Un’area del nostro Paese che richiama ad atmosfere passate, sita nell’estremo sud di una delle regioni più belle d’Italia, la Calabria jonica, anche nota come la terra del bergamotto. Una zona che un tempo era dominata dai greci e di cui, ancora oggi, ne restano le tracce. Soprattutto se ci si addentra alla scoperta dei borghi calabresi in cui ancora resistono queste sfumature antiche, come la lingua grika, un mix tra il dialetto calabrese e il greco antico, e che qui, in questi paesini, ancora viene parlata dagli anziani.
Un’area della Calabria che nasconde infinite bellezze e un patrimonio storico di eccezionale valore e che, visitando i borghi calabresi della zona, abitati e non, vi riporteranno indietro nel tempo per farvi vivere emozioni uniche e per garantirvi un viaggio in Calabra e in Italia che non saprete dimenticare facilmente. Ecco allora i cinque borghi calabresi di Bova, Pentidattilo, Roghudi, Bagaladi e Palizzi. Perle antiche del passato giunte fino a noi per incantare occhi e cuore.
Bova, tra i borghi calabresi più belli
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Per iniziare questo tour partiamo da Bova, anche chiamato Bova Superiore, un paesino di circa 400 abitanti inserito tra i borghi più belli d’Italia e capitale culturale della Bovesia, ovvero della cultura greca in Calabria. Una piccola perla arroccata sul versante est dell’Aspromonte e che, una volta scoperto, entra di diritto tra i luoghi del cuore di ogni visitatore.
Qui, organizzando questo strepitoso viaggio in Italia alla scoperta dei borghi calabresi legati alla tradizione greca, è possibile godere dell’infinita bellezza dei segni lasciati da questa antica civiltà, passeggiando tra i suoi stretti vicoli e lasciandosi conquistare dal castello di Bova, respirando a ogni passo un’atmosfera unica e che vi farà perdere il senso del tempo.
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Pentidattilo e la sua mano di roccia
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Pentidattilo, anche chiamato Pentedattilo è senza dubbio uno dei borghi calabresi più suggestivi di questa specifica area della Regione. Una location che si sviluppa si un monte le cui guglie sembrano formare una grande mano, da cui il borgo prende il suo nome, e che donano all’ambiente un fascino carico di mistero e di enigmi.
Qui, tra le piccole case arroccate di questo borgo e che si sviluppano una accanto all’altra quasi a volersi proteggere a vicenda, nascono spontanee piante di fichi d’India e piccole zone verdi che donano a Pentidattilo un aspetto assolutamente affascinante.
Borghi calabresi: Roghudi, il borgo fantasma
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Sito alle pendici dell’Aspromonte e con alle spalle il Monte Cavallo, eccoci a Roghudi, nome che deriva dal greco e che significa “rogòdes“, pieno di crepacci o “rhekhodes“, aspro. Una location che definire suggestiva è poco e uno dei borghi calabresi di origine greca della zona che maggiormente incute una sensazione di mistero e di contemplazione.
Qui, dove vige il silenzio, si può vivere l’esperienza di osservare con i propri occhi un vero borgo fantasma, poiché a causa di eventi naturali di forte entità (due violente alluvioni) il piccolo paesino venne lasciato dai suoi abitanti che si spostarono leggermente più a valle, nella nuova Roghudi.
Bagaladi, tra i borghi calabresi di cui scoprirne i sapori
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Altra meta di grande fascino e tra i borghi calabresi ad impronta ellenica assolutamente da non farsi sfuggire durante il vostro viaggio in Calabria è Bagaladi, una delle porte d’accesso al Parco Nazionale dell’Aspromonte e un borgo sito su una piccola collina, ai piedi del Monte Sant’Angelo. Una vera perla da scoprire e tra i borghi calabresi che meritano una visita speciale, sia per la zona in cui risiede che per la storia che racchiude tra le vie e le mura delle sue case.
Un mix di culture diverse che si sono fuse creando questo luogo unico, che conta diversi monasteri basiliani, bellissime architetture e una fiorente produzione di olio d’oliva. Come dire, le ragioni per organizzare un viaggio in Calabria sono tante e una è sicuramente il borgo di Bagaladi.
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Palizzi, tra castelli, mare e il suo vino rosso
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Infine, tra i borghi calabresi che racchiudono in sé tutta la storia e la tradizione delle antiche civiltà che li hanno fatti nascere, eccoci a Palizzi, sito nella parte più meridionale della regione e che si estende tra i Monti Grapidda e Caruso, esattamente al di sotto dei resti del castello che ne è il simbolo e che lo proteggeva dagli attacchi esterni.
Un borgo ricchissimo di storia e di estrema importanza per la sua posizione geografica e che, ancora oggi, vanta la produzione di un vino molto conosciuto e apprezzato, il Palizzi IGT. Un vino secco e rosso da sorseggiare godendosi la bellezza di Palizzi e del mare e lasciandosi cullare dalle dolci atmosfere di questo borghi calabresi unici e dal fascino irresistibile.