo di capi vintage – modificati a partire dalla forma e dal cartamodello – e la trasformazione di prodotti di scarto e second-hand stoccati in tutto il mondo. Il progetto porta avanti con successo una sfida ambiziosa: quella di non produrre niente dal “nuovo” per ridurre l’impatto della moda nel pianeta, evitando di alimentare le discariche di vestiti del fast fashion, di sprecare le risorse idriche e di inquinare con sostanze tossiche ed elevate emissioni di CO2.

Karim Daoudi: coolness sofisticata

Sono il risultato di un lungo excursus nel settore delle calzature i sandali di Karim Daoudi, giovane designer di origini marocchine che vive a San Mauro Pascoli, il distretto calzaturiero in provincia di Forlì-Cesena patria delle più prestigiose aziende di luxury shoes italiane e non solo. Dopo aver ottenuto numerosi riconoscimenti – è stato tra le altre cose il vincitore del Fashion Young Stylists Cna Federmoda Roma nel 2017 – ed essersi perfezionato come tecnico modellista di scarpe, ha deciso di dar vita al suo brand. Le sue creazioni iper sofisticate derivano dalla fusione di differenti materiali e tecniche di cucito ma strizzano l’occhio anche alla funzionalità. La collezione presentata ad Altaroma è un concentrato di coolness e sensualità e trae ispirazione dalle personalità femminili che hanno lasciato un’impronta nella storia.

MUUSA: stile oltre le tendenze


La ricerca costante dell’eccellenza è ciò che guida la visione creativa di Monica Bertini, fondatrice di MUUSA. Specializzata in prodotti innovativi di lusso, la designer è partita dalla tradizione umbra, dove ha le sue radici, per dar forma a capi dalle linee puriste realizzati con l’ausilio di filati pregiati e naturali certificati. Cashmere, seta e argento 99.9 sono i materiali principali attraverso cui si delinea un’idea di stile che si muove con il corpo e che va oltre le tendenze stagionali. (Ph. credits: Daniel Passarelli)

Annagiulia Firenze: femminilità all’ennesima potenza

Quello di Annagiulia Firenze è un vero e proprio “family affair”. Guidato da tre sorelle, il brand porta avanti lo storico background familiare nel campo della sartoria e dell’artigianalità con un progetto di Made to Order all’insegna di una femminilità senza tempo. Le silhouette ispirate al mondo della lingerie, l’utilizzo di tessuti d’archivio, pizzi e ricami provenienti da anni di ricerche e viaggi, la volontaria lentezza e l’attenzione all’intero processo produttivo sono i tratti distintivi di questo marchio che ha scelto coraggiosamente di uscire dalle regole imposte dal grande mercato.