La Basilicata è una terra tutta da scoprire: bagnata da 2 mari, dal Tirreno e dallo Ionio, propone, per quanto riguarda il mare due facce del suo stesso paesaggio. Due scenari diversi per quanto riguarda i paesaggi, i lidi, i colori, il mare e le spiagge. Ma per quanto riguarda i borghi? Quali sono i più belli che possiamo visitare?
Guardia Perticara: Il borgo delle Case in Pietra
Per chi ama quegli scenari che sembrano dei veri e propri presepi, questo è il posto ideale. Guardia Perticara è conosciuto ai più come il paese delle case in pietra. Questo è il paese in cui il regista Francesco Rosi ha girato alcune tra le sequenze più famose del film “Cristo si è fermato a Eboli“. Nei dintorni ci sono da vedere le grotte basiliane e il bosco comunale di Amendola. Tra i prodotti tipici del posto le erbe officinali e, da non perdere, la liquirizia che qui nasce in natura.
Viaggianello: Il borgo della Ginestra
Il borgo è suggestivo, una roccaforte che ricorda la forte impronta bizantina e normanna. Le bellezze naturali del posto sono davvero uniche: la riserva faunistica del cervo e l’orto botanico, su tutti! Vigianello è poi il cuore del Parco Nazionale del Pollino. Nel Parco Nazionale del Pollino vivono, oltre al cervo, le specie animali tra le più amate e misteriose, come il lupo ed il grifone. Da non perdere la sagra delle castagne e dei funghi che ricorre nel fine settimana della festa di Ognissanti, a Novembre. Le eccellenze culinarie del borgo sono rappresentate dai formaggi: ancora ci sono alcune aziende agricole che producono il paddaccio, un formaggio di latte e pecora lavorato a mano e che restituisce un gusto cremoso ma allo stesso tempo leggermente acido. Vigianello è famoso anche per le sue ginestre, che crescono lungo il pendio del monte.
Castelmezzano: il borgo delle dolomite lucane
Mistero, natura ed un vero teatro che permette la vista maestosa delle dolomiti lucane. A Castelmezzano non esiste il turismo di massa, stanno per nascere i primi bed & breakfast, eppure qui si danno appuntamento gli appassionati di trekking ed escursioni in siti naturali. Si tratta di un posto avvolto nel mistero, inserito dentro il Parco regionale di Gallipoli Cognato e delle Dolomiti Lucane. Da vedere assolutamente la cappella di Santa Maria, la chiesa rupestre della Madonna dell’Ascensione scavata tra le rocce e i diversi palazzi gentilizi del borgo: i palazzi Merlino, Parrella, Coiro, Paternò, Campagna. Evento folk a cui assistere, se si riesce ad essere a Castelmezzano a Dicembre, precisamente il giorno di Santa Lucia, quello in cui viene cotto un piatto tipico fatto di fave, grano, ceci e cicerchie che viene poi benedetto prima di celebrare una Messa per poi venire distribuito a tutti i presenti in segno di buon augurio.
Venosa: La borgo di Orazio
A Venosa, nel 70 d.C, è nato il grande poeta Orazio. Per questo, e per essere l’antica Venusia dei romani, è famosa la cittadina di Venosa. Tra le attrazioni del posto troverete il Parco Archeologico con l’anfiteatro e le domus, il Complesso della Santissima Trinità. In centro ovviamente potete trovare la “Casa di Orazio”, in realtà risalente al II secolo dopo Cristo, ricostruita con tecniche di archeologia sperimentale. Il piatto tipico di Venosa sono i cavatelli con le cime di rapa, al sugo. Se avete deciso di vistare Venosa e volete assaggiare le specialità del territorio non perdete l’occasione di mangiare al ristorante L’Incanto. Una vera eccellenza della cucina italiana che propone una versione moderna dei prodotti tipi di Campania e Basilicata. Qui, considerata anche l’ampia scelta offerta dalla cantina dei vini, si può arrivare a spendere molto, tuttavia ci sono diversi percorsi enogastronomici a buon prezzo, che vi permetteranno di assaggiare un pò tutto senza dover arrivare a spendere cifre proibitive. Il menù del viaggiatore, a 19 euro, è un ottimo compromesso e vi permetterà di assaggiare un primo, un secondo e alcuni dolci. Il mio consiglio, però, è di ordinare i ravioli freschi, ripieni di burrata che vengono serviti su pesto di basilico e cime di broccoli ma al posto dell’alice viene messa la bottarga: per la serie “prodotti locali semplici impreziositi dalle idee dello chef”!
Maratea: Il borgo Bagnato dal Tirreno
Maratea è l’unica città della Basilicata bagnata dal Mar Tirreno. Davvero un delitto non averla mai visitata. A prescindere dal fatto che siate un procinto di una battuta di “Basilicata Coast To Coast” o solo alla ricerca di un posto imperdibile, dovete vedere almeno una volta nella vita Maratea. Il borgo storico si trova su una collina a trecento metri di altitudine, da qui si scende a valle fino al mare, dove potrete notare diverse torri di avvistamento risalenti al Cinquecento, che servivano come punto di avvistamento anti corsaro. Maratea è un posto molto amato dai pellegrini, tra i quali è conosciuta come la città delle 44 chiese. Tra le chiese più famose, nelle 44 di Maratea, ci sono la chiesa madre di Santa Maria Maggiore e la Basilica di San Biagio. Iconica del posto è la Statua del Redentore, che svetta sul monte San Biagio ed è alta 22 metri circa.
Metaponto: il Borgo della Magna Grecia
Per finire con il nostro tour dei borghi della Basilicata abbiamo scelto quello che vi aiuterà a ricordare che sono vissuti i fasti della Magna Grecia proprio qui, nel sud del nostro paese. Metaponto è stata una delle maggiori colonie greche e i suoi monumenti ricordano tuttora lo splendore di quel periodo. Qui si possono visitare i templi di Era, di Apollo Licio, di Demetra e di Afrodite, oltre alle “Tavole Palatine”, i resti di un tempio del VI secolo avanti Cristo. Nota culinaria, anche per Metaponto, dove il piatto tipico si chiama Aquasale, ed è una miscela di uova, olio e cipolla, con pane raffermo.
Avete, dunque, solo da scegliere quale parte di storia, cucina, sagra, cultura o paesaggio volete visitare. In Basilicata ce n’è per tutti i gusti davvero!