Canarie a Ottobre: il viaggio perfetto per vivere una vacanza di mare in pieno autunno!

Serena Basciani
  • Giornalista e Content Editor
  • Esperta in Personal Branding
19/10/2024

Un clima unico, paesaggi irresistibili e la voglia di tornare in estate anche se solo per qualche giorno. Le Canarie possono regalare tutto questo a Ottobre, e noi abbiamo pensato ad un intenso itinerario da suggerirvi per non perdere proprio nulla...

Canarie a Ottobre: il viaggio perfetto per vivere una vacanza di mare in pieno autunno!

Viaggiare ad Ottobre senza rinunciare alla magia che solo l’estate ci riesce a dare? Non è impossibile, basta scegliere il posto giusto e non per forza, partendo dall’Italia, dobbiamo pensare di dover arrivare dall’altra parte del mondo. Le Canarie, per esempio, in questo periodo dell’anno sono un viaggio perfetto per vivere una vacanza di mare anche se siamo in pieno autunno. Avete mai pensato di lasciarvi tutto alle spalle, prime piogge ed umidità comprese, e volare verso il mare selvaggio ed incontaminato che queste isole possono offrire? Ecco un itinerario perfetto se volete organizzare questa fuga dall’autunno a partire dalle prossime settimane…

Le Canarie, un paradiso di mare tra natura e spazi selvaggi

Canarie

Le Isole Canarie si trovano al largo della costa nord-occidentale dell’Africa. Sono una delle mete più ambite dai turisti europei, soprattutto per il loro clima, che rende queste isole un luogo ideale da visitare in ogni stagione, conosciute anche come il posto dell’eterna primavera. Ottobre, dunque, non fa eccezione, le temperature in questo periodo sono tra i 20 ed i 25 gradi, con poche probabili precipitazioni e una piacevole brezza marina che fa diventare tutto piacevole. Le Canarie sono formate da sette isole principali: Tenerife, Gran Canaria, Lanzarote, Fuerteventura, La Palma, La Gomera e El Hierro, ciascuna con la propria identità unica e cultura distinta. Tra le destinazioni più battute, per chi sceglie questa destinazione, ci sono Tenerife e Gran Canaria le due isole più grandi e popolose, spesso scelte come punto di partenza per esplorare poi anche il resto dell’arcipelago. Pronti, perciò, a questo punto, a partire con il nostro itinerario alla mano?

Tenerife, punto di partenza e meraviglia

Tenerife

Tenerife, la più grande delle Isole Canarie, è un’isola vulcanica resa famosa proprio per il suo imponente vulcano Teide, che con i suoi 3.718 metri è la montagna più alta di tutta la Spagna e domina il paesaggio dell’isola. Il Parco Nazionale del Teide, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è una delle principali attrazioni di Tenerife e offre un’esperienza unica a chiunque visiti: è possibile salire fino quasi alla cima del vulcano con una funivia o attraverso sentieri di trekking, per ammirare viste spettacolari che si estendono su tutta l’isola e, nei giorni più limpidi, sulle isole vicine. Oltre al Teide, Tenerife è chiaramente famosa per le sue spiagge, che variano dal nero della sabbia vulcanica al bianco delle spiagge più turistiche, come Playa de las Américas e Los Cristianos, frequentate soprattutto da chi cerca relax e divertimento sotto il sole. Passiamo, quindi, restando a Tenerife, ad un altro Patrimonio UNESCO: La Laguna, città splendida e vivace centro universitario, la rende un posto dall’atmosfera giovane e dinamica alle sue strade. Santa Cruz de Tenerife, è un altra città da scoprire: conosciuta per il suo famoso carnevale, uno dei più grandi al mondo, che attira visitatori da ogni angolo del globo con i suoi colori, costumi e danze. Ma Tenerife è anche sinonimo di biodiversità e natura unica: grazie alla sua varietà climatica, qui si possono trovare microclimi che favoriscono lo sviluppo di varietà paesaggistiche e animali incredibili. A nord dell’isola, il paesaggio è più verde e rigoglioso, con cittadine come Puerto de la Cruz che rappresentano il punto di partenza ideale per esplorare l’iconico giardino botanico o il Loro Parque, un parco zoologico famoso per i suoi spettacoli di delfini e pappagalli. Se si desidera invece scoprire l’anima più autentica dell’isola, si può visitare l’affascinante villaggio di Masca, nascosto tra le montagne di Teno, dove il tempo sembra essersi fermato. La strada per arrivarci è tortuosa ma offre panorami spettacolari. Per chi ama il mare, non mancano le opportunità di fare escursioni in barca per avvistare delfini e balene, liberi, una delle esperienze più emozionanti che si possano vivere sull’isola.

La Gomera, la perla nera delle Canarie

Tenerife

Dalla più grande e famosa alla perla nera della Canarie. La Gomera, una delle isole più piccole e meno conosciute delle Canarie, è un vero gioiello naturale e una destinazione perfetta per chi cerca tranquillità, bellezze paesaggistiche e un’atmosfera autentica. Situata a ovest di Tenerife, La Gomera mostra il suo cuore pulsante con il Parco Nazionale di Garajonay, altro Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, che ospita una delle ultime foreste di laurisilva al mondo. Non ne avete mai sentito parlare prima? Si tratta di una tipologia di vegetazione subtropicale che risale all’era terziaria. Passeggiare tra i sentieri di Garajonay è come fare un salto indietro nel tempo, avvolti in una nebbia che si insinua tra alberi antichi, muschi, felci. Il parco prende il nome da Garajonay, la montagna più alta di La Gomera, che con i suoi 1.487 metri sovrasta l’intera isola e offre viste spettacolari su tutto l’arcipelago. La leggenda che circonda questo luogo parla della tragica storia d’amore tra Gara e Jonay, due giovani amanti il cui destino tragico si riflette nella bellezza selvaggia del paesaggio. Secondo la leggenda, Gara era una bellissima principessa guanche, il popolo indigeno che abitava le Canarie prima dell’arrivo degli europei. Era considerata non solo affascinante, ma anche saggia, e la tradizione racconta che le sue radici erano profondamente legate alla natura e alle forze misteriose dell’isola. Gara, come molti giovani, voleva sapere cosa le riservava il futuro, e così decise di partecipare al rituale della fonte sacra, un’antica cerimonia che si teneva durante la festa del sole, a cui i giovani si sottoponevano per scoprire il loro destino in amore. Secondo il rito, i giovani si guardavano riflessi nell’acqua di una fonte. Se l’acqua rimaneva calma e chiara, l’amore sarebbe stato felice e fortunato; se invece si agitava, ciò indicava guai e sofferenze. Quando Gara si avvicinò alla fonte, vide inizialmente il suo riflesso limpido, ma improvvisamente l’acqua si agitò e divenne torbida. Il suo cuore si riempì di timore, interpretando quel segno come un presagio di dolore imminente. Nel frattempo, dall’isola di Tenerife arrivò Jonay, un giovane principe appartenente alla nobiltà guanche, forte e coraggioso, che visitava La Gomera con suo padre per ragioni diplomatiche. Durante questo viaggio, Jonay incontrò Gara e, come spesso accade nelle leggende, fu amore a prima vista. I due giovani si innamorarono perdutamente, attratti l’uno dall’altro come se un destino inevitabile li avesse legati insieme. Quando il padre di Gara venne a conoscenza della loro relazione, si oppose con forza, poiché temeva le conseguenze negative che quel presagio d’amore tormentato avrebbe portato non solo alla figlia, ma all’intera comunità. Anche il padre di Jonay era contrario all’unione, forse per ragioni politiche o legate a vecchie rivalità tra le due isole. Nonostante queste opposizioni, Gara e Jonay decisero di non rinunciare al loro amore e pianificarono di fuggire insieme per sfuggire ai vincoli che li separavano. Si rifugiarono sulle alture di La Gomera, fuggendo nelle montagne dell’isola, sperando di trovare un luogo sicuro dove poter vivere il loro amore lontano da tutto e tutti. Dopo giorni di fuga, raggiunsero il punto più alto dell’isola, il luogo oggi noto come Alto de Garajonay, all’interno dell’odierno Parco Nazionale. Ma il loro destino era segnato: inseguiti dai loro familiari e senza via di scampo, capirono che non avrebbero mai potuto vivere insieme in pace. Presi dalla disperazione, decisero di compiere un gesto estremo e tragico. Si abbracciarono per l’ultima volta e, utilizzando una lancia di legno appuntita che avevano con loro, si trafissero insieme, uniti fino alla morte. Il monte dove si suicidarono, l’Alto de Garajonay, prese il nome proprio da questa tragica storia d’amore e oggi rappresenta il punto culminante di La Gomera, non solo per la sua altezza geografica, ma anche per il carico emotivo e simbolico che porta con sé. La foresta di laurisilva che avvolge l’area, con la sua atmosfera mistica, sembra fare da custode a questa storia d’amore eterno. Le nebbie che spesso coprono la cima della montagna, i suoni del vento tra gli alberi, creano un’aura quasi soprannaturale, come se il dolore e la passione di Gara e Jonay fossero ancora presenti nell’aria. A parte questa storia ed il suo parco, l’isola, con le sue dimensioni ridotte, è perfetta per essere esplorata in pochi giorni, ma ogni angolo nasconde altre meraviglie da scoprire. I pittoreschi villaggi come Agulo, con le sue case tradizionali e viste mozzafiato sull’oceano, offrono un assaggio dell’architettura e dello stile di vita locale, mentre il capoluogo, San Sebastián de La Gomera, è un piccolo porto tranquillo ricco di storia. Qui, si può visitare la Torre del Conde e scoprire il legame dell’isola con Cristoforo Colombo, che fece tappa a La Gomera prima di partire per il suo viaggio verso il Nuovo Mondo. Le coste dell’isola, pur essendo rocciose, nascondono baie e spiagge nascoste, come Playa de Santiago e Valle Gran Rey, due delle località balneari più frequentate, ma sempre con un’atmosfera rilassata e lontana dal turismo di massa. Una delle caratteristiche più affascinanti di La Gomera è il suo linguaggio fischiato, il Silbo Gomero, una forma di comunicazione ancestrale utilizzata dagli abitanti per comunicare a lunga distanza attraverso le vallate dell’isola, che è stato riconosciuto, anch’esso, come Patrimonio Culturale Immateriale dall’UNESCO. Questo modo unico di comunicare è ancora oggi insegnato nelle scuole dell’isola e rappresenta un forte legame con la tradizione e la cultura locale.

Lanzarote, il fascino dell’isola per selvaggia delle Canarie

Canarie

Lanzarote, per concludere il nostro itinerario tra i luoghi da non perdere ad Ottobre alla Canarie, è un luogo che sembra appartenere a un altro pianeta. Si distingue per i suoi paesaggi vulcanici spettacolari, che sembrano ricordare un paesaggio lunare. Quest’isola vulcanica è il risultato di eruzioni avvenute nel XVIII secolo, che hanno plasmato il suo aspetto attuale con distese di lava solidificata, crateri e colline di roccia nera e rossa. Il Parco Nazionale di Timanfaya è senza dubbio una delle principali attrazioni di Lanzarote, una vasta area dove il paesaggio vulcanico domina in modo assoluto. Visitare Timanfaya significa immergersi in un mondo di formazioni geologiche impressionanti, in cui è possibile osservare manifestazioni geotermiche come geyser e sbuffi di vapore che fuoriescono dal sottosuolo. Uno dei momenti più sorprendenti è la possibilità di pranzare nel ristorante El Diablo, dove i piatti vengono cucinati sfruttando il calore naturale del vulcano. Anche l’isola di Lanzarote come tutte quelle viste fin qui, offre splendide spiagge, come Playa Blanca e le spiagge di Papagayo, che sono ideali per trovare momenti di relax, ma anche per chi cerca luoghi in cui praticare snorkeling. La bellezza di Lanzarote non è solo naturale, però, ma anche artistica e culturale, grazie all’opera del famoso artista e architetto César Manrique, la cui influenza è visibile ovunque. Manrique ha dedicato gran parte della sua vita a proteggere l’isola dalla speculazione edilizia e ha contribuito a modellarla in armonia con il suo ambiente naturale. Tra le sue opere più emblematiche vi sono i Jameos del Agua, una serie di grotte vulcaniche trasformate in un’area culturale e ricreativa, e la sua casa-museo a Tahíche, costruita all’interno di bolle vulcaniche, che rappresenta un perfetto esempio di come l’arte possa fondersi con la natura. Lanzarote è anche famosa per i suoi vigneti unici, in particolare nella regione di La Geria, dove le viti vengono coltivate in buche scavate nella cenere vulcanica, circondate da muretti di pietra per proteggerle dal vento. Questo metodo tradizionale di coltivazione produce alcuni dei vini più pregiati delle Canarie, come il famoso Malvasia. L’isola, pur essendo relativamente piccola, offre una sorprendente varietà di esperienze: dal trekking sui vulcani alla visita dei piccoli villaggi di pescatori come El Golfo, conosciuto anche per il suo lago verde; alla scoperta di mercati locali come quello di Teguise, una città ricca di storia e cultura. Anche il clima di Lanzarote è un elemento attrattivo, e permette di organizzare una vacanza perfetta in questo momento dell’anno con temperature miti tutto l’anno e una media di sole che supera i 300 giorni annuali, il che la rende una destinazione perfetta in qualsiasi stagione, compreso l’autunno. Se cerchi un luogo dove la natura, l’arte e la cultura si fondono in modo unico, Lanzarote è una scelta ideale. Lanzarote come tutte le mete della Isole Canarie, dunque, è perfetta per mettere insieme la voglia di mare a quella di natura e pace, che possono essere cruciali in questo periodo dell’anno, quando le vacanze servono per trovare tregua dalle prime fatiche del ritorno al lavoro!